Dalla padella alla brace

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Dagli schemi di Marco Giampaolo siamo passati al nulla cosmico di Pioli. Il primo farciva le menti dei nostri giocatori (e che menti…) di schemi e schemetti, tanta tattica che ha finito per rintronarci e rincoglionirci, ora invece abbiamo Stefano Pioli che diciamo la verità l’ha buttata in caciara, voi avete capito con quale modulo stiamo giocando o perlomeno tentando di giocare? Io per ora ho capito solo che al nostro allenatore piace indossare il maglioncino dolce vita….
Numericamente ci schieriamo con una difesa a quattro perché Hernandez parte comunque sulla linea di difesa ma costruiamo a tre con Theo che attacca come un forsennato lasciando praterie dietro di sé come in occasione del goal di Immobile. Intendiamoci, il francese è uno dei pochi a proporre qualcosa di interessante ed è comunque un giocatore offensivo.
Mi chiedo allora perché non giocare direttamente a tre consentendo a Theo di avere meno compiti di copertura coprendogli magari le spalle con Ricardo Rodriguez che ha comunque dimostrato di saper giocare in quella posizione. Credo che non appena lo svizzero rientrerà in gruppo potrà essere schierato in quel ruolo.
Resto convinto che questa squadra abbia due grossi problemi: il primo è l’allenatore, Stefano Pioli domenica sera poteva tranquillamente uscire dal campo con un punto se solo non si fosse suicidato col cambio Leao-Paqueta, intendiamoci non che il brasiliano avesse fatto chissà che partita ma era l’unico ad intercettare e ripartire insieme a Bennacer, dopo il cambio l’algerino è stato risucchiato dal centrocampo laziale e Leao ha toccato tre palloni sbagliandoli, mostrando un atteggiamento da multa se non addirittura da cessione immediata.
A destra Ante Rebic ha giocato una partita mediocre, sembra triste, svogliato quasi incollato al terreno. Non è mai stato un giocatore di tocco ma molto fisico che dava strappi alle partite con molta corsa e gamba. Da noi no, da noi come molti altri sui compagni ci si imbrocchisce, non si lotta e si giocano partite invereconde, da anni.
Il secondo problema è la comunicazione: lo ha sottolineato anche Maldini come ci fosse stato un errore nel dichiarare gli obbiettivi ad inizio stagione, il problema è che a pochi punti dalla zona retrocessione ci sono giocatori che ancora parlano di Champions League. Giocatori che non sanno cosa voglia dire lottare per la salvezza e che farebbero bene a metterselo in testa al più presto. Questa squadra per numeri, età, carattere e naturalmente posizione in classifica deve capire al più presto che stà giocando un campionato diverso da quello che aveva in testa. Mi direte che sono pessimista ma credo di essere alquanto realista anche alla luce del calendario che ci aspetta.
Certamente arriveranno anche partite abbordabili ma giocarle con l’acqua alla gola sarà tremendamente difficile.
Si smetta di dire cazzate e si guardi in faccia la realtà, si è sbagliato tutto e si sta sbagliando sempre di più, ci resta solo una cosa da fare, tirare fuori le palle e pensare ad arrivare a quaranta punti al più presto, a quel punto potremmo alzare l’asticella sperando solo che Pioli faccia meno danni possibili.

MattLeTiss

 

"Che cos'è il genio? È fantasia, intuizione, decisione e velocità d'esecuzione". Per questo ho amato alla follia Dejan Savicevic e Matt Le Tissier. Milanista da generazioni, cuore Saints grazie a "Le God". Sacchi mi ha aperto un mondo, Allegri me lo ha chiuso. Sono cresciuto col Milan di Arrigo, quello per me era il gioco del calcio, tutti gli altri prendono a calci un pallone.