Commentare la realtà

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Ci si può illudere quanto vogliamo, ma non fingiamo per favore. Fingere equivale a mistificare realtà, attività in cui eccelle solo lui, il Muezzin del sabato mattina, ma questo lo vediamo dopo. Alla fine sono arrivati, per adesso, due ragazzotti dell’Empoli, squadra in cui vogliono pescare tutte le società, che presi uno alla volta sono del “fenomeni”, messi in una squadra retrocedono. Ci sarebbe anche il festaiolo di nani, ma anche qui si può solo sperare, ben sapendo che costui fuori dal campo ricorda personaggi del nostro recente passato. E che volete farci, questo si chiama riportare la realtà delle cose. Chiaramente, sempre per darsi coraggio, si confrontano i due retrocessi con quelli che abbiamo e allora si pensa (io per primo) che tanto peggio dei vari Biglia e stramorti non potranno essere. Ecco come si è ridotto il tifo rossonero quando dismette il ruolo di commercialista e di analista di bilanci. Il tifo rossonero è costretto a fare i conti con un realtà molto triste, specie se si guarda altrove, dove oltre alle tre super attrezzate, che si stanno rinforzando ancora di più, c’è sempre un’Atalanta per me ancora avanti e forse una Roma che comunque, tra continue figuracce di mercato, almeno tenta di prendere giocatori di profilo più alto rispetto ai nostri. Tutti questi discorsi, naturalmente, vengono meno al cospetto del GIAMMAESTRO, il quale raccoglie consensi ovunque,  dalla Casa Bianca al Cremlino, dal Bunderstag al numero 10 di Downing Street. Siete ancora preoccupati? Io no…

Come è possibile essere preoccupati con un mercato del genere. Va da se che non ci troviamo a fine mercato, quando i soliti nostalgici, che leggo molto attivi, rimpiangono i giorni del Condorasino, allorché il peggior dirigente di calcio dell’epoca moderna comprava i soliti rottami che strapagava. Dopo che Fantomas ha pensato bene che del Milan non sapeva più che farsene per i suoi indegni e vergonosi fini politici, il tutto è stato messo nelle mani dell’incapace del Monza, che tra un rutto e una cena, anziché avviare una gestione virtuosa, scatenava una “digestione” travolgente che ingurgitava milioni e milioni di euro e portava il Milan dal primo posto nel ranking all’attuale ottantesimo. Per amore poi Fantomas ha venduto a dei cinesi insolventi e con la collaborazione del duo sabaudo-calabrese il colpo di grazia è stato assestato. In questo schifo e sudiciume dobbiamo ancora sopportare che parlino quelli che razzolavano con il Giannino, i collaborazionisti della sala stampa, la cui mancata Norimberga ha risparmiato un’esclusione dal mondo Milan che strameritavano. Purtroppo ci sono ancora dei cretini che li adorano e seguono sui social, gente che può giusto “cinguettare” 140 caratteri. Se ne scrivono di più, anche 141, non li legge nessuno, è statistica, storia e realtà accertata. Se ne capiscono i motivi.

Intervenuto a “Tutti convocati” su Radio 24, Franco Ordine, giornalista de Il Giornale, ha parlato così del mercato del Milan: “Prima Krunic, poi Bennacer. A Giampaolo dico che non si può fare l’Empoli a Milanello. Per quello che hanno speso per Kurtic e quello che hanno speso per Bennacer, non era meglio riscattare Bakayoko? Colgo idee poco chiare: qualche giorno fa Milan e Fiorentina hanno parlato di Veretour e Cutrone. Poi oggi scopriamo che Cutrone resta”.

Fonte Milan News

Lui, il grande giornalista dello scoop delle uova al tegamino di Seedorf e della notizia certa che Bacca non veniva, rimprovera a Giampaolo che il Milan non è l’Empoli e ci può stare. Ma quando il suo padrone giallocravattato gli portava le pippe di Preziosi, o i vari Birsa e Constant…lui che scriveva? Intuizione, genio, maestria e altre oscenità che hanno reso il Milan, a livello comunicativo, una società da campionato angolano. Stai zitto che è meglio, fatti due orecchiette con le uova al tegamino e guardati Bacca. Ancora parla questo, ancora parla.

Ma il Milan, benedetti ragazzi, perchè dei propri ragazzi, dei propri tifosi, il Milan (magari ci mettiamo l’ausiliario “ha” ndr) un totale e assoluto bisogno, il Milan oggi deve prendere quello che diventerà Torreira fra 2 anni, non Torreira stesso a 50 milioni. A proposito, tante battutine su Krunic e Bennacer che sono retrocessi con l’Empoli: sapete dov’era Torreira quando lo ha acquistato la Sampdoria? Era in Serie B con il Pescara e aveva appena perso il playoff per salire in Serie A.

C’era da dubitarne? Ecco la consueta intemerata per difendere chi comanda adesso. Premesso che a me non fa sbavare nemmeno Torreira, chiaramente ed ineluttabilmente si riportano esempi positivi per rimarcare la grandezza dell’operazione “svuota Empoli”. Ma tutti i cancri del passato presi da squadrette di merda e fatti passare per fenomeni, dove sono? Che fine hanno fatto? Cosa abbiamo vinto con questi cazzoni inutili? Niente di niente, non riusciamo nemmeno a raggiungere un lurido quarto posto. Eh si “non caro” Esperto…, fattene una ragione, i due empolesi sono retrocessi, il che non vuol dire che falliranno, ma non mi si venga a dire che abbiamo preso James Rodriguez.

E poi, scusate il francesismo, dove sta di casa questa cazzata che se uno è appena retrocesso allora non può più circolare nel mondo del calcio.

E i giusti toni? E il punto interrogativo a fine periodo? Non ci siamo nemmeno con l’italiano.

Poi sta per arrivare il Daniele, uno che chiamavano Professore e definivano maturo già a 18 anni. Ma noi non lo conoscevamo quando aveva 18 anni. Lo abbiamo conosciuto, quando capiva cosa stava succedendo a Milanello ancor prima che succedesse. E’ uno di quelli che ha giocato con il Celtic il Daniele, le due partite che hanno rimesso in moto il motore della settima Champions League. Cara Milanello, nello staff di Giampaolo (che lavora gomito a gomito con Boban, Maldini e Massara e che sa perfettamente cosa sta facendo nell’assemblaggio della squadra), non arriva uno qualsiasi.

Ecco qua che riemerge il Giannino, il ritorno di Bonerauncalciatore è un’offesa insopportabile. Una pippa che per anni ci ha fatto perdere le partite, un uomo del Condorasino a lui fedelissimo, più di Furio…, ce lo dobbiamo ritrovare nei quadri tecnici? Professore? E di cosa? Di vaccate in campo? Questa cosa è inaccettabile, per quanto mi riguarda non avrò alcuna pietà di costui a cui il contratto veniva rinnovato contro ogni logica perché amichetto dell’Amministratore Delegato alle abbuffate. Il Giannino, come vedete, è come il cesio a Chernobyl, rimarrà nel terreno di Milanello per centinaia di anni e noi faremo sempre pena.

Problemi personali, legati alla precaria salute di mia madre, mi impediscono di presenziare alla Festa del blog. Inutile dirvi la mia delusione e il mio rammarico; avevo proprio una gran voglia di abbracciare i fratelli rossoneri di questo meraviglioso sito. Buona festa e un forte abbraccio a tutti. Mi mancherete.

Gianclint

 

Dalla Festa del Night in corso stasera ecco la torta in onore del nostro allenatore:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il mio primo ricordo furono i pianti per una sconfitta in finale con il Magdeburgo.. Rivera e Chiarugi erano i miei idoli, ma ho amato anche Wilkins ed Hateley. Per il Milan di Sacchi avrei lasciato tutto e tutti. Rimane per me la pietra di paragone. Scrivo di getto come Mozart, odio i servi, i ruffiani e i leccaculo. Scrivo per il gusto di farlo e potrei dare lezione alla maggior parte dei giornalisti al seguito del Milan, incapaci di scrivere qualcosa di accattivante e vero. Detesto chi scrive e annoia e lo fa solo per ingraziarsi qualcuno. Disprezzo fanatici e cretini. Ragiono con la mia testa e del risultato me ne frego; chi gioca bene vince due volte.