
Altra remuntada in quel di Genova! Peccato non l’abbia vista dal vivo il fior fiore della nostra dirigenza. Già, Furlani e Ibra assenti. Meno male che c’era Moncada. Lui ci ha deliziato con illuminate parole nel pre. Ora sì che sono tranquilla. Loro sanno quel che devono fare. I geni hanno capito perfettamente come intervenire per migliorare la squadra. Lo dice il nostro studente modello, in odore di un patentino da Ds, che è pronto a far valere alla fine della tragicomica pantomima iniziata mesi fa. Anch’io so cosa si dovrebbe fare. Eliminare te, odioso braccio destro del piccolo Napoleone, e tutti i tuoi vomitevoli compagni di merende. Mamma mia, quanto vi detesto. Quanto disprezzo voi e i vostri squallidi menestrelli! Vi prenderei a calci nel sedere a 2 a 2 fino a che diventano dispari. Accompagnarvi a prendere un aereo che vi porti agli antipodi da Milanello, sarebbe per me un fantastico viaggio di piacere. Ma non tutti la pensano così. Ai tifosi di serie A dà fastidio sentire critiche nei vostri confronti. Ammantano con la purezza del tifo l’amore per una maglia, che voi, in nome dell’inclusività, profanate pure inserendo colori che non sono i nostri. E potete continuare a massacrare il nostro Milan serenamente e impunemente. Fosse dipeso da me, avrei organizzato presidi permanenti sotto Casa Milan all’insegna dei forconi. Ora, si dice che tutte le opinioni devono essere rispettate. Ragionamento ineccepibile dal punto di vista teorico. Talvolta, però, è dura metterlo in pratica. Conosco un tipo che è stato in galera per un reato di opinione. Lui era dell’opinione che si potesse emettere assegni a vuoto. La sua banca no.
Cosa volete che mi interessi della partita con il Genoa? Nulla. Conceiçao si è distinto ancora una volta per acume, relegando in panchina Leao. Ma io mica mi arrabbio. Questi maledetti mi hanno svuotato, nauseato, distrutto. Dovrei essere contenta per l’azzeramento delle mie pulsioni calcistiche? Mica tanto. Io fremo, soffro. E come. Solo che lo faccio, gufando. Non ho passato una bella serata Mercoledì scorso. Il Barça? Una squadra bellina, leggerina, a modino, con un fuoriclasse assoluto: Lamine Yamal. Peccato sia dissennata dal punto di vista tattico. Ma che razza di allenatore sei, Flick? Sicuramente è più bravo Flock. Ho palpitato con il Napoli a Lecce. E ho seguito il Barcellona in casa del già retrocesso Valladolid. Non potete nemmeno immaginare quanta paura avessi che si infortunasse qualcuno. I Catalani partono con tutte riserve, tranne Pedri. Bene. Prendono gol quasi subito. Male. Loro hanno il dominio del gioco, ma faticano ad essere incisivi con la consueta ragnatela di passaggi. E si espongono a pericolose ripartenze. Si infortuna un ragazzo della cantera. Esce tutto bendato al braccio e al torace a mo’ di mummia. Entra Lamine Yamal. No! Mi si gela il sangue. Tenetelo sotto una campana di vetro, che altrimenti si fa male. Insomma, alla fine Lamine regge. Il Barça lascia negli spogliatoi Pedri. Fa entrare altri titolari e vince 2 a1, rischiando il pareggio nel finale. Si fa male Gavi, che poteva essere una buona alternativa da portare in panchina. Figuriamoci quanti ne prenderanno a S. Siro, con le voragini che lasciano. E ci sarà da tremare su ogni calcio d’angolo. Siamo messi bene…..

Ecco, la mia apatia è spezzata da vicende altrui. E soffro. Eccome se soffro. Non certo per le nostre partite. Cosa cambia per noi il risultato di Genova? Nulla. Noni siamo e noni restiamo. Forse ci potrebbe dare una speranziella di ottavo posto, che, peraltro, abortirà già Venerdì. Quale vantaggio avremmo arrivando ottavi? Quello di evitare i preliminari della prossima Coppa Italia. Cosa volete che me ne freghi? Mi ha emozionato di più la vittoria del nostro doppio misto ai mondiali di curling… A proposito di Coppa Italia, è chiaro che la finale interessa di più. Anche se la cappa pesante di avere ancora in groppa questo abominevole schifo di Società spegne ogni speranza per il futuro. Conceiçao? Non ha dato un parvenza di gioco. Si è sbizzarrito ancora una volta nella mossa geniale di lasciare fuori Leao. E’ un cretino e quindi ha buone possibilità di essere confermato dai cretini che ci guidano. Secondo me chi non apprezza Rafa, sottolineandone solo i difetti e non capendo che è il nostro miglior giocatore, commette un reato di opinione. Ben peggiore, però, è il reato di opinione perpetrato da Federazione Interista Gioco Calcio, ineffabili figure istituzionali non solo sportive, giornaloni e televisioni. Mi ricorda sinistramente quel che avviene ad altri livelli. La sentenza sugli Orrendi per la questione curve è uno sberleffo e una vergogna. Una vergogna annunciata dalla cenetta intima tra Gravina, Viglione, Marotta e l’avvocato degli Orrendi, curiosamente ignorata dai media. Senza contare la vergogna del silenzio istituzionale e mediatico sulla curiosa vicenda Grand Tower, Lion Rock. E’ chiaro come il sole che i dirigenti nerazzurri sono molto più bravi dei nostri incompetenti imbecilli. E’ altrettanto chiaro, però, che possono contare su connivenze facilmente smascherabili, visto che, nel delirio di onnipotenza, non si fa nulla per nasconderle.
E quindi, per me, commettono reato di opinione anche tutti i milanisti che criticano giustamente la nostra sottomarca di Società, ma non si interessano di tutto quel di ripugnante che accade fuori dal campo. La Marotta League non è un’opinione. E’ un fatto di fronte agli occhi di chi osserva le incredibili anomalie in sede di giustizia ordinaria e sportiva. E ha estensioni in sede europea e mondiale, considerata la gioiosa presenza di Ceferin in tribuna a fianco di Marotta. E che dire delle continue professioni di tifo interista di Infantino? La cosa sembra inopportuna? Non agli occhi di chi si sente impunito e impunibile. Il procuratore Viola, giulivo commensale di Marotta, ostenta una cover dell’Inter, mentre dice che riguardo alle infiltrazioni mafiose le Società sono parte lesa. Ci va bene, perché quelli là hanno connivenze esplicite e provate che noi non abbiamo. Altrimenti sai che articolesse sul Milan mafioso. Dunque, Simone Inzaghi e Calha sono stati “ puniti” con un turno di squalifica, guarda caso nella partita con il Verona, per le loro gioiose frequentazioni mafiosette. Multina per Zanetti, che aveva mandato un caro messaggio di auguri alla mamma o alla figlia di Bellocco, entrambe di nome Aurora. Ma lui aveva incontrato solo una volta casualmente Bellocco, poverino. Un esponente della curva telefona a un altro per dire dire di stare attenti, perché Zanetti ha avvertito che si sta indagando sulla curva? Questa bazzecola passa in cavalleria, naturalmente. Noi abbiamo preso 30mila euro di multa per responsabilità oggettiva. Loro 70mila euro per responsabilità diretta e oggettiva. Capito? Calabria non ha voluto patteggiare con questi individui. E lo ammiro per questo. Ma, a meno che non ci sia una ventata, una tempesta che spazzi via l’aria mefitica e porti un po’ di sana pulizia, sarà costretto a farlo.
Io chi non si ribella e dice che dobbiamo badare solo ai fatti nostri, che , per carità, sono effettivamente disdicevoli, non lo capisco. Mi pare che commetta un reato di opinione. Ve bene, sono sempre stata una dai sogni ribelli, che nel cassetto proprio non ci vogliono stare. Proprietà e dirigenza del Milan mi hanno rubato pure il cassetto. Penso che uno, se non sa nulla e crede di sapere tutto, abbia una scrivania assicurata a Casa Milan. E non ho neppure la forza di coltivare per stasera il sogno di accostare 6 al meraviglioso 5 Maggio. Guarderò la partita senza speranze. Accadrà che cambierò canale molto in fretta. Con questo stato d’animo mi metto davanti alla Tv. Ovviamente c’è il recupero miracoloso di Lautaro. Certe cose accadono solo da loro. Assenti i due terzini titolari del Barça. Lewandowski solo in panchina. E gli va pure bene, se penso al povero Bayern. Comunque sono tesa, anche se preparata al peggio. Vedrai che segnerà “l’infortunato” Lautaro, mi dico. Cappero, che recupero prodigioso. Certi miracoli capitano solo a loro, eh. Implacabile arriva il gol del redivivo. Acerbi la prende di mano. E’ rigore! Figuriamoci… Il rigore arriva invece per un fallo, o presunto tale, sul redivivo. Tengo a freno parole e parolacce. Non voglio commettere reati di opinione. Vado a finire il pezzo. Ma… il Barça segna. Si mangia il pareggio. Pareggia! Rigore! No. Il fallo era appena fuori area. Mannaggia…. Ma allora Mikhitaryan deve essere espulso! Figuriamoci… Gol! Dai, che è quasi fatta! Palo di Lamine Yamal! No! Pareggio di Acerbi. Nooo!!!! Supplementari. Frattesi. Purtroppo è andata. Perchè mi hai illuso, quando ero già rassegnata, Barça? Così è ancora peggio. Tra andata e ritorno Lamine Yamal ha preso tre legni. A loro va sempre tutto bene. Noi? Mai ‘na gioia. Mai! Quale può essere la chiosa finale? Je suis Paolo Maldini.
Chiara
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