Tutto procede come previsto

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Premetto che da circa un mese vivo una sorta di estasi da scudetto che mai mi è capitato nella mia vita rossonera. Questa vittoria non programmata ma legittimata durante un’annata faticosa, ha reso il mio spirito inquieto in una sorta di giardino zen, nel quale esiste solo pace e tranquillità. Possiamo dire la tranquillità dei giusti. Proprio così, perchè questo scudetto ce lo siamo sudato, ce lo siamo andati a prendere con ogni forza, sia in campo che sugli spalti, quindi non può che essere meritato. Non eravamo la squadra più forte (probabilmente non lo siamo tuttora), questo mi fa godere ancora di più, perchè da settimane nelle farmacie e parafarmacie di Milano sono esaurite le scorte di Maalox, Buscopan e Gaviscon, inclusi i generici. Hanno imparato la lezione? Macchè.

Proprio così, forse perchè speravo che questa vittoria avesse in qualche modo dato una scossa al giornalismo sportivo italiano ma anche all’ambiente di quelli perennemente tristi di Milano, mi aspettavo un profilo più basso in queste settimane…e invece. Capisco il povero Marottone che non sa più dove andare a parare, dopo aver provato in tutti i modi a “spingere” la propria squadra nel finale di stagione, in attesa del recupero di Bologna che speriamo possa giocarsi in fretta, ora sta smobilitando le truppe camellate con la penna, per gettare un pò di fumo negli occhi. Non parlo del tanto atteso e praticamente fatto ritorno di Lukaku, neanche dell’ingaggio strachiuso e definitivo di Dybala, ma di quegli articoli buttati a caso per far passare Bellanova come Cafù o Pinamonti come il nuovo Batistuta. Però con le dovute proporzioni, il difensore del Cagliari, reduce da due retrocessioni consecutive si prende a poco, se va ad Appiano. Mentre il nuovo fenomeno dell’attacco italiano (che manco gioca in questa Nazionale disastrata) lo si vende a tanto, giusto per sistemare il bilancio. In tutto questo ci sono sempre l’armeno dal codice fiscale illeggibile, che doveva essere in neroazzurro da settimane, come lo stesso Asllani. Però cosa preoccupa maggiormente? I rinnovi di Maldini e Massara, vuoi mettere il caos che c’è a Milanello?!?! Manca veramente poco agli stracci.

Forse nessuno ricorda che tutta la dirigenza di quelli là ha rinnovato lo scorso febbraio un contratto in scadenza a giugno 2022. Ma senza un passaggio di proprietà di mezzo e, mi viene da dire maliziosamente, con la sicurezza della seconda stella in tasca, perchè questo era il pensiero che girava ad Appiano. Eppure non ci sono state tonnellate di pagine scritte sui rinnovi dirigenziali. Tutto questo è un grande vantaggio per noi, perchè non fa altro che caricare di responsabilità un ambiente che ha dimostrato di essere molto vicino all’esaurimento nervoso in caso di episodi non previsti. Il loop è sempre lo stesso, loro sono i favoriti, la mancata vittoria di quest’anno è stato solo un incidente di percorso, il Milan non può reggere a lungo grazie ad exploit saltuari. Molto bene direi, la lezione non è stata capita.

Inoltre è molto bello leggere che gli obiettivi del Milan costano non meno di 40 milioni cash, non trattabili, da versare in un’unica volta e spesso ci sono delle aste intorno a loro che rendono l’operazione “difficile”. Mentre dall’altra parte, ma userei anche il plurale inserendo altri magici lidi dove le trattative vanno via sempre liscie ma poi i bilanci sono sempre in rosso carminio, non ci sono mai problemi. Anzi, Lukaku, per fare un esempio, spinge per tornare nell’eden e si dimezza lo stipendio pur di chiudere la trattativa…un attimo, un attimo…rileggete la frase, lentamente, con una cravatta gialla indossata e con un lieve colpo di collo e ghigno finale…che cosa vi ricorda?!?! Lo stesso Dybala, il famoso tuffatore Dybala, ora già diventato idolo delle folle neroazzurre, verrà a guadagnare meno di quello che avrebbe preso a Torino, ma si sa che la magia marottiana può tutto. Ma continuiamo, bene così, lasciamo Maldini e Massara lavorare senza contratto, con pochi soldi, con le imposizioni dall’alto e con gli algortimi di Moncada, sperando che riescano a chiudere una trattativa. Senza considerare che poi vanno in giro a chiedere sconti a chiunque, che vergogna. D’altronde meglio un bel cabriolet o un post datato…ma son gusti.

Sono tranquillo perchè questo clima non farà altro che spingere ulteriormente il nostro ambiente, proprio come la scorsa stagione. L’hanno ripetuto più volte Theo, Tonali, Pioli e Maldini, eppure gli altri continuano imperterriti a sottovalutare il carattere e l’orgoglio, che spesso fanno molto di più della temibile DY-LU-LA che vorrei vedere all’opera. Aspettiamo come sempre il campo, dove non sempre vince il più forte e, anzi, a volte è proprio il più forte che dall’alto della sua arroganza incappa in qualche serata storta. Sempre in attesa della data della partita di Bologna.

FORZA MILAN

Johnson

"...In questo momento l'arbitro dà il segnale di chiusura dell'incontro, vi lasciamo immaginare fra la gioia dei giocatori della formazione rossonera che si stanno abbracciando..." la voce di Enrico Ameri chiude la radiocronaca dal San Paolo di Napoli. Napoli-Milan 2-3, 1 maggio 1988. Per me, il lungo viaggio è cominciato da lì, sempre e solo con il Milan nel cuore.