Matteo come Cristian. Nel momento in cui perdi T.Silva ti auguri di avere Zapata. Nel momento in cui perdi Tomori e Thiaw ti auguri di avere Gabbia

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Bisogna stare calmi, non perdere assolutamente lucidità né farsi prendere dall’ansia, il momento per carità di Dio è delicato, complesso, spinoso, non siamo e non saremo certo qui noi a nasconderlo, a nascondercelo, a nascondervelo. Non è però questo il momento degli isterismi, né degli allarmi esasperati di una stampa sempre pronta a sparare scientemente e scientificamente verso Milanello.
Il problema degli infortuni c’è e ahinoi presenta il conto salato quasi ogni settimana ma a Casa Milan ed a Milanello si sta cercando di trovare un rimedio ponendo fine a questo annoso, subdolo, sfortunato grattacapo.
La differenza è questa: i social zeppi e ricolmi di sceriffi dell’etere puntano il dito rovesciando bilici di livore volendo per forza cercare colpe e colpevoli, a Casa Milan no, a Casa Milan non importa sapere il perché di tanti infortuni, a Casa Milan si va oltre, si pensa a come uscire da questa situazione, e badate bene ad uscirne tutti insieme.
La PRO-PRIE-TÀ RedBird, il nostro CEO e plenipotenziario Giorgio Furlani coadiuvato dal Presidente dell’Enel, di Sicura SPA, di Giuliani Group, Deputy Chairman di Rothschild & Co ed ovviamente anche dell’AC Milan Paolo Scaroni stanno lavorando alacremente e già in questi giorni mentre voi tutti state festeggiando e gozzovigliando loro sono pancia a terra per cercare di venirne fuori.
Matteo Gabbia è un ragazzo d’oro, rossonero vero e nel quale scorre sangue rossonero dalla nascita, lo diciamo sottovoce senza voler esagerare, mancherebbe altro, ma è forse il vero erede di Daniele Bonera, anche lui guarda caso transitato da Villareal.
Matteo è giovane, integro, conosce alla perfezione i meccanismi difensivi di Stefano Pioli e ovviamente già di nostra proprietà, se e sottolineo se, non vogliamo assolutissimamente illudere o dare false speranze, se dovesse davvero ritornare a Milanello ricorderebbe un po’ l’operazione fatta da Adriano Galliani che per sostituire Thiago Silva fuggito in direzione Parigi andò a prendere Cristián Zapata proprio (guarda caso, corsi e ricorsi) dal Villareal.        Vale la pena di ricordare che il Milan non sta cedendo nessuno, ma fa, molto probabilmente, un’operazione di mercato senza il classico ritornello del:”entra qualcuno se esce qualcuno”. Con i rientri a pieno regime di Marco Pellegrino, Simon Kjaer e l’esplosione di Jan Carlo Simic non ci sarebbe nemmeno la necessità di ricorrere al mercato ma questa società sta dimostrando ancora una volta di non lasciare niente al caso, di non lasciare nulla di intentato.
Gli infortuni eccellenti dello scorso weekend (bussare in casa Lazio per avere delucidazioni) hanno colpito quasi tutte le squadre ma magicamente social, blog e carta stampata hanno parlato e scritto solo dell’ affaticamento muscolare di Fikayo Tomori.
La situazione è questa ragazzi, gli altri sono sempre tutti alti, biondi e con gli occhi azzurri mentre noi siamo brutti sporchi e cattivi, questo è e con questo al momento dobbiamo fare i conti.
Sabato a San Siro ci aspetta il maledetto Sassuolo, e lo dico col massimo del rispetto, mancherebbe altro per la società emiliana, ma ci aspettano al varco pronti come sempre a fare, contro di noi, la loro partita della vita per poi tornare puntualmente nell’anonimato sette giorni dopo. Ne verremo fuori ragazzi, abbiate fiducia in questa società, fatta non più di manie di protagonismo come succedeva fino al giugno scorso ma costruita e pensata per il bene del Milan.
Forza ragazzi!

Gauro Puma