Divieto di sosta

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Sia benedetta la sosta per le Nazionali? Weekend finalmente tranquillo? Sì, ma solo fino a un certo punto. Le mie povere coronarie rossonere si evitano lo stress per la partita del Milan, che è sempre un crogiolo di sofferenza. Dove la mettiamo, però, la paura che qualcuno dei nostri ragazzi torni infortunato? L’esperienza insegna che l’uomo non impara mai nulla dall’esperienza, dicono i saggi. Mica vero! E’ proprio l’esperienza di quanto è terribilmente accaduto con implacabile puntualità a rendermi inquieta. Infatti… Kalulu. Non ha giocato la prima partita. E mi ero preoccupata, pur in assenza di notizie negative. E’ stato rispedito a casa prima della seconda. Eccoci! Botta? Fastidio al polpaccio?. Le voci si rincorrono. Non sto a inseguirle. Tanto, purtroppo, le cose vanno sempre a finire nello stesso modo…. Io proporrei un divieto di sosta per le Nazionali. Proprio a Pierre stavo pensando in vista della prima sfida con il Napoli. Credo che lo stratega tornerà alla difesa a 4. E questo non sarebbe certo un male. Ma vedrai che metterà Calabria e non Kalulu a destra, a vedersela con Kvara. Mi tremano i polsi al pensiero. Sì, è vero, Davide all’andata lo contenne bene nel primo tempo. Fu Dest a fare pasticci nella ripresa. Ma il Calabria post infortunio si faceva saltare come un birillo da chiunque. E non riceveva aiuto da nessuno. Un ragazzo esposto al pubblico ludibrio.

Ehi, direttore tecnico, sveglia!

Temo che il testone giochi ancora una volta con il centrocampo a 2 e Brahim trequartista. Vedo i poveri Sandro e Isma, ammesso che tornino sani, spolmonarsi invano, presi in mezzo dai partenopei, superiori in qualità e quantità. Scaccio il pensiero. Magari l’evanescente area tecnica…. Figuriamoci. Insomma, loro sono più forti. Vediamo di non facilitargli il compito. Però…. Conosco il mio pollo. Ho il terrore che si presenti nudo davanti allo spiedo napoletano. Io la partita, anzi le partite, con il Ciuccio voglio giocarmele al meglio delle mie possibilità. Metto un divieto di sosta di fronte alla stazione Napoli. Ho sentito la bizzarra opinione di un tifoso. Certo che noi siamo un popolo, anzi una collezione di oggetti unici davvero straordinaria. Amiamo alla follia il nostro Milan. Davanti a una situazione così deludente e mortificante, della quale non riusciamo a capacitarci, andiamo a pensarle tutte. Io non credo alla sbandierata sintonia tra Maldini e Pioli, che sono divisi dal Mercato. D’altra parte, il rinnovo faraonico, l’assenza di rilievi, i discorsi parametrici fanno pensare al contrario. Secondo il tifoso a cui facevo cenno prima, Pioli fa asse con Maldini contro Moncada. Quali sono i motivi che accreditano questa ipotesi? Questi. Deka, voluto da Paolo, ha comunque giocato. Vranckx e Adli, acquisti made in Moncada, invece, non hanno giocato mai. Per me questa è una tesi sbagliata, perché da un centrocampo a 3 avrebbe tratto giovamento anche Charles. Tra i due impegni di Champions, ravvicinati nell’arco di soli 6 giorni, c’è la trasferta di Bologna. Che facciamo, buttiamo allo sbaraglio, magari insieme, ragazzi che non hanno mai visto il campo o tiriamo il collo ai soliti?

Magic! E basta!

La questione stadio non mi appassiona. Intendiamoci, so che è importante. Molto importante. Ma, dopo anni di chiacchiere a vuoto, la faccenda mi ha stancato. Ci daranno il permesso di costruire a La Maura? Figuriamoci. E poi francamente mi dà fastidio avere un proprietario, o simil tale, e un presidente che si interessano solo dello stadio e se ne fregano dei risultati sportivi. Non ne posso più di quei due. Poco mi appassiona pure la Nazionale, anche se mi è spiaciuto che non sia andata ai Mondiali. Cappero, che esordio col botto con gli Inglesi. Non penso, comunque, che, visto il parterre delle concorrenti, sia in discussione il secondo posto nel girone. Certo, la Macedonia del Nord evoca bruttissimi ricordi. Ma non credo che la storia si possa ripetere. L’importante, per me, è che non si faccia male Tonali. Nulla mi cale della Francia schiaccia sassi. Desidero solo che Magic, Theo e Giroud tornino integri. Così come Leao. Non ha senso l’ennesima, sfiancante, pantomima del contratto. Al di là del suo pittoresco entourage, con procuratore licenziato ma forse no, avvocato che lo rappresenta ma forse no, papà, mamma, parenti tutti e multa non per divieto di sosta, se Rafa avesse voluto firmare, l’avrebbe fatto. Speriamo di venderlo bene, anche se non sarà facile a un solo anno dalla scadenza e in presenza di prestazioni non esaltanti. A me piacerebbe tanto tenerlo. Il mio incubo è perdere a zero anche lui. Il fatto è che noi non sappiamo mai prendere decisioni. La questione, in un senso o nell’altro, avrebbe dovuto essere risolta l’estate scorsa. Già, ma i dirigenti hanno firmato il rinnovo nella notte del 30 Giugno, a ben 2 ore dalla scadenza del contratto… Certe cose capitano solo a noi. Cerchiamo di mettere Leao nelle migliori condizioni tattiche, perché possa riprendersi e fare un buon finale di stagione che ci permetta di arrivare quarti.

Insomma, sosta o non sosta, Nazionali o non Nazionali, il mio pensiero va sempre al Milan. Ed è naturale che sia così. Alla ripresa ci aspetta la partitella del S. Paolo. Brrrr!!!!!!! Ma non si può e non si deve sentirsi battuti in partenza, maledizione al secchio! Io ho voglia di combattere fino all’ultimo, anche se so che l’avversario è più forte. La gravità non è una forza ma una deformazione dello spazio tempo, ci insegna Einstein. Noi subiamo una sorta di deformazione in campo. Ampliamo gli spazi perché l’assetto tattico non ci permette di occuparli bene in assenza di una condizione atletica straripante. E dilatiamo i tempi di gioco anche per carenze di ordine tecnico. A Napoli si sentono felici e sicuri di batterci. Hanno ragione, per carità. Però…. Io non voglio mettere in divieto di sosta le mie tremule speranze. Mi preparo a soffrire e ad accettare obtorto collo risultati negativi. Ma pretendo, per una volta, una formazione di partenza sensata, con 3 centrocampisti e senza Brahim. C’è qualche autorevole giornalista che si straccia le vesti, perché dice che tornerà a Madrid. Bah! La mia reazione? Utinam! Magari! Scommettiamo che mi infurierò già prima della partita? Forza Milan!

Chiara

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.