L’accetto o non l’accetto?

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Non ho visto la splendida prestazione della Nazionale in Norvegia. Ho guardato Sinner. Grande Jannik! Non capisco, però, tutte le critiche cattive e malevole. In fondo ne hanno presi solo 3. Mica 5! Quindi non è andata neanche male. D’accordo, io sono una che si commuove, sentendo l’inno e vedendo sventolare il tricolore. Ma questa Nazionale è l’espressione di una FIGC, che è la Federazione Interista Gioco Calcio. Come posso tifare per lei, quando per me è la Gravinese? Chinè? Te lo raccomando. Però, dai, almeno Viglione, il braccio destro del capo supremo, si salva. Lui è super partes. Giusto. Andò a festeggiare lo scudetto in panchina con Inzaghi. A proposito, tanti auguri per la tua avventura araba, fratello di colui che è figlio unico. So solo io quel che provo vedendo Gravina in tribuna accanto a Marotta, con l’espressione felice o triste, a seconda che le cose vadano bene o male per gli Orrendi. E nelle partite internazionali c’è pure Ceferin, eh! Qualche volta anche Infantino, altro interista Doc. L’avete vista la faccia distrutta di Ceferin a Monaco? Una goduria nella goduria. Insomma, ad alti livelli istituzionali calcistici, politici e giudiziari sono tutti interisti. Ci manca solo che lo sia anche il Papa e poi facciamo l’en plein. Il problema è che a me sembrano interisti anche gli usurpatori che si impegnano impunemente nella loro metodica opera di distruzione del Milan. Va bene essere speculatori. Va bene essere imbecilli. Ma io non posso spiegare in altro modo gli scempi che commettono in continuazione sulle carni lacerate del mio povero Milan. Sì, questi sono interisti.

Il buon Masini è sempre di moda

Quel che mi fa più specie, comunque, è l’atteggiamento di una parte di tifosi. Io cerco di astenermi da ciò che riguarda il Milan, evitando anche di sentire certi youtubers rossoneri, sempre pronti a fare da cassa di risonanza alle veline societarie. Si tratta di una semplice precauzione atta a salvaguardare il mio fegato. Ma qualche volta, volendomi male, lo faccio. Dite che sono masochista? Avete ragione. Talora mi viene l’impulso di fare una figura di m….armellata. E sento il desiderio di andare da Furlani, per chiedere in prestito la sua faccia. Suvvia, non divaghiamo. Dovete sapere che il verbo societario, diffuso dai giullari, a pagamento ma anche no, è questo. Via dal Milan chi se ne vuole andare. Così ragiona il tifoso della maglia, quello vero. Reijnders ceduto? Spiace, per carità. Però lo si accetta, nella fiduciosa attesa di quello che sarà un popò di Mercato fatto da gentaglia, che tanta buona prova ha dato di sé e quindi merita fiducia. Non disturbiamo il meraviglioso lavoro del mitico GLI con stupide contestazioni, mi raccomando. Un altro mantra dei tifosi veri, e non dei buzzurri come me, è: “ Bisogna aspettare, prima di giudicare.” A pensarci bene, comunque, anch’io l’accetto. Sì, accetto Furlani. Ma in un altro senso.

Buona fortuna ai ragazzi che escono dal caravanserraglio.

Il dilemma del milanista è : “ L’accetto o non l’accetto?” Insomma, mi munisco di ascia oppure no contro il piccolo Napoleone, ogni suo tirapiedi e un proprietario, chiunque esso sia, la cui indegnità è comprovata dal volere Furlani nella stanza dei bottoni? Spero che l’effige di questi tipetti non venga mai messa sui francobolli. Rischierei di non riuscire ad appiccicarli, perché sputerei dalla parte sbagliata. Eh, quel reprobo di Theo, non pago di aver causato la nostra uscita dalla Champions, si rifiuta di andarsene in Arabia e di portare così dei bei soldini nelle casse sociali. E’ uguale ad Origi, il maledetto! Qua la mano, Theo. Io sto con te. Ho visto, per carità, che hai giocato male. Ma, a differenza di molti, mi domando il perché. E credo che anch’io, rinchiusa nel caravanserraglio a cui hanno ridotto il Milan, milioni o non milioni, mi sarei sentita in forte disagio. Occhio, che se ne vuole andare pure Magic! Se ne vada, perbacco! Visto cos’ha combinato contro il Feyenoord e il Cagliari? La nostra perla di Società prima gli ha proposto un rinnovo a certe cifre. Poi, però, giustamente, considerati gli errori, si è rimangiata la parola, andando al ribasso. E Mike ha avuto pure il coraggio di risentirsi e di rimanerci male. Bene. Magic ceduto per la fantasmagorica cifra di 18 milioni. Oltre che Newcastle, Mike, tiferò Chelsea. Tanti cari auguri per il tuo futuro di calciatore e di uomo. Che razza di giocatori lavativi abbiamo! Rauss! Sì, via anche quel ciondolone di Leao! Se siamo arrivati ottavi in Campionato e usciti prematuramente dalla Champions, la colpa è di tre inqualificabili soggetti. Non ho paura a fare i loro nomi. Si tratta di Theo, Mike e Rafa. Cacciamoli! L’importante è che rimanga la nostra proprietà, innamorata del Milan, e tutta la nostra competente dirigenza, capeggiata da un piccolo Napoleone che ci ha portato e ci porterà verso continue Waterloo.

L’accetto o non l’accetto? Non accetto la penosa situazione in cui esseri indegni hanno ridotto il mio Milan. Io amo il Milan. Già, amo è una parola pericolosa per il pesce e per la donna. Per una donna come me che sta soffrendo da matti da tempo, vedendo tanti scempi. Io continuerò a combattere contro gli usurpatori. Dov’è finita la contestazione? Scomparsa. La cosa mi spiace, ma non mi sorprende. Conosco bene i miei polli anche tra la tifoseria. Il mio “l’accetto” è rivolto in primis a uno che, invece di fare il gradasso con quella faccetta da schiaffi, dovrebbe vergognarsi. Uno a cui vien da dire: “ Vuoi che ci siano meno stronzi in giro? Rimani in casa.” Ma riguarda anche altri. Come si fa a sopportare Scaroni? E tu, leone di ‘sta ceppa? Potevi valerne la pena. Hai preferito farla. Eh, sì, ce ne sono tanti, e non solo in Società, che si mettono in corsia di sorpasso sull’autostrada dell’imbecillità. Non ho seguito il sorteggio dei calendari. Cosa volete che me ne freghi con i miei chiari di luna? Pensare al Mercato mi fa schifo. Allegri e Tare? Contano come il due di coppe quando la briscola è bastoni. Spalletti esonerato. Il pessimo Gravina, però, rimane saldamente in sella. Accetterei pure lui con la sua Corte dei Miracoli.

I giocatori vengono umiliati da una schifezza di Società che non ha un minimo di progetto sportivo, che appiccica sul petto di chiunque un cartellino e vende a prezzi pure molto scontati. Il Milan è diventato un discount. E loro dovrebbero voler rimanere in questa parodia di Milan, in questa gabbia di matti? Mi riferisco a quelli bravi, ovviamente. A quelli che hanno un Mercato, anche se sono stati deprezzati. Gli altri, che sudano la maglia, non se ne devono andare. Tanto nessuno li vuole e, comunque, chi è modesto si trova a meraviglia in un club che fa della mediocrità la sua bandiera. Vi entusiasma l’arrivo di Modric? Fatemi il piacere… Lungi da me mancare di rispetto a Luka, che è un grande. Ma ha 40 anni! Peccato per Sinner. Mi hai fatto emozionare, Jannik. Alcaraz è un campione. Come te. Mi hai mandato in Paradiso dopo i primi due set. Sapevo, però, che sarebbe stata dura. Ti sono venute a mancare le energie. Il servizio ti ha tradito. Ma tu non ti sei arreso. Quanto ho sperato e sofferto su quei 3 match points consecutivi che se ne sono andati. Grazie lo stesso. Sei un grande, Jannik! Il mio umore non è dei migliori. Pensate a come mi sentirei se gli Orrendi non avessero fatto quel sontuoso zerete. Loro adesso non sono messi bene. Anche i Gobbi si trovano in difficoltà. Avessimo una Società normale, sarebbe stato il momento giusto, per rialzare la testa. Questi schifosi, invece, continuano implacabilmente ad affossarci. E c’è pure chi gli dà ragione. Milanista filosocietario per me è un ossimoro. No, non l’accetto. Anzi, l’accetto. Ma a modo mio, perché…. Je suis Paolo Maldini. Je suis Zvonomir Boban

Chiara

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Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.