Avanti così, ma non è facile

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Hauge merita di rimanere solo per la bellezza del posto in cui è nato...

In un momento di stanca del genere, che non ha colpito solo il mercato nostrano ma anche quello mondiale (fatte le poche e solite eccezioni), è davvero difficile riuscire a piazzare i giocatori in esubero. Maldini e Massara dovranno essere bravi a monetizzare dai ragazzi non ritenuti più adatti o utili al progetto. Parliamo di profili come Conti e Caldara, per cui sono arrivate timide richieste d’informazioni (Sampdoria per il terzino, Venezia per il centrale) e niente di più. Il profilo con più mercato sembra essere quello di Jens-Petter Hauge: il norvegese ha estimatori in Bundesliga. La prima offerta dell’Eintracht Francoforte da 8 milioni è stata ritenuta troppo bassa: la richiesta del Milan si aggira sui 12-13 milioni di euro. Leao non è sul mercato ma nel caso dovessero arrivare offerte interessanti, sui 25-30 milioni, verranno ascoltate e prese in considerazione. Anche Samu Castillejo rimane in uscita, su di lui c’è l’interesse di diversi club spagnoli, ma ad oggi nessuna offerta concreta. Pobega per ora è in standby: il giocatore vuole convincere mister Pioli e si sta allenando bene a Milanello, potrebbe partire solo se dovesse arrivare in rosa un altro centrocampista e un’offerta sui 12-13 milioni di euro.

Fonte Milan News

Hauge me lo tengo solo per la bellezza di Bodo

Un mercato è fatto di entrate e uscite e il saldo poi fa, in molti casi, la differenza; nel nostro caso cedere o vendere giocatori non è, per fortuna, una necessità impellente, ma più che altro un modo per sfoltire la rosa senza rimetterci. I giocatori designati a partire a tutti i costi li conosciamo, anche se, mi rimane il rammarico che Conti, senza i due gravissimi infortuni, poteva essere un elemento di valore. Su Pobega non dico nulla, spetta appunto a Pioli decidere e fino ad oggi ha sempre deciso bene: ricordo a tutti che c’era gente che si strappava le vesti per quel catenacciaro di Gattuso, ma Pioli, pur senza fascino, è arrivato secondo: ma attenzione, riconfermarsi è la cosa più difficile, anzi migliorarsi. Hauge rimane un mio pallino, un po’ per la mia sconfinata passione per il mondo scandinavo e un po’ perché il ragazzo non ha fatto per niente male, tenendo conto della sua preparazione e del salto fatto in un campionato completamente diverso. Se plusvalenza deve essere, plusvalenza sia, ma mi dispiace veramente. Castigliokko invece fuori dai coglioni e a prescindere.

“Voglio il Milan, solo il Milan”. Parole che suonano come musica per le orecchie dei tifosi rossoneri, perché pronunciate da Franck Kessie, pilastro della squadra di Pioli. “Devono stare tranquilli – ha affermato l’ivoriano rivolgendosi proprio ai supporter milanisti – io mantengo sempre la parola, dovrebbero conoscermi. Adesso sono qui a Tokyo per ottenere qualcosa d’importante con il mio Paese, ma appena finita l’Olimpiade torno a Milano e sistemiamo tutto. Non ci saranno problemi”.Franck ha rilasciato una lunga – e confortante! – intervista alla Gazzetta dello Sport, nel corso della quale ha ribadito tutto il suo amore  per il Milan: “Se ho sentito la società? Certo, abbiamo una chat e ci messaggiamo in continuazione con Paolo Maldini e Frederic Massara, conoscono alla perfezione il mio pensiero”.Non resta, dunque, che attendere la firma, che arriverà “presto, molto presto”, ha assicurato il centrocampista ivoriano. Presto ma… non troppo: “Voglio andare avanti il più possibile nel torneo olimpico. Al termine, il Milan mi avrà per tutto il tempo che vorrà…”.Pioli e i tifosi si augurano che l’Olimpiade non sprema troppo il Presidente: “Stanco? E perché? Questo è il mio lavoro: correre, fare muro e ripartire. Più gioco, più sto meglio. Sono super motivato, non vedo l’ora di riabbracciare i miei compagni e il mister Pioli. Ci aspetta una stagione ricca d’impegni. La Champions l’abbiamo voluta a ogni costo. E ottenuta con merito. Ora dobbiamo essere all’altezza del nome che ha il Milan in Europa. Non deluderemo”.Nel corso dell’intervista c’è spazio anche per un commento sugli addii di Donnarumma e Calhanoglu: “Se mi dispiace? Ovvio, abbiamo condiviso una parte importante della nostra vita. E poi Gigio è in questo momento il portiere più forte al mondo. Ma io non posso entrare nelle decisioni di altre persone, comando solo per me. Mi dispiace molto, ma sono arrivati nuovi giocatori importanti. Da Milan”.

Fonte Milan News

Ora, io non sono incline a credere a frasi smielate sul calcio, vogliono rimanere a vita ma “caccia li sordi”; quindi con me queste cose proprio non attaccano, ma, a differenza del turco, qui non si ammicca ad altre squadre: sono cresciuto, ho giocato due stagioni stupende e ora resto ma mi dovete dare quanto merito. Perfetto e non fa una grinza; tatticamente mi suona come un “io vorrei restare, ma dipende dalla società” e la mossa è molto astuta. Di contro Maldini & Massara sanno che perdere Kessie equivarrebbe a dichiarare lo status di Udinese, l’accordo quindi si troverà, soprattutto perché Kessie lo merita a prescindere. Il tutto chiaramente in silenzio, senza cene e smargiassate come quelli che hanno portato il folklore gastronomico calcistico in quel di Monza.

Tutti, me compreso, dicono che non ci siamo rinforzati, ma abbiamo solo ricomprato quelli che avevamo; a livello tecnico contrattuale è vero, ma se facciamo un altro tipo di ragionamento non è così: seguitemi nel discorso. Prendiamo Tomori, in linea teorica lo abbiamo confermato, ma va calcolato che lo scorso anno è diventato titolare da marzo, al posto di quello scarsone di Romagnoli; quindi in questa stagione Tomori sarà  non solo titolare, ma un giocatore del Milan a tutti gli effetti e per tutto l’anno! Cambia e cambia parecchio! Giocherà di più e dall’inizio, quindi saremo più forti da subito! Tonali? Più o meno lo stesso, non si sentirà sotto esame e avrà un anno in più di ambientamento; io sono certo che ci darà grandi soddisfazioni. Lo stesso si può dire anche per Diaz, non soltanto un precario di passaggio, ma un quasi titolare. Sommate le tre cose e vedrete che si tramuteranno in punti. Adesso aspetto la fine di questo mercato, mercato che per ora mi soddisfa ampiamente, ma aspetto agosto per vedere cosa faremo con gli attaccanti: sapete benissimo che a me Rebic e Leao non vanno giù, per niente.

Dimenticavo, va da se che auguro il meglio a Gazidis, il quale non mi era piaciuto inizialmente, ma adesso, avendo capito che doveva lasciar fare ad altri, ha fatto le cose per bene. Un grande in bocca al lupo.

Gianclint

Il mio primo ricordo furono i pianti per una sconfitta in finale con il Magdeburgo.. Rivera e Chiarugi erano i miei idoli, ma ho amato anche Wilkins ed Hateley. Per il Milan di Sacchi avrei lasciato tutto e tutti. Rimane per me la pietra di paragone. Scrivo di getto come Mozart, odio i servi, i ruffiani e i leccaculo. Scrivo per il gusto di farlo e potrei dare lezione alla maggior parte dei giornalisti al seguito del Milan, incapaci di scrivere qualcosa di accattivante e vero. Detesto chi scrive e annoia e lo fa solo per ingraziarsi qualcuno. Disprezzo fanatici e cretini. Ragiono con la mia testa e del risultato me ne frego; chi gioca bene vince due volte.