Il parafulmine

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Eh, sì, eravamo invidiosi della manita degli Orrendi contro il povero Frosinone, molto più scarso del Real Sassuolo. Così non abbiamo voluto essere da meno. Certo, abbiamo preso un gol, in omaggio alla specialità della casa. E ne potevamo prendere altri. Ho visto ancora l’uno contro uno subito nelle praterie. Un must dovuto alla fine concezione tattica del nostro coach. Secondo lui bisogna segnare un gol in più dell’avversario. Ben poco gliene frega della fase difensiva. Ne abbiamo segnati addirittura 4 in più. E allora va tutto bene, no? Libidine pazzesca! No, maledizione al secchio! Come si fa ad essere così miopi? Confermiamo questa perla di allenatore, perbacco. Visto che carattere? Ha lasciato fuori Leao, Theo e Tomori. Facile immaginare il perché. Lo scienziato di ‘sta ceppa, che molti ritengono, non credo a ragione, una bella persona, vuole dare in pasto al popolo il concetto che lui non ha colpa per questa stagione. Le colpe sono dei calciatori che hanno giocato male forse perché sono scarsi o forse perché vogliono remare contro di lui, poverino. E molti, purtroppo, abboccano all’esca. Confermiamo questo prodigio di allenatore, dai. E vendiamo i reprobi Leao, Theo, Tomori, Maignan, che poi andremo bene. A proposito, grande Rafa!

Il parafulmine

C’è chi considera lo stratega un parafulmine. E lui dice che è parte del suo ruolo fare da parafulmine alla Società e alla squadra. Che buoni sentimenti. E’ proprio ammirevole. Ora, io detesto la Società, perché ha liquidato Maldini e promosso lui a coach, mettendo una pietra tombale sulle nostre ambizioni. Per me non è certo un parafulmine dell’ecclesiastico e dei suoi tirapiedi. Tutto il contrario. E’ un gravissimo capo d’accusa. Un corpo del reato. Parafulmine per la squadra, allora? Non raccontiamo barzellette. Non si è mai assunto nessuna responsabilità per le prestazioni spesso imbarazzanti, scaricando le colpe sui giocatori. Eh, ci manca qualità… Io continuo pervicacemente a non prendermela con i nostri ragazzi. A chi li taccia di essere dei bidoni svogliati e sopravvalutati e li vuole vendere dico semplicemente questo. Hanno fatto una gran cosa ad arrivare secondi, nelle condizioni in cui sono stati messi. Provate voi a giocare con il sacro fuoco dentro, se siete allenati da gente che vi sfascia, che vi dispone in campo in maniera sciagurata, che se ne infischia di quale sia il vostro ruolo. Come vi sentireste, avendo alle spalle una Società che non ha un mino di ambizioni sportive? Che del Milan se ne frega? Io mi sentirei molto a disagio. Non riuscirei certo a rendere al meglio. E cercherei di andarmene. Mi sarei arrabbiata per il licenziamento di Maldini. Con lui sì che avrei avuto un senso di appartenenza. Con questi personaggi, invece, proverei più che altro un senso di frustrazione e di disgusto.

Tutti zitti! Parla Paolo.

Già, Maldini. Ho ascoltato la sua bellissima intervista in religioso silenzio. Zitti tutti! Parla Paolo. Cacciato giustamente per aver gettato i soldi della nostra munifica proprietà nell’acquisto di una pippa come Deke, pensano alcuni. Intanto lui ti sistema la Roma, va a Dublino e noi a…. lasciamo perdere. Sì, invoco l’undicesimo comandamento: lascia perdere. E, comunque, nessuno mi toglie dalla testa che la bella persona, oltre ad essere un incapace, abbia voluto boicottare il Mercato di Maldini. Alla faccia della magnifica vittoria, aspetto Genoa Sassuolo con lo stato d’animo di chi è consapevole di una cosa. Nulla intaccherà il suo buonumore, perché non ne ha nemmeno un po’. Certo che, se sulla ruota di Genova uscisse il 2, hai voglia di parlare di umore non intaccato. Una raccolta di tacche farei! Le mie contumelie con il Sassuolo in vantaggio si contano a vagonate. Così come le mie imprecazioni contro la Marotta League. Poi il Genoa ribalta il risultato e io mi calmo. Temevo che la nostra vittoria sul Cagliari desse un grosso aiuto ai Piastrellati in chiave salvezza. Adesso Cagliari pensaci tu, eh! Dagli il colpo di grazia Domenica.

Mi ronza ancora per la testa la faccenda del parafulmine. Benjamin Franklin, di’ la verità. Non ti spiace sentire che la tua invenzione venga accostata a Pioli? No? Ma sei magnanimo o, magari, interista? Interista no, dai, mi raccomando. D’accordo, loro sono i padroni dell’universo. Possono tutto. Adesso arriva Pimco che presta a Zhang i soldi per saldare Oaktree. Con quali garanzie? Sempre quel 68% e rotti di azioni in possesso di Grand Tower, che sembrano la Madonna Pellegrina. Grand Tower ha finalmente pubblicato i bilanci, eh! Ma non quelli recenti. Quello del 2021, che pare si faccia un baffo del Profondo Rosso di Dario Argento. Ma niente paura, la Covisoc non si scompone. E l’Agenzia governativa voluta da Abodi frena a causa delle dure, ferme reazioni di Gravina e compagnia cantante “ Amala”. E noi? Conti a postissimo! Scudetto del bilancio. E vai! Grazie, Gerry! Avete letto l’approfondito articolo dell’avvocato Raimondo, pieno di numeri, di dati? Il sunto è che noi spendiamo, per stipendiare la nostra rosa, solo il 31% del fatturato. Molto meno di ogni altra squadra. Se ne deduce che avremmo potuto e potremmo investire molto di più, senza sballare i conti. Questo Maldini l’aveva ben capito e, siccome ama il Milan, ha tentato sin da pochi giorni dopo lo scudetto di portare gli speculatori in un’ottica di sostenibilità coniugata con la competitività. Sapete tutti com’è andata. Altro che licenziamento per il pacco Deke! Quelli lì pensano solo ai soldi. Non hanno rispetto della nostra Storia. Della nostra passione, dei risultati sportivi se ne fregano. Gerry ha detto che non sapeva delle nostre 7 Champions…. Dimostrano anche di non essere particolarmente intelligenti, perché i successi, oltre che popolarità e prestigio, portano soldi.

Non sono un fulmine di guerra. E neanche vorrei esserlo, visti i parafulmini che ci sono in giro. Vorrei essere un fromboliere. Pensate a un centravanti che spacca le porte, in particolare quella degli Orrendi nel derby? Anche, per carità. Ma io penso ai terribili frombolieri dell’esercito romano. Lanciavano con la fionda sassi che erano proiettili, paragonabili a vere e proprie pallottole. Contro chi mi trastullerei ad esercitare la mia arte? Difficile da indovinare. Magari un ecclesiastico senz’anima, un bocconiano di calibro non alto, un presidente dalla rima con cose che fa girare vorticosamente, un allenatore che ha preso il diploma con la Scuola Radio Elettra di Torino farebbero meglio a starmi alla larga. Il silenzio della curva allo stadio? Va bene il rumore del silenzio, ma io gradirei una robusta e chiassosa contestazione sotto Casa Milan. L’allenatore? La pantomima continua. Niente paura. Prima prenderemo uno dei più scarsi a disposizione, sempre che, sull’onda di questa entusiasmante vittoria, i geni non decidano di confermare Pioli. Poi penseremo con calma al Mercato. Ibra? Zlatan, ho visto il tuo esilarante labiale con Furlani. Sono sul punto di dedicarti una bellissima canzone. Ti do un piccolo indizio. E’ di Masini. Tuoni, fulmini e saette imperversano nel nostro cielo? Niente paura. Noi c’abbiamo il parafulmine!

Chiara

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Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.