La beffa

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Almeno abbiamo evitato la beffa dell’eliminazione. Ma possiamo essere felici? No. Si è infortunato anche Tomori. Il mondo mi è crollato addosso, quando l’ho visto uscire dal campo, toccandosi il ginocchio. Pur non essendo un medico, ho avuto netta la percezione di un problema al menisco. Starà fuori minimo un mesetto, penso. Gobbi e Orrendi da affrontare senza di lui. E pure con lo Spezia sarà dura con tanti assenti. Nooooo!!!!!!! Perchè capitano sempre tutte a noi? Perchè? La partita, peraltro bruttissima, per me perde di significato. Il mio pensiero è rivolto a Fik. Lui è un grande giocatore. Una colonna fondamentale per noi. Tra un urlo e l’altro mi scende pure qualche lacrima. L’ennesimo infortunio. Sono un grumo di rabbia. Un fascio di nervi. Un cocktail di veleni variamente assortiti. Mi trasformo in un essere ringhiante che solo vagamente conserva sembianze umane. Devo riuscire a staccare con il calcio. Non posso andare avanti così. Ogni volta che vedo un nostro giocatore a terra, mi si gela il sangue. Ho il terrore che debba abbandonare il campo. Non riesco neanche a gustarmi le partite. Oddio, col Genoa, a dire il vero, stavamo facendo schifo e c’era poco da gustarsi a prescindere. Ma il punto è un altro. Ormai, più che al risultato, sono interessata all’incolumità fisica dei nostri ragazzi. Cosa chiedevo alla gara? Una vittoria, ovviamente. Soprattutto, però, che nessuno si facesse male. Eccomi servita. Come funziona la faccenda? I nostri sono fatti di pasta frolla? Vengono allenati e curati male? Si trovano nel mirino della perfida dea Eupalla? Io, per non saper né leggere né scrivere, avrei cambiato lo staff atletico e medico, dopo i chiari di luna dell’anno scorso. Ma tant’è….

Ti voglio bene, Fik.

Ripensando al mio pre, vedo materializzarsi la beffa. Gioisco per la negatività di Tomori. E andiamo! Con Fik è tutta un’altra cosa. Fa una bella coppia con Kalulu. Con lo Spezia mancherà anche Tonali. Non è che mi senta tranquillissima con Baka e Krunic. Almeno dietro abbiamo recuperato il nostro muro. Mi sarei arrabbiata di brutto, se, prima di lui, si fosse negativizzato Romagnoli. Non è un po’ prematuro buttarlo subito in campo con il Genoa, dopo solo un paio di allenamenti, Stefano? Sai, io ho paura di scottarmi anche con l’acqua tiepida… Be’, se lo schieri, vuol dire che sta bene. In fondo è stato fermo solo pochi giorni. Ha fatto come me, che ho accusato un semplice raffreddore, senza perdere energie. E, per di più, ho evitato di dovermi scontrare con il problema delle terza dose. Speriamo bene, dai. Capito l’atrocità della beffa? Ero felicissima che Fik fosse diventato negativo. Invece, con il senno del poi, sarebbe stato meglio se la positività fosse durata ancora un paio di giorni. Recuperato dal Covid e subito immolato sul campo. Che sberleffo! La beffa di Buccari mi fa un baffo. Come fa una a non essere furibonda? Dopo la rabbia, le urla, gli strepiti, arriva una calma livida. Subentra la frustrazione, l’avvilimento, l’annichilazione. Sono prostrata, sfinita. Non è possibile andare avanti così. E’ disumano.

Guardicchio la partita in modalità zombie. E’ come se qualcuno mi avesse portato via il cuore con il suo scrigno di sentimenti. Sembra che la mia anima sia uscita dal corpo e mi guardi seduta, fredda e apatica, in poltrona con una sorta di commiserazione. Sono proprio io quell’essere amorfo, prosciugato dal passaggio di una violentissima tempesta emotiva? Come stai, Fik? Con te sono usciti dal campo anche i miei sogni. Giochiamo davvero male. Il Genoa è meritatamente in vantaggio. Noi gli facciamo il solletico. Penso che alla beffa si aggiungerà la beffa. Mamma mia, che brutto uscire agli Ottavi di Coppa Italia con il fanalino di coda della classifica. Sheva, ti voglio bene e tifo per te che sei messo piuttosto male. Ma non stasera. Quante gioie ci hai regalato con i tuoi meravigliosi gol. Hai scritto pagine fantastiche della nostra Storia. E non scorderemo mai i tuoi occhi prima del rigore di Manchester. Quelle immagini restano indelebilmente impresse sulle nostre retine. Però, Sheva mio, è in campionato che devi vincere, se ti lasceranno sulla panchina. Mando un ideale abbraccio anche a Tassotti. Il primo tempo finisce senza che noi siamo riusciti a fare un tiro in porta. Ho detto tutto.

Bellissimo gol, Olivier.

Metti Leao, Stefano. Vediamo se con lui riusciamo a far svoltare la partita. Qui si mette male. Uscire con il Genoa è una beffa. Gli Orrendi hanno regolato i Gobbi sul filo di lana. Corrono come indemoniati, sono aggressivi, cattivi e hanno una fisicità devastante. Ovviamente nessun problema per loro. Sempre tutti disponibili. Guarda caso, prima di incontrarli si è infortunato Chiesa. De Light è stato espulso e il diffidato Cuadrado ha beccato il giallo. Pazzesco. Io tifavo per gli scoloriti , anche se scegliere tra i due è come dire di preferire…. Mi fermo qui, perché sono una signora. Scommettiamo che saranno belli pimpanti a Bergamo, senza risentire minimamente dei 120 minuti giocati? E che l’Atalanta, oltre a quella di Zapata, avrà altre defezioni per Covid? Io non vorrei uscire dalla Coppa Italia. E nemmeno fare i supplementari. Rientriamo con gli stessi 11. Dopo un quarto d’ora entrano Leao, Baka e Diaz per Rebic, Krunic e Maldini. Rafa cambia volto alla nostra gara. E’ vivace, salta l’uomo. Pareggiamo con uno splendido colpo di testa di Giroud su perfetto cross di Theo. Saele sostituisce Messias. Non riusciamo, però, a fare il secondo nei tempi regolamentari. Ecco qua i supplementari. Mannaggia…. Leao segna con un tiro che probabilmente voleva essere un cross, vista la posizione defilata. Un po’ di fortuna? Forse sì. Ma il fatto è che il ragazzo riesce sempre ad eludere la marcatura. Grande Rafa! Oddio, Maignan si fa fasciare una coscia. Mi si gela il sangue. No, eh! Vado in tilt. Ma sembra che Super Mike non abbia grossi problemi. Verso la fine dei secondi 15 minuti arriva il gol di Saele. Splendida l’azione. Lancio di Tonali. Theo vola sulla sinistra e poi mette un delizioso cioccolatino che Alexis scarta ringraziando.

La beffa eliminazione non si è aggiunta alla beffa Tomori. Meglio così, per carità. Però i miei sospetti su Fik vengono implacabilmente confermati. Operazione al menisco. Gobbi e Orrendi, adieu. Com’è possibile che a noi vada sempre tutto così male? Come possiamo competere con gli altri, se siamo sempre decimati? Anche la partita con lo Spezia mi fa paura. Figuriamoci le altre 2. Theo è diffidato. Vuoi che un arbitro solerte non gli sventoli un giallo con lo Spezia o con i Gobbi? Con noi sono prodighi di cartellini. Con altri no. L’antifona dovresti averla capita, Società. Sembra, però, che la cosa non ti interessi. Neanche la ferale questione infortuni ti turba. E men che meno ti importa di fare qualche acquisto ad hoc, per affrontare un’emergenza che per noi è normalità. La proprietà ha il braccino corto… E allora è inutile e stupido che io mi danni l’anima. Non ce la faccio davvero più. Basta con il calcio. Meglio il sodio o il potassio. Anche lo stronzio. Forza Milan!

Chiara

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.