Crotone-Milan presentazione

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Inizio concreto, con due vittorie nelle due prime uscite. Nessuno spettacolo esaltante simile a quello del finale della scorsa stagione, ma i risultati sono stati finora gli stessi. Contro il Bologna e contro il Bodo il Milan ha saputo giocare due partite molto diverse, con in campo formazioni diverse e contro avversari diametralmente opposti. La squadra di Mihajlovic più attendista, specie nella prima frazione di gioco, i norvegesi invece ben più spavaldi, disinvolti e offensivi. In entrambi i casi a fare davvero la differenza è stata la cifra tecnica della squadra di Pioli, superiore naturalmente a quelle di Bologna e Bodo, ma in fin dei conti di buonissimo livello, anche più alta di quanto noi pensiamo.

Nell’esordio di campionato il mattatore è stato naturalmente Ibra, che a quasi 40 primavere suonate è riuscito ancora a fare ammattire le difese avversarie, anche se composte da ragazzini che potrebbero essere figli suoi. In Europa League ha dominato invece Calhanoglu, la cui esplosione continua a destare meraviglia. Questo è il giocatore che è stato acquistato dal Bayer Leverkusen ormai 3 anni fa, non il suo lontano parente messo all’ala da ogni allenatore passato da Milanello. Anche a Crotone si verificherà la condizione di cui si parlava poco fa, con il Milan che scenderà in campo contro una delle cenerentole di questa Serie A, una squadra molto inferiore a quella rossonera: altra occasione in cui possiamo far valere e pesare la nostra qualità.

D’altronde basta leggere la formazione dei calabresi per rendersi conto di ciò che intendo: Cordaz; Magallan, Marrone, Golemic; Pedro Pereira, Cigarini, Vulic, Messias, Molina; Simy, Dragus. A leggere i nomi c’è poco da dire: chiunque sano di mente scommetterebbe sul ritorno in Serie B dei ragazzi allenati dall’ex rossonero Stroppa. Meglio tuttavia non peccare di presunzione e affrontare l’impegno con la serietà e la concentrazione che merita, perché mai nessuna partita è stata vinta prima ancora del fischio d’inizio. Il Milan, imbattuto da 16 partite ufficiali (12 vittorie e 4 sconfitte, striscia positiva più lunga dal 2008), dovrà far fronte alle assenze di Ibrahimovic, positivo al Covid, e di Romagnoli, ancora out. Questi gli 11 di Pioli: Donnarumma; Calabria, Kjaer, Gabbia, Theo Hernandez; Kessié, Tonali; Brahim, Calhanoglu, Saelemaekers: Rebic. Grande curiosità dunque per i possibili esordi di Brahim Diaz e Tonali, in attesa dell’arrivo di Hauge, il 21enne norvegese del Bodo che ha stregato tutti noi la scorsa settimana. Intanto però, prima del mercato, andiamo a caccia di altri tre punti e portiamoli a casa!

Fab

Ho questo ricordo, il primo sul Milan. Io che ad appena sette anni volevo vedere la finale di Atene, tra Milan e Barcellona… ma essendo piccolo dovevo andare a letto presto per la scuola. Allora mio padre, severo, mi permise di vedere la partita, ma solo il primo tempo. Finiti i primi 45 minuti, i miei genitori mi misero a letto, ma poco dopo sgattaiolai fuori dalle coperte e mi nascosi dietro la porta che dava sul salone. Al gol del Genio però non riuscii a trattenere la mia gioia… fortunatamente mio padre, interista, fu molto sportivo e mi lasciò concludere la visione di quella partita perfetta.