Milan-Empoli presentazione

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In Champions terza vittoria di fila per il Milan, in Serie A invece si continua ad arrancare, a faticare, a perdere terreno dalle prime della classe. Al momento siamo a -10 dal Napoli (pur con una partita in meno), frutto di una sola vittoria nelle ultime quattro partite nel campionato nazionale (oltre quella, due pareggi e una sconfitta). Un rendimento che definire deludente è un eufemismo, quello dei rossoneri, che in casa non sono riusciti a segnare nelle ultime due uscite italiane. Se oggi dovessimo arrivare a tre eguaglieremmo una striscia negativa che risale a ben 7 stagioni fa. Insomma, questa squadra fatica a trovare continuità, c’è poco da fare. Fatica a trovare continuità all’interno della stagione, ma anche all’interno di una singola partita. Non siamo in grado di gestire i momenti critici, motivo per cui li subiamo ininterrottamente da tre stagioni.

Ormai tra il comico e il patetico la fase difensiva della squadra di Fonseca, che in 17 match ha subito 24 reti, un bottino francamente inaccettabile. Ciò che non lascia nessuna speranza ai rossoneri è il fatto che non si veda nessun tipo di potenziale miglioramento, anzi. A turno tutti sbagliano, a turno tutti mettono pezze. Non è così che si dà equilibrio a una squadra, ma giocando in modo funzionale a mantenere un equilibrio. Cosa che il Milan non fa. Ora pare che Fonseca voglia valutare di aggiungere un ulteriore mediano in luogo di una mezzapunta, come se questo risolvesse come per magia il problema. Anche lo scorso anno Loftus-Cheek agiva da trequartista “di contenimento”, eppure lo score difensivo lasciava comunque a desiderare. Il lavoro da fare è purtroppo più lungo e difficile del semplicemente cambiare gli uomini, altrimenti da mò che l’avremmo risolto.

Questa sera arriva a Milano l’Empoli di D’Aversa, che ben sta figurando finora. Decima posizione in classifica, ottenuta grazie a un pragmatismo eccezionale. Solo 10 le reti segnate (secondo peggior attacco di Serie A), ma 11 quelle subite, quarta miglior difesa. I toscani sono imbattuti da tre match (ultima sconfitta quella subita al Castellani per 0-3 dall’Inter). Nelle ultime tre uscite sono arrivati la vittoria casalinga contro il Como e i pareggi di Lecce e contro l’Udinese. Recuperato Esposito, che insidia Colombo come potenziale titolare davanti al fianco di Pellegri (Colombo-Pellegri coppia di ex rossoneri). Altro ex milanista in porta, con quel Vasquez “oggetto misterioso” acquistato qualche stagione fa in Sudamerica e che ora ha trovato un suo posto in Italia, tanto da essere in odore di riscatto dai toscani. A centrocampo torna Anjorin che con Henderson garantisce fisico e corsa. A Maleh sono invece delegati i compiti di fantasia e costruzione. Probabile formazione (352): Vasquez; Goglichidze, Ismajli, Viti; Gyasi, Anjorin, Henderson, Maleh, Pezzella: Colombo, Pellegri.

Nel Milan quasi la solita formazione delle ultime uscite, eccezion fatta per la coppia di difesa che giustamente cambia a ogni giornata e per il fatto che Fonseca riproporra’ la coppia offensiva Morata-Abraham gia’ vista in alcune uscite, Derby compreso. Di fatto Pulisic e Leao saranno ali larghe con Reijnders e Fofana a garantire corsa e chiusure in mezzo al campo (a proposito, il francese tanta roba). Probabile formazione (442): Maignan; Emerson Royal, Tomori, Gabbia, Theo; Pulisic, Fofana, Reijnders, Leao; Morata, Abraham.

Essenziale tornare nuovamente a vincere oggi, muovere la classifica una volta per tutte dopo un mese di difficolta’ in Italia. Forza Milan!

Fab

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Ho questo ricordo, il primo sul Milan. Io che ad appena sette anni volevo vedere la finale di Atene, tra Milan e Barcellona… ma essendo piccolo dovevo andare a letto presto per la scuola. Allora mio padre, severo, mi permise di vedere la partita, ma solo il primo tempo. Finiti i primi 45 minuti, i miei genitori mi misero a letto, ma poco dopo sgattaiolai fuori dalle coperte e mi nascosi dietro la porta che dava sul salone. Al gol del Genio però non riuscii a trattenere la mia gioia… fortunatamente mio padre, interista, fu molto sportivo e mi lasciò concludere la visione di quella partita perfetta.