La castagna

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Ma allora dillo, che vuoi farmi morire, Milan! Ogni tua partita è una sofferenza inaudita. Mai una vittoria tranquilla. Rimango sempre con il cuore in gola fino alla fine. Come fanno le mie povere coronarie a continuare a resistere? Ti prego, abbi pietà di loro. L’inizio è stato devastante. Follia di Tomori che ci è costata il rigore. Raddoppio quasi immediato di Zapata, uno che contro di noi segna sempre. Io sprofondo sotto terra. Poi la splendida, incredibile castagna di Rabiot. Un missile che va a gonfiare le rete a velocità supersonica. Mi tiro un po’ su, ma sono tutt’altro che ottimista. Al triplice fischio esplodo in una gioia immensa. Mamma mia! Mamma mia! Mamma mia! Grazie, Christian! La febbre non è riuscita a fermarti. Sei entrato e hai ribaltato la partita con una doppietta eccezionale, da campione quale sei. Ci hai fatto un regalo meraviglioso. Un regalo di quelli che non hanno prezzo. Che ti donano emozioni fantastiche e ti aprono brandelli di infinito. Cosa vuoi che capiscano di momenti come questi tipi alla Furlanette? Io ho un dubbio. Non so se sia cretino di suo o se abbia studiato per diventarlo. Guardando il suo curriculum scolastico, impreziosito da laurea alla Bocconi e master a Harvard, propendo per la seconda ipotesi.

Che castagna hai tirato, Adrien!

Mamma mia, che castagna mi hai tirato, Adrien. E tu, Christian, ci hai tolto le castagne dal fuoco. Mi sorge la curiosità di sapere perché un tiro molto forte si chiami castagna. Mi informo. Leggo. La castagna è dura, pesante e cade con forza, proprio come il pallone calciato con violenza. Bah! La spiegazione non mi convince molto. Ma tant’è. L’importante è che la castagna di Rabiot sia entrata. Più immediato, invece, capire il perché del detto “ togliere le castagne dal fuoco” Poco ci importa, però, di disquisizioni semantiche. L’importante è aver vinto una partita che si era messa malissimo. Alzi la mano chi credeva nella vittoria dopo il micidiale uno due iniziale. Io la tengo bassa. Bassissima. Ero una persona talmente mortificata, da rimanere senza parole. La perla di Adrien mi fa riprendere un po’ di colore. Sbianco subito per l’infortunio di Rafa, che viene sostituito da Ricci. Finisce il primo tempo e io sono in formato zombie. Triste e depressa. Pulisic non è entrato al posto di Leao. Evidentemente Christian non ne ha. Finisce il primo tempo. L’abbiamo giocato male. Non è la prima volta. Vediamo la ripresa…. Adesso giochiamo meglio. Ci mangiamo un’occasione incredibile. Max nel suo box è agitato e sempre al telefono. Entra Pulisic al posto di un discreto Bartesaghi. Saele va a sinistra. Christian! Goooollll!!!!! E’ passato un minuto dal suo ingresso. Dai! Ancora Pulisic! Sììììì!!!!!! Urlo come una matta. L’abbiamo ribaltata. Incredibile e bellissimo!

Vittoria importantissima. Non tanto perché ci permette di rimanere primi insieme al Napoli, un punto sopra gli Orrendi. Siamo 6 punti davanti al Bologna quinto. E, soprattutto, ne abbiamo 8 di vantaggio sui Gobbi. Bene! Io guardo Napoli Juve con interesse, in assoluta serenità. Tifo per i Partenopei, non per acredine verso i bianconeri. Quella la riservo agli Orrendi. Il mio ragionamento è semplice. Nulla mi importa di andare eventualmente in testa da soli. Due posti Champions sono in pratica assegnati. Poi ci sono 3 squadre, Milan, Roma e Juve, in lotta per gli altri due. Potrebbero diventare 3? Teoricamente sì, ma ci credo poco. Il risultato del S. Paolo a me va benissimo. L’Inter ha travolto il Como? Io sono rimasta impressionata dalle parole di Fabregas. L’importante per lui non è vincere, ma giocare bene. Caro Cesc, hai affrontato gli Orrendi alla Pioli. E, come Pioli, ne hai presi tanti. Tu non fai per me. Proprio per niente, eh! Alla faccia del bel gioco. Io mi tengo stretto il mio Max.  Cesc, sei parente di Gerry? Ah, no. A Gerry non interessa giocare bene. La trasferta di Torino mi fa paura. Sono inquieta. Quel campo ci è ostico. Giocherà Zapata, che per noi è un castigamatti. Ma dobbiamo vincere! La tegola Pulisic mi tramortisce. Christian ha la febbre alta. Non parte con la squadra. Difficile possa andare anche solo in panchina. Nooo!!!!!!!

Sei meraviglioso, Christian.

Sììììì!!!!! Abbiamo vinto soffrendo l’inimmaginabile, dopo quell’inizio shock. La vittoria è stata legittimata nella ripresa. I nostri problemi di uomini e di gioco sono evidenti. Basterebbe dare una mano alla squadra e a Max nel Mercato di Gennaio, per sognare in grande. Con quello schifo di Società che abbiamo, però….Non possiamo montarci la testa. Niente voli pindarici. Ma siamo felici e ci stringiamo attorno ai nostri ragazzi e al nostro allenatore, che affrontano le difficoltà, mettendoci il cuore. C’è stato un cambiamento di clima nell’ambiente tossico degli anni scorsi. Il merito è di Allegri. A bocce ferme non mi sarei mai aspettata di essere prima in classifica dopo 14 giornate. A maggior ragione dopo la sconfitta con la Cremonese. Grazie, Christian! Che Iddio ti conservi sano. E grazie anche a te, Adrien. Le castagne mi piacciono. Adoro le caldarroste. Ma la tua castagna mi è piaciuta più di tutte. Mi viene in mente il dilemma della castagne. Fibonacci porta a corte 60 castagne, da dividere equamente tra tutti i cortigiani. Quel giorno ci sono 5 assenti. E allora i presenti ricevono una castagna in più a testa. Quanti erano i cortigiani? Vi ho preso in castagna con l’indovinello, ragazzi?

Quante volte abbiamo preso in castagna la nostra parodia di Società? Infinite. Ce ne hanno combinate di tutti i colori dal licenziamento di Maldini. E un essere malefico continua a consegnare le sue veline al fogliaccio rosa, che, essendo interista, è in piena sintonia con lui. Mi è giunta voce che in settimana si sia scritto di un Rabiot che non segna mai. Capito? Adrien è un acquisto voluto da Max. Non certo da Furlani. Lui si è prodigato a spendere, senza battere ciglio, 40 milioni per Nkunku. Lo stesso giornalaccio attaccava Leao, Theo, i reprobi del cooling break, e pure Maignan, quando fece qualche errore e per questo gli venne negato il rinnovo alle cifre pattuite. Leao, Theo ci mettevano anche del loro? Certo. Ma rendere al meglio in un ambiente del genere non è facile. Se i nostri capataz sono intelligenti, lo nascondono bene. Non voglio farmi il sangue cattivo, dai. Sono felice per il fatto che sembra saltata l’ideona Perth. Solo degli Indegni potevano accarezzarla. E pare pure che ci siano notizie buone, o non particolarmente cattive, sul mio Rafa. Assenza di lesioni muscolari. Certo, un’infiammazione nella zona pubica preoccupa in ottica pubalgia. Ma speriamo bene. Stasera sentirò molto meno il magone Champions. Guferò gli Orrendi. Poi, quando segneranno, metterò su Diretta Goal. Ho visto il Liverpool con il Leeds. 3 a 3, dopo essere stato in vantaggio per 2 a 0 e 3 a 2. Mi ha fatto una brutta impressione, purtroppo. Temo che, con la fase difensiva che si ritrova, si offrirà inerme alle fauci nerazzurre. Pazienza. La mia mente ora è rivolta solo al Sassuolo. Il mio cuore rossonero palpita, perché…. Je suis Paolo Maldini. Je suis Zvonimir Boban.

P. S. Che bella seratina di Champions mi sono gustata!

Chiara

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Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.