Pagelle Lecce Milan 2-2

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Eccoci qua a snocciolare l’elenco dei nostri problemi, li preferite in ordine alfabetico o in ordine cronologico?

All’interno della nostra chat di redazione la visione non è unanime, si passa da sfumature di pessimismo cosmico leopardiano ad impeti distruttivi di stampo nichilista nietzschiano, se vi impressiona leggere il blog durante i live dovreste leggere la nostra chat durante le partite.

Lungi da me fare l’ottimista a tutti i costi o il salmone sempre controcorrente, la mia visione è semplicemente realista: questi eravamo e questi siamo, se si voleva fare un vero salto di qualità probabilmente nel mercato estivo si sarebbe operato in maniera diversa, andando alla ricerca di certezze anziché di prospetti futuribili.

Invece il Milan è grosso modo quello dell’anno scorso, con un Kessie e un Romagnoli in meno e un nugolo di giovani di belle speranze a far numero in panca, per di più con un Maignan, un Kjaer ed un Ibra che da inizio stagione non abbiamo praticamente mai visto: parafrasando il buon Larry, davvero vogliamo pretendere qualcosa di più?

A mio avviso il problema fondamentale è che questa squadra è tecnicamente modesta.

Ad eccezione di Theo, Bennacer, Leao, Giroud e in parte Tonali, che sono giocatori forti anche dal punto di vista tecnico, tutti gli altri sono fondamentalmente modesti.

Riusciamo a sopperire con meccanismi di gioco collaudati e un’applicazione tattico/agonistica feroce, domenica scorsa ero sugli spalti e vi assicuro che abbiamo giocato 70/80 minuti di aggressione sull’uomo impressionanti, con la Roma costretta a difendere lo 0-2 fino a pochi minuti dalla fine.

Il problema è che questo tipo di gioco richiede un’intensità tale che puoi ottenere solo spingendo al massimo sulla preparazione atletica, ed automatismi consolidati che puoi applicare solo conoscendo a menadito lo spartito: finiscono per giocare sempre gli stessi, e l’infortunio purtroppo è sempre dietro l’angolo.

Da 2/3 anni a questa parte il Milan è una squadra con 80/85 punti a campionato nelle sue corde, sono quasi sicuro che alla fine li faremo anche quest’anno, anche se probabilmente non basteranno perché il Napoli sta facendo qualcosa di eccezionale.

Però guardate che per andare da -5 a -9 sono bastati due pareggi contro due vittorie, può succedere anche il contrario e ci sono un intero girone e uno scontro diretto ancora da giocare, per alzare bandiera bianca mi sembra francamente ancora presto.

 

Tatarusanu: 5 Il replay da dietro sul colpo di testa di Baschirotto mostra un curioso tuffo con il braccio proteso verso la palla e poi ritirato, a prescindere rimane l’impressione di un portiere che può prendere gol su ogni tiro che arriva…a questo punto mi giocherei il narco-goalkeeper e vada come deve andare, tanto peggio di così

Calabria: 5,5 Il gol del pareggio porta in dote un punto in più ma non gli consente comunque di raggiungere la sufficienza, tali e tante sono state le giostre prese da Di Francesco nell’arco dei novanta minuti

Kjaer: S.V. Il suo pieno recupero servirebbe come l’aria, stante il fatto che sembra davvero l’unico capace della prima impostazione da dietro e di infondere la giusta personalità

Kalulu: 4 Serata catastrofica di Pierino nostro, che prima innesca il vantaggio leccese con una sciagurata ciabattata in disimpegno e poi salta goffamente a vuoto sul cross che porta al raddoppio

Tomori: 5,5 Nervosissimo come spesso gli accade in questo periodo, lotta e combatte con Lorenzino che gli crea diversi grattacapi

Theo Hernandez: 4,5 Autogol goffo e sfortunato, approccio a dir poco rivedibile con gambe pesanti e testa svagata, è uno di quelli che dovrebbe rifiatare

Dest: 6 Entra con il piglio giusto e mette il bavaglio a Strefezza, restituendo un minimo di stabilità ad una fascia sinistra messa a ferro e fuoco nella prima frazione dagli avanti giallorossi

Pobega: 6+ (il migliore, se così si può dire) Bravo negli inserimenti e dignitoso nel far legna in mezzo, mette lo zampino in entrambe le azioni dei gol e si dimostra (con tutti i suoi limiti) il più pronto tra i nuovi acquisti (pensate gli altri…)

Vranckx: S.V.

Bennacer: 6 Nella prima frazione va in barca insieme a tutto il resto della squadra, nella ripresa sale decisamente di rendimento tornando a dare i tempi alla nostra manovra come lui sa fare

Saelemaekers: 5 Un po’ di corsa, un paio di cross e poco altro

Messias: 5,5 Un filo meglio del predecessore, ma su quella fascia la scelta è sempre tra il marcio e la muffa

Brahim Diaz: 6- Primo tempo vivace, probabilmente l’unico a salvarsi nello sfacelo generale, ripresa così e così fino al cambio

Origi: 5,5 Un paio di sponde e un po’ di densità lì davanti, quanto meno sappiamo che è ancora vivo

Leao: 6 Prima frazione a dir poco irritante, meglio nella ripresa per la genialata che riapre la partita e per un atteggiamento decisamente più propositivo

Giroud: 5,5 Mezzo punto in più per la sponda di testa sul gol del pareggio ma è la controfigura del centravanti decisivo visto prima della sosta, speriamo che l’avvento del Divino gli consenta presto di tirare un po’ il fiato

 

Pioli: 5 Stante quanto evidenziato in premessa non mi sento di gettargli troppo la croce addosso, quando si gira verso la panchina non è che disponga di questo parterre de rois, certo l’approccio odierno alla partita è stato catastrofico, ed è lì che vanno ricercate le sue colpe nella circostanza

 

Max

 

Il mio primo nitido ricordo del Milan risale all'8 aprile 1973, compleanno della buonanima di mio papà: sono sulle sue spalle a Marassi, e' il Milan allenato dal Paron e da Cesare Maldini, vinciamo 4-1 e lui mi indica la 10 di Gianni Rivera... Da allora tutta una vita accanto ai nostri colori, vivendo con la stessa passione gioie e delusioni, cadute e rinascite, disfatte e grandi trionfi, fino alla foto a fianco...ecco, il mio Milan è finito lì, dopo è iniziata l'era del Giannino....ma adesso, forse, si ricomincia.