La costante cosmologica

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Che bel Milan, ragazzi! Una roba da strabuzzare gli occhi. Da darsi pizzicotti, per controllare che non si stia sognando. Squadra corta, aggressiva, organizzata, determinata. Meravigliosa l’azione del primo gol, prepotentemente innescata e magistralmente conclusa da Leao, previo splendido assist di Rebic. E Ante mette pure un gustoso cioccolatino, che Ibra scarta, ringraziando. Gol di Zlatan al rientro. Lo stadio impazzisce. Impazziamo di gioia anche noi, schizzando da divani e poltrone, per esplodere in irrefrenabili urla di gioia. Che Tonali! Immenso. Sembra il gemello bravo di quello visto l’anno scorso. Bravissimo Calabria. E anche Romagnoli. Tomori è un fantastico top class. Ogni aggettivo è riduttivo per lui. Bene Theo. Benissimo Leao. il ragazzo ha qualità da fuoriclasse. Speriamo acquisti continuità. Rebic mi è piaciuto un sacco. Brahim discreto, anche se non appariscente. Florenzi senza acuti ma utile dal punto di vista tattico. Di Kessie non parlo. E non certo per il rigore sbagliato. Baka fuori fase e pure infortunato. Positivi gli ingressi di Saele e Benna. Maignan non viene mai seriamente impegnato, ma infonde sicurezza. Altro clean sheet per lui. Chi è “ Parla con Mino”? Io amo Mike. Che splendido weekend. Ne voglio tanti altri così.

Odo Augello far festa!

E pensare che il mio pre non è tranquillo. Mi angustia il fatto che noi, a differenza degli altri, non riusciamo mai a disporre dei nuovi acquisti. Prima abbiamo tenuto ai box Pellegri e Baka. Ora non convochiamo Messias. Possibile che solo noi acquistiamo giocatori non pronti a scendere in campo? La cosa mi innervosisce. La negatività al tampone di Giroud è un raggio di sole. Ma neanche lui verrà convocato. La decisione ci sta, per carità. Però mi viene in mente Cuadrado l’anno scorso e mi inquieto. Ci pensano i Gobbi a rasserenarmi. Anche se un pareggio non mi sarebbe dispiaciuto. E pure l’Atalanta mi dà soddisfazione. Orrendi a Marassi. Il mio animo poetico prende il sopravvento e cito Leopardi. Passata è la tempesta. Odo Augello far festa. Anche i geni possono sbagliare. C’ho le prove. Io non credevo che i Gobbi lasciassero 3 punti a Napoli e gli Orrendi 2 a Genova. Sbagliavo. I miei pronostici erano x al Maradona e 2 a Marassi. Volete un’altra prova ? Eccola. Einstein, e dico Einstein, fece un errore. Immaginava un universo statico. Le sue equazioni di campo della Relatività, però, conducevano ad un universo in espansione. Allora lui inserì una costante lambda, che venne chiamata costante cosmologica, per fare in modo che le equazioni potessero avere delle soluzioni in grado di contemplare un universo statico. Un universo in cui l’attrazione gravitazionale venisse neutralizzata da una repulsione, che richiedeva la presenza di energia nel vuoto. Le osservazioni di Hubble poi dimostrarono che l’universo si espande. Così Albert nostro ripudiò, con il fastidio di un genio che deve ammettere uno sbaglio, la sua costante cosmologica. Ma anche questo fu un errore. Si sviluppò un affascinante discorso, ancora in itinere, sull’energia del vuoto e sul destino dell’universo. Mi capita a volte di interessarmene, quando il Milan mi fa disperare e cerco evasioni. Fortunatamente ora non è il caso. E io mi interesso di destini calcistici. Quale sarà il nostro in questa stagione? Non è che quella di perdere giocatori a zero e della frequenza imbarazzante degli infortuni sia la nostra maledetta costante cosmologica, vero?

Certo, una partita della terza giornata non può essere decisiva. Una vittoria sulla temibile Lazio, però, ci lancerebbe nel cosmo dei sogni. Sarebbero, comunque, azzardati? Sì. Non importa. Un saggio di cui non ricordo il nome dice : “ Non abbiamo le ali per volare. Ma abbiamo sufficiente forza per cadere.”.

Sei stato grande, Rafa!

Bando alle ciance. Sono tesissima. I risultati maturati finora sono ottimi. Ma noi, per non vanificarli, dobbiamo vincere. Formazione. Tralascio di parlare di Kessie. Voi potete dire quel che volete. Io lo fischierei. Credo sia giusto non mettere Ibra dall’inizio. Mi piace un po’ di turnover. Baka e Pellegri sono almeno in panca, dai. Zitti tutti, che si comincia! Vedo un bel Milan. Veloce, aggressivo, compatto. Sovrastiamo la Lazio, anche se non riusciamo ad essere pericolosissimi. Tonali e Leao bravissimi. Sandro rimane a terra dolorante dopo aver subito un fallo. Esce dal campo. Oddio. Rientra. Meno male! Eccola la grande occasione! Splendido velo di Rebic per Calabria, che può tirare libero dall’interno dell’area. Fuori. Mannaggia… La Lazio crea il primo pericolo su break di Pedro e cross basso di Felipe Anderson. Romagnoli interviene in splendido anticipo su Immobile. Leao se ne va centralmente, lasciando i Laziali sul posto. E’ imprendibile! La passa sulla destra a Rebic e si fionda in area. Ante gliela restituisce al bacio. Controllo! Destro! Goooooolllllll!!!!! Magnifico! Le mie urla di gioia arrivano fino alla Luna. Anzi, fino a Marte. Abbiamo segnato al crepuscolo del primo tempo. Bellissimo andare negli spogliatoi in vantaggio. Continuiamo ad attaccare. Immobile rifila un calcione sul polpaccio a Kessie nel vano tentativo di colpire la palla. Arbitro, è rigore! Chiffi non se ne cura. Viene richiamato dal Var e va a rivedere. Non può far altro che indicare il dischetto. Si presenta Kessie. A me non è mai piaciuto quel suo incedere lento nell’attesa di cogliere la mossa del portiere. Il rigorista è in vantaggio. Non ha bisogno di ricorrere a sottili giochi psicologici. Una bella botta angolata e il portiere, anche se indovina la direzione, è battuto. Solito copione. Kessie incede lentamente. Traversa! Noooo!!!!!! Potevamo mettere la partita in ghiacciaia. Adesso noi subiamo il contraccolpo psicologico. Loro si gasano. Sarà dura nella ripresa. Anche perché abbiamo speso molto.

Bentornato, Zlatan!

A me la squadra è piaciuta un sacco. Peccato non essere in vantaggio di due gol, come avremmo meritato. Comunque abbiamo un’ottima difesa e io sono fiduciosa. Ripartiamo con gli stessi 11. Controlliamo la partita senza particolari affanni. Ibra, Baka e Saele sostituiscono un grande Leao, Kessie e Florenzi. Bentornato, Zlatan. I nostri cuori vibrano per e con te. Ripartiamo con Tonali che verticalizza per Rebic. Ante se ne va sulla sinistra! Ibra si catapulta in area! Ante lo serve al bacio! Zlatan insacca a porta vuota! Sììììììì!!!!!!! Delirio! Baka, legnoso e spaesato, si infortuna e lascia il campo. Lo sostituisce Benna. Ancora una grande ripartenza nostra. Saele la dà al liberissimo Ibra. Il tiro è alto. Nooo!!!!! Ma va benissimo anche così. Ballo Touré entra al posto di Brahim. Mi sembra che il ragazzo abbia una buona gamba. La partita si avvia al termine senza patemi. Ottimo Milan!

Siamo a punteggio pieno e dipingiamo calcio. Sono felice. Elettrizzata. Fatico a rimanere con i piedi per terra. Ho visto un Milan bellissimo. Fossi un vino, sarei un Franciacorta frizzante. Bollicine di entusiasmo mi sprizzano da tutti i pori. Ma adesso ci aspettano due impegni ravvicinati da far tremare i polsi. Testa a Liverpool. Trasferta impossibile? Sicuramente improba. Non fasciamoci, comunque, la testa, prima di essercela rotta. Sono in completa empatia con la squadra. Pressing alto, organizzazione, determinazione. Come sono lontani i tempi in cui rinculavamo per interporci sulle linee di passaggio e cominciavamo l’azione lentamente dal basso. Se ci ripenso, mi viene l’orticaria. Ad Anfield sarà durissima, inutile negarlo. Il Liverpool è fortissimo. Andiamo a giocarcela, portando in campo i nostri valori, che non sono pochi. Non sarà un’eventuale sconfitta ad interrompere un’emozione. Albert, tu ti baloccavi con la tua costante cosmologica e ragionavi sull’evoluzione dell’ universo. Noi siamo catturati da un universo di nome Milan. Ci preme il suo presente e il suo futuro. La nostra costante è l’amore infinito verso i sacri colori. Nel nostro cuore perdutamente rossonero albergano speranze, sogni, paure. E dal profondo dell’anima erompe un grido: “ Forza Milan!”

Chiara

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.