Il cow boy

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L’assenza del campionato per noi è come la mancanza di vento per una barca a vela. Meno male che ci sono scoop giornalistici made in De Benedetti e importanti interviste a scacciare la noiosa bonaccia. Siamo proprio fortunati. Soffiano spifferi di insider trading? Si dà la stura a venti di riciclaggio. Affermare che c’è un’indagine giudiziaria su una vendita che si sospetta sia falsa è una cosa molto e grave. Non fosse vera, e pare non lo sia in base alla smentita della Procura, i responsabili dovrebbero pagare duramente. Il venditore si è fatto sentire. E come! L’acquirente? Nulla. Questi continui silenzi su bombardamenti che ci colpiscono con inquietante puntualità possono generare dei legittimi dubbi. Yonghong, ti sei assicurato che quelli di Elliot siano dei pessimisti? Qualcuno diceva che bisogna farsi prestare soldi da un pessimista. Non si aspetterà che gli vengano restituiti. Mi piace scherzare, ragazzi. In realtà, però, non sono tranquillissima. Questa assoluta mancanza di reazione della Società non mi piace e mi preoccupa. Staremo a vedere. Talvolta sono costretta a tentare una bocciata anche su un punto non bellissimo, perché è importante andare in fondo. Capita spesso anche di dover mettere la boccia vicino alle assi, per lo stesso motivo. Bisogna evitare che gli avversari tirino poi al pallino e, prendendolo, facciano una barca di punti. Ecco, a me sembra che lasciamo sempre il pallino scoperto ai nostri nemici, senza fare delle bocciate, senza cautelarci di essere presenti sul fondo del campo. La teoria del pan per focaccia non sarà magari una tattica sopraffina, d’accordo. Bisogna tenere i nervi a posto e non guardare alla soddisfazione immediata ma al fine ultimo. Però pure lasciarsi costantemente prendere a schiaffi senza reagire non è bello. Mortifica i tuoi e galvanizza gli altri. Attira branchi di sciacalli, cui non par vero di infierire su chi si mostra debole. Si può non sparare per scelta strategica. Ma anche per carenza di munizioni. Yonghong, batti un colpo. Se no… faccio quel che fece il feroce cow boy, al quale avevano rubato il cavallo.

Perché questo giocatore mediocre parla da Capitano?

Le interviste di Montolivo mi hanno fatto riflettere. Corriere delle Sera, Sky e canale tematico. Mica bau bau micio micio, eh! Che dire della tempistica? Vinciamo con Orrendi e Crotone senza lui in campo. Non credo manchi qualunque correlazione tra le due cose. Pausa e timida comparsa di qualche articolo favorevole a Biglia. Ed ecco che scattano le interviste. Montolivo è un giocatore mediocrissimo, che gode di un stampa favorevole. E’ il paladino dei giornalisti che ruotano in orbita Milan. Perchè? Mistero. A dispetto di una presenza fisica slavata e insignificante, di modi subdolamente pacati e melliflui, deve avere un carattere forte. La sua personalità solo apparentemente è debole. Evidentemente ha un seguito nello spogliatoio. E sa lavorare con astuzia, per accattivarsi favori ad alto livello. Ha parlato da capitano. Non può averlo fatto senza la colpevole condiscendenza della Società. Il Capitano è Bonucci! E tu, Mira, hai poi detto che potrebbe essere il vice Kessié. Una baggianata cosmica. Una corazzata Potemkin. Che delusione. Altro che cedere Loca in prestito. Occorre acquistare una mezz’ala e mandare definitivamente in panchina o, meglio ancora, in tribuna l’incapace. E bisogna disfarsene a Giugno. Costi quel che costi. Senza se e senza ma! Se no… faccio quel che fece il feroce cow boy, al quale avevano rubato il cavallo.

Riesumato per dire fregnacce

Ha avuto l’onore delle cronache perfino Cassano. Intervista al buon Antonio. Perchè è stato ripescato dall’oblio? Per parlare in un certo modo di Milan, naturalmente. Adesso dice che Galliani è un grandissimo dirigente. Il migliore sulla piazza. Abbiamo perso molto, privandoci di lui. Poveri noi. Ma fammi il piacere, Antonio…. Proprio tu che ne avevi dette di cotte e di crude sul Condor. Lasciamo perdere. De minimis non curat praetor. Ma dà fastidio una cosa. L’hanno riesumato ad hoc. Occhio, vedove riesumatrici. Vedete di finirla. Se no… faccio quel che fece il feroce cow boy, al quale avevano rubato il cavallo.

Col Mercato siamo fiacchi. Fiacchissimi. Con ogni probabilità non arriverà nessuno. Casse vuote e valorizzazione degli acquisti estivi. Già, il problema, però, è che io poi mi ritrovo Montolivo in campo. E la cosa mi fa un tantinello inquietare. A me non interessa l’attaccante esterno, perché non voglio giocare con il 4-3-3. Desidero Andrè insieme a Kalinic o Cutrone. E neppure mi preoccupa l’alternativa a Kessié. Ce l’abbiamo in casa. E’ Borini. Lui, per carenze tecniche, non può far parte del tridente. Tanto più sulla fascia del piede invertito. Potrebbe, però, fare il centrocampista di destra. Bonaventura mezz’ala sinistra non mi piace per niente. Ecco allora che vorrei un acquisto in quel ruolo. Loca me lo tengo stretto come prima riserva di centrocampo. Montolivo? In un’altra squadra o in tribuna. Questo bisognerebbe dirgli con poche e alate parole. Capito, Società? Se no… faccio quel che fece il feroce cow boy, al quale avevano rubato il cavallo.

Pian piano si avvicina il Cagliari, squadra veloce e ben organizzata. Noi la soffriremo molto. Ho una paura, ragazzi… Non ve ne frega niente dei miei timori e volete saper del cow boy? D’accordo. Il cow boy, dopo aver visto che il cavallo non c’era più, rientrò nel saloon e disse con fare truce. “ Se entro cinque minuti non mi viene restituito il mio purosangue, faccio quel che fece mio padre.” Poi andò a bersi un whisky, tenendo la mano sul calcio della pistola che usciva dal cinturone. Uscì quindi con fare minaccioso. Il suo cavallo era lì. Un ragazzo gli chiese : “ Scusi, signore, cosa fece suo padre? “ “Tornò a casa a piedi.” Ma io non voglio tornare a casa a piedi dalle Coppe. Vediamo di liberarci di un paio di ronzini bolsi e supponenti. Prendiamo un buon puledro. Aspettiamo con calma il purosangue Conti. Non corriamo il rischio di fargli rompere l’andatura per troppa fretta. Rino, fa’ il bravo cow boy. Allena bene i tuoi cavalli e distingui tra purosangue, ronzini utili e da rottamare. Ho visto Liverpool-City, riconciliandomi con il calcio. Salah è un esterno destro che mi piace un sacco. Mamma mia, quanto è veloce e bravo! Montella comincia finalmente a darci qualche soddisfazione quest’anno. Era ora! Vincenzino, sei un cow boy scarso. Mi sa che presto tornerai a casa a piedi. Vedi di non farlo tu, Milan. Cavalca nelle verdi praterie sotto l’occhio benevolo di Manito!

Chiara

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.