Pagelle (nei parametri) Inter Milan 1-0

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Altro giro altro regalo e altra sconfitta, stavolta la meno inattesa (onestamente temevo la goleada e credo di non essere l’unico) contro un’inter che merita ampiamente. Il primo tempo, oltre ad essere un manifesto di improvvisazione organizzativa e tattica, ha visto l’altra squadra di Milano dominare in lungo e in largo. Pioli col suo 3-5-2 ad mentula canis ha deciso  scientemente o spintaneamente di passare da Zeman a Bortolo Mutti nel giro di una settimana, producendo una prestazione che per lunghi tratti ha fatto pensare a squadre di due categorie diverse.

Qualcosina meglio nella seconda frazione ma sempre troppo poco, visto che il migliore in campo è stato il (giustamente) vituperato Tatarusanu.

Da segnalare anche gli 0 ( Z E R O ) corner battuti dal Milan nel corso di tutta la partita, giusto per capire la nostra proposta offensiva se vogliamo chiamarla così.

Chissà se essendo senza vittorie da un mese abbondante, dopo 4 sconfitte consecutive, fuori dalla coppa Italia e al momento esclusi dalla zona Champions siamo ancora nei PARAMETRI.

TATARUSANU: 7 – Incredibile dictu: stasera Vlad migliore in campo. Due super parate più altri interventi notevoli che quantomeno ci evitano l’umiliazione nella stracittadina

CALABRIA: 5+ – Un pelo meglio del disastro col Sassuolo ma sempre e ampiamente sotto la sufficienza

(SAELEMAEKERS: 5,5 – Inserito per dare più spinta, non fa praticamente nulla)

KJAER: 5+ – Si perde il solito Lautaro sul solito corner, incorniciando una prestazione faticosa che cerca di sfangare con esperienza ma ormai sembra davvero in difficoltà. Quantomeno prova ad essere riferimento per i compagni più giovani

KALULU: 5,5 – Nel baratro in cui la squadra è piombata è difficile per Pierino salvarsi

(REBIC: SV)

GABBIA: 5,5 – Buttato dentro come ‘braccetto’ di un raffazzonato 3-5-2 e per giunta contro una squadra che gioca a memoria, fa quel che può. Cioè pochino.

(THIAW: 6 – Di incoraggiamento. Bene entrare senza paura contro i vari Martinez e Lukaku)

HERNANDEZ: 5 – Davvero un pallido ricordo di quello che era diventato uno dei terzini sinistri migliori del mondo

TONALI: 5 – Sandrino ha le gomme sgonfie. Surclassato

MESSIAS: 4 – Inadatto e fuori posizione.

(DIAZ: 6- – Quantomeno il suo ingresso dà qualche scossa all’encefalogramma piattissimo del primo tempo)

KRUNIC: 5,5 – Nella ‘densità’ che voleva creare Pioli, cerca di fare il suo con ordine ma tende a perdere il filo del discorso

ORIGI: 4 – Pioli lo mette praticamente a fare il centrocampista quindi il disastro era ampiamente annunciato. Non ne azzecca una

(LEAO: 6- – Impostare una partita del genere e tenere fuori Leao, anche questa versione minore del portoghese, è delittuoso. Non che faccia chissà cosa ma almeno due mezze sgasate nel nulla del nostro attacco le porta a casa)

GIROUD: 5+ – Si batte e si sbatte con 35 metri di campo davanti (argh!). Poi nel secondo tempo cestina l’unica occasione decente sbagliando uno stop clamoroso nel cuore dell’area interista: delittuoso in una serata e in un periodo così

PIOLI: 4 – Atteggiamento e scelte inaccettabili nel primo tempo. Va bene coprirsi e cercare di subire di meno, ma qui siamo arrivati al delirio e all’improvvisazione, con la ciliegina del solito gol preso da corner avversario. Sconfitto meritatamente e per l’ennesima volta in un derby, affrontato col piglio di una provinciale di quelle scarse: il tutto dopo un mese di schiaffoni. Occorre decidere velocemente cosa fare perchè vedo difficile che Pioli tirarci fuori da questo pozzo.

FORZA VECCHIO CUORE ROSSONERO

Raoul Duke

 

 

Milanista dalla nascita, primo ricordo Milan-Steaua del 1989 e prima volta nella fu Curva Sud in occasione di un derby di Coppa Italia vinto 5-0. Affezionatissimo al Milan di Ancelotti nonostante tutto e fiero delle proprie scorribande in Italia e in Europa al seguito della squadra fino al 2005, anno in cui tutto è cambiato. DAI NAVIGLI ALLA MARTESANA, DA LORETO A TICINESE, TRADIZIONE ROSSONERA, TRADIZIONE MILANESE!