Acidità

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Mamma mia che schifezza. Sabato per l’ennesima volta abbiamo assistito a una prestazione sciatta, senza un piano di gioco chiaro e a scartamento ridotto perché la condizione atletica è deficitaria tra giocatori cadaverici per dinamicità e rientranti dagli infor… cioè affaticamenti ma ancora affaticati nemmeno stessero scalando un 6000 m.
E’ probabile che molti giocatori oramai temano l’infortunio viste le nostre statistiche – dagli torto dico io – ed evitino così di spremersi dando luogo a prestazioni di squadra di basso livello. Avrebbero ragione a guardar bene perché ad ogni dolorino escono dal campo con dei pensieri per poi ritrovarsi in una sorta di buco e chi li rivede più.

Fa specie la situazione Maignan a riguardo. Il portierone ha giocato con febbre molto alta e nessuno avrebbe corso questo rischio se la situazione non fosse già incendiaria, cioè un’ecatombe con i fucili dei tifosi puntati addosso. La vicenda Okafor, qualunque sia la verità, ha fatto saltare il tappo una volta per tutte grazie a una comunicazione sugli infortuni ai limiti del ridicolo tanto che nessuno ti crede più in qualunque caso. Se la sono cercata, sono loro ad essersi infilati in questo ginepraio, inutile dare la colpa ai tifosi da social perché mi pare che pure lo stadio, il famoso tifoso “vero” secondo alcuni, abbia cambiato completamente registro. Il clima,l’armonia, è andato a farsi benedire e risalire la corrente non sarà così facile e rapido per chi forse pensava si fosse dei babbei ammaestrati.
Ritornando a Maignan e al caccotto di chi deve dirigere questa squadra/società, provate solo a pensare se sabato non si fosse presentato tra i pali, altro che mugugni! Se Okafor ha fatto saltare il tappo, Maignan avrebbe fatto esplodere tutto senza ombra di dubbio. Ora provate solo a immaginare di vedere entrare di nuovo il terzo portiere facendo ritornare alla mente dei tifosi l’infortunio di Sportiello, un giocatore la cui carriera è priva di traumi muscolari e ha dovuto vestire la nostra maglia per colmare questa lacuna. Apriti cielo…di San Siro.
Il clima da accerchiamento e mutande sgommate è talmente evidente da aver paura di ripercussioni pure per quattro pasticcini portati da Camarda a Milanello. L’informazione a tinte rossonere ha subito specificato come questo gesto non ha portato distrazioni tra giocatori e mister perché rimangono concentrati sul partita col Dortmund. Ma tutto bene? A cosa servirebbe questa precisazione se non a farci intendere che si ha paura anche della propria ombra. Credere che i tifosi possano vedere del male in un quindicenne (per chi fa informazione: uno che al massimo può guidare un cinquantino) arrivato coi genitori (per chi fa informazione: mamma e papà) con dei pasticcini (per chi fa informazione: non pastiglie, pasticche, ma dolci) significa essere al famoso ammazzacaffé e probabilmente più di qualcuno è inadatto o non è ancora pronto a ricoprire certi ruoli e certe pressioni in società o almeno io ho questa sensazione. A me paiono reazioni sbilanciate, quasi improvvisate rispetto a un club come il Milan.

A proposito di reazioni sbilanciate, ritorno per un secondo al campo e mi chiedo: ma le posizioni di Musah e Chuku? Ora, già abbiamo la rosa ridotta ai minimi termini, ma sorbirmi anche Musah come simil seconda punta al fianco di Jovic e Chuku come simil tornante è troppo. Basta con queste invenzioni che ricordano tanto gli intrugli nei film western capaci di far ricrescere capelli, renderti più forte di Hulk e non solo. Basta cazzo, basta, pietà, ne abbiamo visti fin troppi di esperimenti con risultati scadentissimi. E’ troppo difficile far fare a Musah uno dei ruoli di centrocampo e a Pulisic o Chuku una posizione pià vicina a jovic essendo giocatori offensivi? Io non so più cosa pensare, già siamo ridotti come siamo se poi vogliamo pure far esprimere i giocatori in ruoli non a loro congeniali alzo le braccia. E’ un calcio gastrico.

A proposito di alzare le braccia ci sono validissimi motivi per cui Pioli non dovrebbe più sedere su quella panchina ma invece di citare i soliti voglio prendere in considerazione due questioni non interpretabili: Theo e classifica.
Vedere Theo dopo il gol, fa capire come qualcosa di grosso non vada. Lui è uno dei nostri migliori giocatori e questa sua condizione atletica e mentale dovrebbe far riflettere su chi li gestisce e chiederne conto. La classifica fornisce poi un dato allarmante e riassumibile nei punti in classifica dopo un terzo del campionato:
2020/21 31 punti (primi)
2021/22 32 punti (primi)
2022/23 29 punti (secondi)
– 2023/24 26 punti (terzi)

E’ il peggior inizio di campionato di Pioli, è la peggior posizione in classifica, ha detto di avere i giocatori che voleva e aggiungiamoci che dopo le partenze sprint non ha mai tenuto botta se non in quel finale magico che portò al diciannovesimo scudetto. Non c’è da commentare o trovare super strategie, bisogna agire ma questa proprietà lo vuol fare? Sa davvero cosa significa gestire un grande club calcistico europeo mettendo uomini formati, con esperienza, nei ruoli chiave?
Ci hanno raccontato che questa squadra avebbe lottato per lo scudetto eppure come si può vedere qui sopra è la peggior partenza con Pioli in panca, quindi che si fa? Sembra che si vada avanti un tanto al chilo sperando che le cose si risolvano da sole altrimenti qualcuno dovrebbe fornire delle spiegazioni un po’ come per gli infortuni, pardon affaticamenti. Forse non conviene poi molto perché Pioli qualcuno lì lo ha tenuto, perché forse tutti sti fenomeni non sono stati acquistati, forse perché chi segue la squadra non sa bene che pesci pigliare non avendo mai fatto questo lavoro di mestiere o forse perché chi comanda non ha poi sto grande interesse tanto i soldi stanno entrando. Forse è tutto questo messo insieme.

Adesso arriva il Dortmund, una squadra con problemi similari ai nostri con un campionato non entusiasmante e una fragilità difensiva arcinota. Dalla sua ha una condizione atletica che noi ci sogniamo, ma chissà che i nostri preparatori non portino i giocatori a rendimenti eccellenti per domani per poi rivederli spenti o fracassati tra due giorni come da routine. Credo che domani sia la partita spartiacque per tanti e potrebbe trasformarsi in una sorta di stallo alla messicana tra tifosi, allenatore e dirigenti. Se tutto andrà come ci auguriamo si sarà guadagnato del tempo nella reciproca diffidenza, ma se malauguratamente le cose non dovessero andare come vorremmo credo che San Siro darà il via al duello: dirigenti ed allenatore sarebbero pronti a qualcosa che mai immaginavano? Speriamo di non scoprirlo.

Seal

Ricordo Baresi entrare in scivolata e poi l'ovazione del pubblico, da quel momento ho capito che fare il difensore era la cosa più bella del mondo. Ancora mi esalto quando vedo il mio idolo Alessandro Nesta incenerire Ferrara sulla linea di porta mentre credeva di essere a un passo dalla gloria. Se la parola arte fosse compresa appieno le scivolate del n.13 sarebbero ammirate in loop al MoMA di New York.