L’ascensore

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Banega barbiere di Siviglia! E vai! Da quando sono diventata loro tifosa, gli Andalusi mi hanno dato parecchie soddisfazioni, eh! Si ostinano a giocare in 10 per gran parte delle partite, facendomi anche un po’ inquietare. Ma poi vincono e a me sta bene così, perché non sono schizzinosa. A dire il vero, a un certo punto li avevo colpevolmente abbandonati. Però ho recuperato alla grande con il mio tifo sfrenato di Venerdì sera. Grazie, Dea Eupalla. Temendo di chiedere troppo, che all’uccello ingordo crepa il gozzo, non ti avevo espresso il mio desiderio in modalità Uefa League. Tu l’hai esaudito comunque. Grazie! Se adesso potessi concentrarti sul Milan…. Cosa dici? Puoi regalarmi un ascensore che mi porti sulla Luna, ma certe richieste sono impossibili da soddisfare anche per te? Dai, su, ti prego. D’accordo, te lo concedo. Siamo un caso difficile. Difficilissimo. Riusciamo ad ampliare le leggi della Fisica. A quella che dice: “Nulla si crea. Nulla si distrugge.” aggiungiamo: “Da noi tutto si incasina.” Però impegnati, dai. Io voglio un ascensore. Ma non per andare sulla Luna. L’ascensore deve prelevare il Milan dal baratro in cui è caduto e portarlo sempre più in alto. Certo, capisco che non puoi fare niente senza l’aiuto della Società. Mi chiedi se l’avrai? Passa alla domanda di riserva, per favore.

Un addio senza rimpianti. Tutt’altro!

Giampaolo è deluso, perché in sole 7 partite ha potuto dimostrare pochissimo. Ti sbagli, Giampa. Hai mostrato moltissimo! La formazione di Udine è stata veramente una cosa surreale. Io ti avrei licenziato subito. Troppo hanno aspettato. RR si è accasato al Torino di quel micragnoso di Cairo. L’importante è non aver fatto minusvalenze. Se penso a quanto ero contenta al momento del suo acquisto, mi do della cretina. Mamma mia, che magone di giocatore, sua Lentezza! Forse riusciamo a liberarci anche di Reina. Speriamo. L’insensato stipendio concessogli mi aveva fatto imbufalire. lntervista a Rangnick. In un mare di aria fritta, interessante la frase in cui dice che che i contatti con Gazzidis ( nostri) risalgono all’Ottobre scorso. Boban, che ha denunciato la Società per ingiusto licenziamento, avrà apprezzato e porterà queste dichiarazioni in tribunale a suffragare la sua causa. Non è che Ralf, ex ( quasi) nostro, abbia voluto tirare una minella ad Ivan? Il sospetto mi sembra più che legittimo. Elliott, mi spieghi il senso di spendere una barca di soldi per un Ad che, per usare un eufemismo, ne azzecca veramente poche? E legittima è la mia amarezza per il fastidioso protrarsi della telenovela Ibra. Francamente, Zlatan, mi hai stancato. Tu per noi sei fondamentale, per carità. Hai cambiatola faccia della nostra stagione. Però non possiamo rimanere ostaggio tuo e del tuo panciuto procuratore. L’offerta economica che ti è stata fatta è ottima. Nessun altro club la può minimamente avvicinare. E allora vedi di darti una mossa. Fare i preziosi per un po’ va anche bene. Ma non si può tirare troppo la corda. Nonostante sia consapevole che, senza di te, partiremmo zoppi, io sono disposta ad accettare il rischio di romperla.

Ti aspetto, Baka mio. Alle nostre condizioni.

Credo che la nostra crescita passi non solo attraverso Ibra. E’ ancora più importante la presenza di una Società autorevole, che agisca con calma, serenità e determinazione e non ceda ai ricatti. L’ascensore che ci deve riportare in alto parte da qui. Visto il nostro lungo vuoto societario, tutti pensano di poterci trattare da cretini, quali ci siamo spesso dimostrati. Il Chelsea non può chiedere 30 milioni di euro per Baka. L’ha attualmente in bilancio per 16 milioni. Non crede in lui e l’ha prestato per due anni, pagando pure parte dello stipendio, perché non è riuscito a venderlo senza fare minusvalenze. A Londra ritengono che noi abbiamo scritto in fronte Jo Condor? L’offerta giusta è molto inferiore alla folle richiesta. E pure la Fiorentina… 40 milioni per Milenkovic. 70 per Chiesa. Non vuole proprio sedersi a ragionare? Bene. Io parlerei con l’Eintracht. Allunghiamo di un altro anno i prestiti di Rebic e André Silva, portando i contratti in scadenza. Poi li rinnoviamo e così la Fiore avrà il suo 50% della rivendita di Ante. Cioè zero euro. Se è questo che desidera, sarà accontentata.

Adoro Ibra e lo vorrei tenere a tutti i costi. Però ho più bisogno di una Società forte e intelligente. Una Società che si faccia rispettare. Non ce l’ho da una vita e i risultati si sono visti. Raiola vuole guadagnare e lo può fare maggiormente con i trasferimenti dei suoi assistiti? Invece di rifilarci Kean, ci porti un’ offerta adeguata per Romagnoli e noi gli paghiamo la sua bella commissione. Per Donnarumma, che, a differenza di Zlatan, ha tanti club pronti a piombare su di lui, trattiamo subito in maniera serrata. Altro che aspettare Ottobre e Novembre. Mica abbiamo l’anello al naso. Clausola rescissoria? Se ne può parlare. Deve essere commisurata alla lauta entità dello stipendio. Mamma mia, quanto vorrei salire sull’ascensore di una Società in gamba. Ce l’abbiamo? Bah! E’ lecito nutrire più di un dubbio.

A proposito di ascensore, Einstein lo usò in uno degli esperimenti ideali, a cui spesso ricorreva per illustrare le sue teorie. Attenzione! Si spezza il cavo di un ascensore. Le persone che si trovano all’interno cadono con la stessa accelerazione, quella di gravità. E allora non poggiano più i piedi sul pavimento, ma vi galleggiano sopra, come accade agli astronauti in orbita. Immaginiamo un secondo esperimento mentale. All’interno di una navicella dispersa negli spazi interstellari gli oggetti fluttuano, in assenza di gravità. Il comandante accende i motori e la navicella subisce un’accelerazione pari a g. Tutto ciò che è nel razzo cade sul fondo e gli astronauti, con i piedi ben appoggiati sul pavimento, sentono un piacevole e rassicurante profumo di Terra. Questi due esempi spiegano il Principio di equivalenza. La forza dovuta all’attrazione gravitazionale è la stessa di cui il corpo risentirebbe se si trovasse in un sistema con un’accelerazione pari a quella di gravità. Insomma, la massa gravitazionale e quella inerziale si equivalgono. Società, quanto a massa gravitazionale con il pizzaiolo non possiamo competere. Tu lavora su quella inerziale e vai di accelerazione!

Vuoi deciderti a firmare, Zlatan?

Esco dalle mie elucubrazioni dettate anche dalla tristezza di un raduno senza Ibra e senza facce nuove. Nella mia profonda inquietudine, tra le pieghe del mio carattere fumantino, capisco che ci vuole pazienza, per combattere contro chi agita il coltello. Ci troviamo di fronte a gente che ostenta sicurezza e sicumera, per mostrare di averlo dalla parte del manico, pure se in realtà non ce l’ha. O, almeno, non ce l’ha del tutto. E allora bisogna studiare bene le mosse. Dobbiamo affrontare situazioni non certo semplici. Occorrono calma e freddezza, per lasciare cuocere gli altri nel brodo di pretese irragionevoli, che saranno costretti a ridimensionare. Ma serve anche imprimere le accelerazioni giuste, nei momenti opportuni. Spesso, per vincere, è necessario correre rischi. Non si può fare altrimenti, se l’alternativa è quella di farsi sempre mettere i piedi sulla testa. L’ascensore dei miei sogni è fermo a terra. La mia testa è una fucina di pensieri. Meno male che c’è il Siviglia. La sua impresa ha giovato molto al mio umore. La finale di Champions mi attizza. Che bello poterla guardare senza patemi, pensando solo a gustarmi lo spettacolo. Io credo che vinca il Paris. E questo non porta bene ai Francesi. Ero convinta che il City ne facesse tre o quattro al Lione… E che gli Orrendi sbranassero il Siviglia. In campo andranno tanti ottimi giocatori. Mi sembra, però, che gli unici due veri fuoriclasse siano Neymar e Mbappé. E la difesa del Bayern, al di là delle travolgenti vittorie, non mi è parsa impenetrabile. Staremo a vedere, mi dico. E mi metto davanti alla Tv. La partita scorre abbastanza piacevole. Qualche occasione da una parte e dall’altra. Segna il Bayern. Ti pareva… Funziono alla grande come veggente. Basta puntare sul contrario di quel che prevedo e si indovina.

Bayern sul tetto d’Europa. L’ascensore l’ha preso da tempo. Ed è arrivato in vetta. Tutte le partite di questa Champions ha vinto. Alla faccia mia, che tifavo Paris. Noi? Stiamo arrancando sulle scale. Avevamo conquistato il tetto del mondo. Chi ci ha portato lassù, ci ha fatto precipitare in un abisso senza fine. Ho una tremenda nostalgia della Champions. Nostalgia canaglia. Chissà quando…. Zlatan, firma alla svelta, per favore. Mi stai irritando. Banega, sei diventato il mio idolo. Conte, fatti curare i nervi. Sei un esagitato che non sa perdere. E dai sempre la colpa agli altri. Pensare che ti avrei tanto voluto. Ora non più. L’ennesima esternazione fuori luogo fa sospettare il tentativo di giungere a una remunerata rescissione in presenza di altre ghiotte offerte. Secondo me gli Orrendi prendono Allegri. Nel cambio ci guadagnano. Dea Eupalla, ti prego, guardaci con occhi benevoli. Ivan, che ne dici di salire sull’ascensore di Einstein, per dare una mano alla Scienza a verificare le sue teorie? Raduno in do minore. Malinconia. Speriamo di poter suonare qualche bella nota a breve. Forza Milan!

Chiara

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.