Equilibri

8798

Buon giorno, Campioni d’Italia! Ma quanto è bello questo saluto? Bellissimo! Stupendo. Meraviglioso. Fantastico. Se penso a quel che eravamo due anni e mezzo fa, a come mi sentivo dopo l’umiliante batosta di Bergamo, mi sembra incredibile la gioia immensa che mette le ali ai miei piedi oggi. Io e la felicità camminiamo insieme. Ci diamo del tu. Io e lei siamo noi. Questa splendida sensazione tiene per ora perfettamente a bada le ansie di Mercato che vogliono far capolino dentro di me. Il pesante fardello del fastidio che provavo per le trattative estenuanti, logoranti, infinite si è notevolmente alleggerito. Mi fido di Maldini e Massara. Vien da sé che aspetto al più presto le loro firme. E mi interrogo, fantastico sui nuovi acquisti. Abbiamo una buona squadra. Un’ottima base, direi. Ora occorre un Mercato all’altezza. Per essere competitivi anche in Europa. Per liberare i sogni nel cielo azzurrissimo dell’immaginazione. Molte idee si accavallano nella mia mente.

Quanto ti desidero, Charles.

Pensando alla squadra dell’anno prossimo, non posso prescindere da una parola: equilibrio. L’equilibrio, spiega la Fisica, può essere stabile, instabile e indifferente. Una pallina in una concavità è stabile, perché, se viene spinta leggermente, torna nella sua posizione iniziale. E’ instabile, invece, quando si trova su una superficie convessa. Basta toccarla, infatti, per farla precipitare. Il suo equilibrio è indifferente se sta su un piano orizzontale. La sposti? Non fa una piega. Si assesta su una nuova posizione di equilibrio. Ecco, io vorrei un Milan modello terza opzione. Il centrocampo a 2 è numericamente povero. Il trequartista, quindi, deve dare una mano. Sembra che abbiamo preso Renatone. Dove farlo giocare? Non credo nei due. Mica possiamo far morire Tonali. D’altra parte, come trequartista, mi piacerebbe un sacco De Ketelaere. So che Sergej non lo avrò mai. Per costi ed età è fuori dalle nostre linee guida. Ma il ragazzo belga rientra perfettamente nei parametri. E io lo desidero tanto. Non lo conosco certo bene, ma credo che lui non sia un esterno destro. Quale giocatore preferirei in quel ruolo? Facile. Antony. Però so distinguere tra sogni e realtà. E qui, oltre che che con gli equilibri tattici ed economici, bisogna fare i conti anche con quelli imposti dalle liste Uefa. E allora mi chiedo una cosa. Se non puntiamo a Zaniolo o Berardi, non è che rinnoviamo Romagnoli? Questo ci permetterebbe di investire di più in altri reparti. La faccenda, però, non mi stuzzica. Mi tuffo nella questione difesa. Io sbaverei, per vederla composta da Kalulu, Tomori, Bremer e Theo. Botman è fortissimo di testa, di piede sinistro e abile in fase di costruzione? Queste considerazioni non mi convincono appieno. Bremer sa il fatto suo sui palloni alti. L’ho visto parecchie volte svettare nella sua area. E sa pure colpire in quella avversaria. Ricordo perfettamente che ci trafisse con due incornate in una gara di Coppa Italia. Lui ha sempre giocato a 3? Be’, non credo sia un grosso problema. Tomori ha mostrato di trovarsi meglio come centrale di sinistra. Magic Mike è un grande nel distribuire i palloni. Il quartetto dei miei sogni è velocissimo. Ci permetterebbe di giocare alti e di chiudere, quindi, spazi a centrocampo.

Se arrivassi, saresti il benvenuto.

Questo ragionamento per me taglia la testa al toro. Se la quotazione di Botman, poi, è salita alle stelle per l’inserimento sicuro del Newcastle e magari anche quello del Paris, ciao Peppina. Comunque, se il ragazzo vuole proprio noi e rinuncia a proposte economiche più vantaggiose, io lo accolgo a braccia aperte, eh! A me dava fastidio quando schieravamo Brahim e Messias. Siamo troppo sbilanciati, pensavo. Non giocherei con il trequartista, se non ce l’avessi forte. Ma, arrivasse De Ketelaere, lo schiererei. E come! E penserei alla possibilità di un 4-3-1-2. La forza di una squadra sta nella rosa, non meno che negli 11 titolari. Il trio Tonali, Benna, Sanches mi gusta un sacco. E poi ci sarebbero le alternative. Pobega a me piace. Non possiamo cederlo anche perché è cresciuto nel nostro vivaio. Lui è una mezz’ala. E credo lo sia pure Adli. Non li vedo nei due. Sarebbero perfetti nei 3. Ecco, tornando alla questione dell’equilibrio dei corpi, a me stuzzica quello indifferente, che possa passare senza fare una piega da un modulo all’altro. Ritengo Origi un buon attaccante. Il rapporto qualità prezzo mi sembra ottimo. Non scalpito per la voglia di avere un centravanti top, anche se so di non poter far conto su Ibra. Quello sarà l’obiettivo del prossimo Mercato, quando Giroud avrà esaurito il suo contratto. Io punto pure su Rebic, eh! Ora è necessario colmare altre lacune della squadra, in modo che l’anno prossimo possiamo convogliare sulla punta il grande investimento.

Tu mi piaci un sacco.

Insomma, sono una fucina di pensieri che si rincorrono, guizzano veloci, irrorati dal carburante dell’entusiasmo. Credo sia un po’ così per tutti noi. Ragazzi, voglio aggiungere una divagazione di carattere matematico alle questioni calcistiche che ci fanno arrovellare il cervello. Vediamo chi di voi riesce a risolvere il busillis della foto in testa al pezzo. Questa è una sfida, eh! Tornando a bolla, come sarebbe bello soffiare Bremer agli Orrendi. Sono proprio curiosa di vedere che Mercato faranno quelli lì. Dybala, Lukaku, Bremer….. Se prendono davvero questi 3, sacrificando un solo difensore per cui ricavano uno sproposito, io alzo le braccia. Non è possibile che certe cose capitino solo a loro. Qualcosa non quadra. Il trattamento di favore che gli viene riservato dai mezzi di comunicazione e dalle Istituzioni è davvero inspiegabile. Vincono i campionati non pagando i cartellini e poi rivendono gli stessi giocatori guadagnandoci un sacco. Com’è possibile? Bah! Che goduria avergli soffiato lo scudetto. Una libidine pazzesca. Vorrei tanto replicarla l’anno prossimo. Sento parlare anche di Asensio. Ci credo poco. Ho imparato a prendere tutte le voci con le pinze. Io continuo a credere che serva un Italiano. A meno che non completiamo la lista dei 4 con il secondo portiere e il terzino sinistro. O colmiamo uno dei due buchi rinnovando Romagnoli. La mia priorità? De Ketelaere. La seconda? Bremer. Un Milan con Leao, De Ketelaere e Antony o Asensio o Zaniolo sulla trequarti? Be’, avrebbe un potenziale offensivo enorme. Alla faccia degli equilibri! Non solo tecnici ma, soprattutto, economici.

Io sono una persona equilibrata. E lo dico con cognizione di causa, anche se mio marito non è completamente d’accordo. Del resto lui è interista e pertanto il suo parere contrario non fa altro che rafforzare la mia convinzione. E poi la felicità per lo scudetto mi aiuta a tenere a freno le mie pulsioni. Guarda, però, Società che non sono proprio un modello di pazienza. Mi appello a Einstein. La vita è come andare in bicicletta. Per stare in equilibrio, ti devi muovere. Quindi vedi di muoverti un po’ con il Mercato. Non ti basta Albert? Allora ti sbatto sul tavolo Bertrand Russel. L’equilibrio tranquillizza, ma la pazzia è molto più interessante. Facci sognare, Società! Non spendo parole sulla Nazionale. Semplicemente non mi interessa. E…. de minimis non curat praetor. Sandro nostro è rimasto in ritiro, nonostante fosse squalificato e potesse anticipare le meritate vacanze. Questi sono dettagli dai quali si può capire la tempra di un uomo. Anche andarsene a zero, dopo che il club di cui dici di essere tifoso ti ha fatto crescere e ha ricoperto d’oro te e la tua famiglia, è indicativo. Da qui si può arguire la pasta di una persona. Zizzo è stato insultato da un tifoso. Poverino. Spiace. Grazie di esistere, Magic Mike! Vivo su equilibri circondati da precarietà vertiginose. Il regno delle emozioni è mio! Forza Milan!

Chiara

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.