Mattia Caldara

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fonte: twitter acmilan

Data e luogo di di nascita: 05/05/1994 – Bergamo
Altezza: 187 cm
Nazionalità: italiana
Ruolo: difensore centrale
Piede: destro
Valore di mercato: 25 mln € (Fonte: Transfermarkt)
Procuratore: GR SPORTS
Social Media: instagram

In rosa nel Milan dal: 02/08/2018
Scadenza del contratto: 30/06/2023
Sponsor Tecnico: –
Numero di maglia: 33

Esordio tra i professionisti: 18/05/2014 Catania-Atalanta 2-1
Esordio in Nazionale: 01/06/2018 Francia-Italia 3-1 (amichevole)

Biografia
Mattia Caldara muove i primi passi nel mondo del calcio nella squadra del proprio paese, Scanzorosciate, grazie ad una lettera per l’avvio al calcio quando frequentava la prima elementare. Mattia fin da piccolo è innamorato del pallone, di gran lunga il suo gioco preferito, e sarà il nonno ad accompagnarlo spesso e volentieri agli allenamenti. In breve tempo l’Atalanta si accorge di lui ed entra a far parte delle giovanili dove si fa tutta la trafila riuscendo nel frattempo a diplomarsi in ragioneria con la votazione di 93/100. Caldara è un ragazzo semplice con la testa sulle spalle, che vive il calcio con l’entusiasmo di chi sa di essere fortunato e la voglia di giocarlo e non star seduto in panchina.
Come per molti giovani atalantini l’esordio in prima squadra arriva nelle ultime partite di campionato rappresentando spesso il preludio alla cessione in prestito o definitiva. Per il ragazzo di Scanzorosciate le cose non sono diverse. Sotto la guida di Colantuono debutta il 18 maggio 2014 in un Catania-Cagliari (ultima di campionato) subentrando al terzino Brivio per poi passare in prestito al Trapani (serie B) nella stagione successiva.
Il passaggio al club siciliano rappresenta per lui la prima volta lontano da casa ed in un ambiente completamente diverso. Con la famiglia lontana si tatua le iniziali dei genitori sul braccio per averli sempre vicini. L’esperienza al Trapani sotto mister Boscaglia inizia bene prendendosi il posto da titolare, ma la pesantissima sconfitta all’Ossola per 5-2 contro il Varese cambia il corso della sua stagione. Nonostante non abbia colpe particolari nei gol subiti il giocatore finisce in panchina fino a dicembre quando il giocatore arriva a chiedere la cessione perchè vuol giocare indipendentemente dal nome della squadra. Boscaglia però crede nelle sue doti e si oppone alla vendita dandogli fiducia, ma con lui titolare la squadra non vincerà più una partita e si arriverà all’esonero di Boscaglia a favore di Cosmi.
Il bergamasco però si infortuna subito al suo esordio col nuovo allenatore e rimane lontano dai campi fino allo sprint salvezza. Il suo ritorno in campo è di quelli da non dimenticare. Dopo l’esordio vittorioso contro il Modena, il 16 maggio 2015 gioca una sfida importantissima contro l’Avellino al Partenio. Il Trapani sta perdendo 1-0 quando all’ultimo respiro Caldara segna di testa su calcio di punizione al minuto 96 mandando in delirio i tifosi siciliani per aver raggiunto la salvezza con una giornata d’anticipo. Così a quasi un anno dal suo esordio tra i professionisti segna di testa il suo primo gol, quello che diventerà un suo marchio di fabbrica. A fine partita la sua gioia è evidente tanto da dichiarare su una sua eventuale permanenza al Trapani:
“Vedremo. Si parleranno le due società. Io qui mi trovo bene e mi piacerebbe rimanere ancora un anno per fare esperienza. Mi sono trovato subito bene ed ora capisco anche il siciliano” (fonte livesiciliasport).
L’ultima partita di campionato non fa altro che ribadire le sue doti con un nuovo gol, sempre di testa, da calcio d’angolo.
Dopo queste prestazioni il giocatore torna alla casa madre, ma riparte di nuovo in prestito per Cesena (serie B) lasciando a bocca asciutta il suo ex tecnico Cosmi che lo riteneva già pronto anche per la stessa Atalanta. A Cesena i bergamaschi manderanno anche Kessié che giocherà per alcuni minuti proprio in difesa insieme a Caldara. Sotto la guida di Massimo Drago il giovane atalantino è titolare inamovibile dimostrando grande maturità in campo e un senso della posizione non comune tanto che a fine anno il ritorno alla dea diventa definitivo.
A Bergamo però c’è Gasperini e con lui cambia tutto. Caldara si cimenta per la prima volta con la difesa a 3 e i nuovi allenamenti non vengono assimilati facilmente tanto da far paventare l’ipotesi di un nuovo prestito che non ci sarà. Agli inizi Mattia siede in panchina e la partenza in campionato dell’atalanta è da incubo: 5 sconfitte nelle prime 5 gare. Il rischio esonero per il mister è alto ma la vittoria con la cenerentola Crotone mette tutto in stand-by. La partita successiva è la sfida casalinga contro il Napoli di Sarri e nello stupore generale Gasperini lo fa esordire in stagione contro attaccanti del calibro di Milik, Insigne, Mertens e Callejon. L’atalanta vince senza subire gol e da lì dà il via ad una stagione pazzesca dove il ragazzo di Scanzorosciate è titolare inamovibile realizzando ben sette reti di cui la prima nella massima serie segnata a Pescara il 26 ottobre 2016 con la sua specialità: colpo di testa su calcio d’angolo. Con il tecnico di Gugliasco gioca spesso a uomo migliorando notevolmente in marcatura oltre a sviluppare una capacità in fase di impostazione del gioco prima assai limitata. Le doti mostrate mettono sulle sue tracce diversi club e a spuntarla è la juventus che lo acquista lasciandolo in prestito per 18 mesi a Bergamo.
I 72 punti totalizzati dall’Atalanta nella stagione 2016/17 le valgono la qualificazione diretta all’Europa league e per Caldara significa esordio nelle coppe europee; il 14 settembre 2017 i bergamaschi si impongono con un perentorio 3-0 sull’Everton.
A fine stagione il giocatore passa alla juventus che punta forte su di lui, ma accade qualcosa di non previsto. I bianconeri dopo aver acquistato Cristiano Ronaldo devono cedere Higuain, ma nonostante le fantomatiche megaiperofferte galattiche ventilate dai giornali è il Milan l’unica società davvero interessata all’argentino. I rossoneri dal canto loro hanno la grana Bonucci in casa smanioso di tornare a Torino dopo un solo anno. La trattativa acquista così contorni nuovi in cui il Milan sembra accettare questo “scambio” solo con l’acquisizione a titolo definitivo proprio di Caldara appena passato ufficialmente ai bianconeri. Dopo un lungo tira e molla su formule di acquisto e valutazioni economiche Caldara diventa un nuovo difensore del Milan per la stagione 2017/18.
Esordisce in Nazionale il 1 giugno 2018 e da allora vanta 2 presenze e nessuna rete all’attivo.
Curiosità. Come Romagnoli si ispira ad Alessandro Nesta di cui ha indossato il numero di maglia fin dalla stagione al Trapani e che giocoforza al Milan ha dovuto abbandonare a favore della 33 che fu di Thiago Silva (altro suo idolo).
“Leggo Dostoevskij, sono un ragazzo semplice” è la frase emblema della sua conferenza stampa di presentazione tracciando un ritratto preciso del ragazzo, quella semplicità che lo ha portato a rilasciare un’intervista allo Scanzorosciate nemmeno un anno fa, per non parlare di quando nell’estate 2016 il suo ex allenatore dello Scanzorosciate gli aveva chiesto di poter insegnare un po’ di tecnica ai ragazzi del settore giovanile del suo paese accettando con entusiasmo.

Caratteristiche tecniche
Destro naturale, Mattia Caldara è un difensore centrale dotato di grande senso della posizione e dell’anticipo riuscendo a leggere bene le situazioni. Dotato di discreta tecnica è in grado di contrastare in maniera efficace i suoi avversari in marcatura. Abile colpitore di testa, non fa delle velocità il suo punto forte ma è estremamente pericoloso su calci d’angolo e punizioni.

Carriera
Club: Atalanta, Trapani, Cesena, Milan
Nazionale: Italia, Italia U21
Palmares Milan:
Palmares:
Palmares individuale:

Statistiche club

Statistiche nazionale

Community rossonera, da sempre in prima linea contro l'AC Giannino 1986. Sempre all'attacco. Un sito di curvaioli (La Repubblica). Un buco nero del web (Mauro Suma)