Setacci e crivelli

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Vista la foto di apertura del pezzo? Ha un suo preciso significato. Certifica che ho superato le paure, le angosce, i sudori freddi causati da quelle parole di Paolo Maldini. Sono tornata a godermi a pieni polmoni l’aria pura, leggera, inebriante , meravigliosa dello scudetto. Ora mi sento stupendamente bene, aspettando il Mercato. Se passo al setaccio le mie emozioni, posso separare il grano della felicità più sfrenata e assoluta dal loglio della preoccupazione. La metafora non si applica alla Nazionale, che non cattura il mio interesse. La cosa di cui mi importava era la qualificazione ai Mondiali. Come non detto. Robette di contorno hanno poco valore. La batosta con l’Argentina mi è scivolata addosso senza colpo ferire. Tutti pazzi per Gnonto? E chi è costui? E’ passato al setaccio di Mancini. Non al mio. Manco ho visto il suo exploit con la Germania. Cosa volete, io mi ero collegata con il Dall’Ara per guardare finalmente il recupero di Bologna Inter. Realizzato che mi sbagliavo, notato in porta un individuo che mi repelle, ho cambiato canale. Non credo di aver perso molto. La mia Nazionale ha colori rossoneri. Italia è Milan. Ipse dixit. E chi sono io per mettere in dubbio le parole di Ibra il Supremo?

Benvenuto, Gerry.

Bando alle facezie. Benvenuta, RedBird. Elliott mantiene una quota di minoranza. Fosse del 30%, come si vocifera, non sarebbe trascurabile. Avrebbe senso parlare di partnership. Gli stessi che scrivono che il Milan è stato valutato 1,2 miliardi, dicono poi che questa è la cifra sborsata per comprare il 70%. Questo comporterebbe una valutazione pari a 1,7 miliardi, che francamente non mi pare credibile. Gerry, tu hai in mano un patrimonio non solo finanziario. Tu tieni tra le mani un mondo di emozioni, sentimenti, passioni. E l’hai perfettamente capito, mescolandoti in incognito con lo stupendo popolo rossonero nella fantastica festa per lo scudetto. La mossa mi è piaciuta un sacco. Sogno uno stadio tutto nostro. La coabitazione con gli Orrendi mi dà fastidio. Noi siamo tifosi. Non commercialisti. Ma sappiamo come i discorsi economici siano importanti per definire presente e futuro della squadra. Per onestà intellettuale devo ammettere una cosa. Elliott non mi è mai piaciuta particolarmente. La accusavo di braccino troppo corto. Insomma, ci sono spese che rappresentano investimenti. Le devi fare anche pensando a un ritorno economico. I risultati sono il propellente indispensabile per innescare un circolo virtuoso che porta all’aumento dei ricavi. Ero logorata, sfinita da quell’attenzione morbosa al centesimo che complicava anche le trattative minori. Il Mercato di Gennaio, poi, mi aveva fatto imbufalire. Temevo fosse a rischio anche il quarto posto. Invece…. Scudetto! Mamma mia! Mamma mia! Mamma mia! Insomma, questi sono riusciti a risanare i conti e a vincere. Che dire? Chapeau! Adesso, però, come dice Paolo, bisogna fare qualcosa in più. Bella la lettera di Gordon Singer ai tifosi. E molto bene si è presentato pure Gerry Cardinale. Con lui abbiamo una precisa figura di riferimento della proprietà. Paul Singer era…. sfuggente. Cardinale è pure il cognome del nostro Gianclint. Dite che questo porti bene, ragazzi? Lo spero tanto.

L’impatto RedBird per me è stato positivo. Identifico il garante della nostra identità in Maldini. Pare proprio che lo sarà. E io sono tranquilla. Però ho fretta di vedere le firme sui contratti. Quattro nomi voglio nero su bianco: Maldini, Massara, Moncada, Leao. Insomma, dalle parole bisogna passare ai fatti. Io li aspetto, rimanendo in fiduciosa ma fremente attesa. Spero e credo che questo Mercato non sia un calvario. A dire il vero, mi ero entusiasmata per quello in salsa cinese. Lo devo confessare. Mi piaceva tanto l’Apacf di Fassone. Sappiamo com’è poi andata, anche se non ritengo che Mirabelli sia quell’incapace che tutti credono. Discorso chiuso. Il passato non interessa più. Grazie al cielo possiamo guardare davanti a noi pieni di speranze.

Mi viene in mente il crivello di Eratostene. Come si possono scovare i numeri primi fino a un numero dato? Facile. Si parte dal 2 e poi dal crivello si fanno cadere tutti i suoi multipli. Quindi si passa al primo numero rimasto, che è il 3. E si ripete l’operazione fino ad arrivare al numero prefissato. I numeri che vengono trattenuti dalle maglie del setaccio sono primi. Eratostene era un genio, certo. Ma anche Paolo ci sa fare nel suo campo, eh. Lui deve setacciare i giocatori da prendere. Purtroppo, e lo sa bene, non può allargare e stringere le maglie del crivello, basandosi solo su motivazioni tecniche. Bisogna fare i conti con il budget. Mica siamo scemi. Non pretendiamo gli Haaland e i Mbappé. Però, Gerry, i cordoni della borsa devono essere un po’ allentati, se vogliamo un Milan competitivo e calamita di fatturati. Io, che ho un buon carattere, sono disposta a rinunciare al mio sogno di nome Sergej. E mi accontento pure di Origi come centravanti. Ma voglio che la squadra venga migliorata. Penso anche alla questione delle liste. Occorrono altri due giocatori formati in Italia, oltre a Tonali e Florenzi. Un titolare e una riserva. Osservando la nostra rosa, credo che i due ruoli sui quali intervenire siano l’esterno di destra e il terzino sinistro. Zaniolo? Non mi entusiasma per i problemi noti. Ma non mi farebbe schifo, eh! Mica come quella volta che io fremevo per Zielinski e mi arrivò tra capo e collo il Principito Sosa. Mamma mia, come mi imbufalii. Io, comunque, a differenza di molti punterei su Berardi. Renatone? Non mi dispiace. Neanche mi entusiasma, però. Ecco, a me piacerebbe riuscire a scrivere in futuro il nome di De Ketelaere in automatico, senza dover star lì a pensare a quale sia il morfema giusto. Mi sono affezionata allo score di gol e assist del ragazzo. Sarà pure il campionato belga. Comunque è davvero impressionante, eh! Non vorrei proprio privarmi di Rebic. Ipocondriaco? Andiamoci piano. Vediamo prima di dare una bella regolata allo staff atletico e medico. Ho un debole per Ante. Lui è grintoso, aggressivo. Sa dare parecchio fastidio alle difese. Venderlo per colmare un buco sulla fascia destra? Così ne apriremmo uno a sinistra. Anzi, uno e mezzo. Perchè Rebic può fare anche il centravanti. Ibra darà quel che potrà. Deve essere semplicemente uno in più. Ante vuole giocare ed è chiuso da Leao? Be’, io l’avrei schierato nelle ultime partite al posto di Giroud… E poi Rafa avrà bisogno di rifiatare. Con tutti gli impegni che dovremo affrontare abbiamo bisogno di una rosa ampia.

Staremo a vedere, dai. Gerry, dici che devo essere paziente? E’ vero. Guarda che ce la metto tutta, eh! Chiedo sempre a Dio . “ Ti prego, dammi il dono della pazienza. Ma fa’ in fretta, però.” Paolo, questo è tempo di setacci e crivelli. Guardiamo cosa esce dai tuoi. Io di te mi fido. Se solo ti dessero un po’ di mano libera.…. Per il centrale di difesa fai tu. Ti dico solo che preferirei la targa di Brindisi a quella di Bologna. E’ una semplice questione di targhe, comunque. Non toccatemi Bologna. Amo questa città. La adoro! Ho tanta voglia di sognare. Buon giorno a tutti, campioni d’Italia! Troppo bello! Troppo bello! Troppo bello! Forza Milan!

Chiara

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.