Archimede e dintorni

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Che botta, ragazzi. Davvero tremenda. Stramazzata al tappeto, cerco di rialzarmi. E sto barcollando. Il Sassuolo ha giocato meglio di noi e vinto con pieno merito. Fa male pensare ai continui errori in disimpegno che regalano agli avversari l’occasione di punirci. 7 gol in due partite abbiamo buscato. Pazzesco. Se Archimede fosse milanista, inventerebbe dei macchinari speciali a protezione della nostra difesa. Il mio ultimo pezzo si intitolava “ Come nelle favole”. Purtroppo Domenica abbiamo scritto una favola al contrario. Quella dello splendido cigno diventato brutto anatroccolo. Sento discutere sugli errori di Pioli nella stesura della formazione. A dire il vero, con il senno del prima io non avevo disapprovato la scelta di Baka. C’era un po’ di paura, naturalmente. Però Tiémoué non mi era dispiaciuto al Wanda. E, considerando il mare di energie psicofisiche spese a Madrid, far rifiatare qualcuno non mi sembrava una pessima idea. Certo che gli Orrendi giocano sempre con gli stessi 11. Com’è che non si stancano mai? E Tonali ha 21 anni. Speravo potesse giocare Tomori, tornato in gruppo. Importante concedere un po’ di riposo a un Kjaer, che, giocando sempre, è a rischio di infortunio. Se ripenso al mio pre, torno alla consapevolezza che con il Sassuolo sarà dura. Ma sono piena di speranze. Francamente non capisco perché debba stare in panchina Kalulu. Qui mi arrabbio un po’. Colgo un segnale negativo, apprendendo dell’accoglimento del ricorso per la squalifica di Frattesi. Questo è un ragazzo davvero in gamba e si trova in un’ottima condizione di forma. Non capisco perché la squalifica sia stata revocata. Se la bestemmia è stata accertata e il regolamento è quello, non ci sono margini di discussione. Quale può essere il motivo della decisione? Me ne balena in mente uno solo. Il Sassuolo deve giocare contro il Milan.

Bentornato, Ivan!

I Gobbi perdono con l’Atalanta e la cosa non mi spiace. Nemmeno guardo gli Orrendi. Non voglio farmi il sangue amaro. Nel periodo di grazia in cui sono faranno un sol boccone del Venezia. Mi sintonizzo su un film che mi porta nei ghiacci artici, sulle orme di un ragazzino che vuole riportare un cucciolo d’orso alla mamma. E faccio bene. Il mattino mi sveglio con una strana euforia. Mi rimbalza nel cervello il motivetto: “ Bakayoko, Bakayoko, lotta per la curva e per il diavolo!” Buon presagio? Neanche per idea. Io sono una sensitiva al contrario! Cerco di scacciare la musichetta dalla testa. Non ce la faccio. Mannaggia…. Sono, comunque, entusiasta per il ritorno di Magic Mike. Adoro questo ragazzo. Le ore scorrono lente e io sono inquieta. Temo la partita. Temo si possa infortunare Kjaer, costretto a fare lo stakanovista. Sono in apprensione anche per Ibra. Sintonizzo la Tv. Applausi dello stadio a Gazidis. La commozione di Ivan. Mi commuovo un po’ anch’io. Poi…. il buio. Il raggio di sole del gol di Romagnoli è un’illusione spazzata via in tre minuti. Stavolta il banale errore in disimpegno è di Baka. Scamacca estrae dal cilindro un missile terra aria che si infila all’incrocio. Un’esecuzione davvero splendida. Chapeau. Ma non voglio tirar fuori ricordi della partita. Mi fanno troppo male. D’accordo, Raspadori meritava il rosso per l’entrataccia su Benna. E dà fastidio il mancato intervento del Var, che fu così solerte, per esempio, a richiamare l’arbitro per un fallo sicuramente meno grave di Sandro a Benevento. Anche Theo meritava il secondo giallo nel finale. Ma lì, trattandosi di semplice ammonizione, il Var non poteva proprio intervenire. Sul rigore a tempo scaduto neanche mi soffermo. Tanto a noi non ne danno più.

Mi soffermo, invece, sull’entrata in campo davvero indisponente di Kessie. Due volte in pochi secondi ha perso la palla in occasione del terzo gol. Costui ha voluto semplicemente mettersi in mostra a Madrid. Come in una favola al contrario gli interessa ammaliare le sirene internazionali pronte a ricoprire di milioni lui e Atangana. Del Milan non gliene frega niente. Questa è l’amara verità con cui dobbiamo rapportarci. L’ex presidente non è un grand’uomo e rappresenta un problema per l’ambiente. Vedi tu, Società….

Bentornato, Magic Mike!

La prestazione con il Sassuolo è stata davvero pessima. L’unico aspetto positivo è che non abbiamo lasciato caduti sul campo. Io temevo davvero tanto per Kjaer e Ibra. Ma c’è un’altra cosa molto bella. Bentornato, Super Mike. E grazie, Tata. Inutile negare di essere molto preoccupati. D’altra parte, mica si possono mollare i pappafichi e crogiolarsi nel dramma sarebbe deleterio. Domani è un altro giorno, diceva Rossella O’Hara. Rimbocchiamoci le maniche, perché, se facciamo gentili omaggi anche al Genoa, usciamo con le ossa rotte pure da Marassi. Io non sono d’accordo con i molti che imputano i nostri passi falsi alla presunzione. Magari fosse così. Credo, invece, che valga il contrario. Per me siamo in rosso con la spia della benzina e pecchiamo di insicurezza. Stefano, nessuno pretende da te dei miracoli. E dico che il tuo rinnovo è meritato, anche se non sono una tua fan sfegatata. Vedo le lacune nell’organico. Se la Società a Gennaio…. A volte mi faccio trasportare dalla voglia di sognare, ma poi torno, o, meglio, mi fate tornare, con i piedi per terra. In questo momento servono pochi svolazzi e tanto sano pragmatismo. Spazzare via la palla e combattere con il coltello tra i denti. Se non subiamo gol, prima o poi uno lo facciamo. Mi vergogno un po’, ma sogno una vittoria di corto muso. Guarda cosa sono arrivata a dire. Caro Stefano, non pretendo da te la quadratura del cerchio. Quella non riuscì a trovarla neppure Archimede, perché è impossibile. Lui, però, scoprì la formula dell’area del cerchio. Pensò di inscrivere poligoni con un numero di lati sempre crescente. La loro area è la somma di quella dei triangoli costruiti tracciando i raggi dai vertici dei lati. Se questi diventano infiniti, la somma delle basi tende alla circonferenza e la altezze diventano i raggi. Siccome l’area del triangolo è base per altezza diviso 2 e la circonferenza vale 2πr, ecco che l’area del cerchio risulta uguale a πr².

Facciamo due chiacchere, Stefano?

Né tu, né io, Stefano, siamo Archimede, per carità. Noi ci interessiamo di aree di diverso tipo. Sono quelle piazzate davanti alle porte. Entrambi vediamo che l’area dei nostri avversari è sempre piuttosto vuota di maglie rossonere. E quelle che ci sono non sembrano posizionate bene. Per cui mi riesce difficile capire se, quando Leao o Theo, per esempio, raggiungono la linea di fondo, siano sbagliati i loro cross o l’occupazione degli spazi dei nostri giocatori. C’è probabilmente un concorso di cause? Che ne pensi, Stefano? E che ne dici di irrobustire il centrocampo? Quel che accade nella nostra area in occasione delle palle inattive altrui, mi lascia spesso atterrita. Qui non è questione di formule matematiche. Allenamenti specifici e continui potrebbero aiutare a ridurre l’entità del problema? Stefano, le squadre avversarie ora puntano a tenere la difesa alta, per metterci in fuorigioco. E ci riescono! Urgono contromisure. Me ne frego del bel gioco in questo momento. Non voglio più ripetuti errori in fase di disimpegno. Passarla al portiere o spazzarla via non è un disonore. Abbiamo dilapidato il nostro vantaggio in due partite non certo impossibili. Ma nulla è perduto. Certo, dover giocare 6 gare in una ventina di giorni non è semplice. La squalifica di Romagnoli obbliga ancora l’impiego di Kjaer? Occhio, che il rischio di infortunio è davvero enorme. Gabbia? E’ uscito distrutto da Firenze e non è un fulmine di guerra. Gli insulti stupidi e beceri di certi tifosi o pseudo tali non l’hanno certo aiutato. Però stavolta accanto a lui ci sarebbe il veloce Tomori. Altrimenti c’è l’alternativa Kalulu. A me Pierre piace un sacco. A te no. E non capisco il perché. Insomma, come terzino o, al limite, come centrale, schieramelo dall’inizio, per favore.

Resettiamo e pensiamo al futuro. A Genova voglio vincere! Il Genoa è diventato la mia seconda squadra. Ma Sheva avrà modo di togliersi le sue soddisfazioni in tante altre partite. Sono ridotta al punto che ho accolto con piacere la vittoria del Napoli contro la Lazio. Il perché è facilmente comprensibile. Io penso che i due giocatori più importanti per noi siano Tomori e Rebic. Ante purtroppo è fermo ai box. E non rientrerà a breve. Ma Fik ci sarà. Conto sul fatto che la sua presenza possa darci, per risalire, una spinta come quella di Archimede. Anche schierare Ibra è, purtroppo, un rischio grosso. Mannaggia…. Comunque sia, dobbiamo fare 6 punti con Genoa e Salernitana. Senza se e senza ma! Lecchiamoci le ferite e ripartiamo. Non dobbiamo rivolgerci ad Archimede. Non abbiamo bisogno di specchi ustori, per espugnare Marassi. Andiamo in campo compatti e decisi. Altrimenti le ustioni le becchiamo noi. E sarebbero dolori lancinanti. Forza Milan!

Chiara

P. S. Pallone d’oro a Messi. Una profonda ingiustizia. Lo meritava Lewandowski.

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.