Arbitri e arbìtri

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Come mi sento? Derubata. E arrabbiatissima. Io non sono mai stata tenera con Pioli. Lo sapete bene tutti. Lo licenzierei…. ieri. Anzi, l’altro ieri E vedo le lacune della rosa. Però…… Basta! Basta sicari mandati a compiere nefandezze contro il Milan! Aia = associazione italiana arbìtri. Io non ne posso più, eh! Società, ma tu sempre zitta? Cornuti, mazziati e pure contenti? Grrrrrrr!!!!!!! Massa e Di Bello sono nostre vecchie, brutte conoscenze. Valeri e il riprovevole varista Di Paolo pure. L’anno scorso ce l’hanno messa tutta, per cercare di non farci vincere lo scudetto. Quest’anno tentano di bloccare la nostra corsa alla zona Champions. E’ ora di finirla! Società, batti un colpo! Qui passa pure il concetto che il Napoli, poverino, sia stato penalizzato dall’arbitro. Qui siamo al ribaltamento della realtà! Quanto sei odioso, Spalletti. Il vero scandalo di quella partita è stato l’impunito affondamento di Krunic, che ci ha privato di un rigore solare. E i rigori solari che ci mancano con il Bologna sono due! Scandalosi pure i mezzi di informazione che tacciono o amplificano a loro piacimento, travisando i fatti. Scandaloso Thiago Motta. Lo step on foot è rigore sempre. Per tutti. Tranne che per il Milan. Sono gli equilibristi sul filo che devono allargare le braccia. Non i giocatori nella loro area. Ci vuoi prendere per i fondelli, eh, pagliaccio? L’avevi fatto pure quando eri allo Spezia, dopo che il clamoroso errore di Serra ti aveva regalato la partita. Scappa con la refurtiva e abbi la decenza di chiudere quella boccaccia, somaro! Il Var sta zitto, se deve correggere decisioni ingiuste prese a nostro danno. Interviene, invece, puntualmente in caso contrario. L’attenzione dei varisti è, come dire, selettiva. Chiamiamo le cose con il loro nome. E’ una vergogna!

Tu sei uno bravo. Non smentirti.

Si è intuito che sono un pochino alterata, ragazzi? Mi esce il fumo dagli occhi. Sono nauseata da arbitri e arbìtri. L’ira del Pelide Achille, in confronto alla mia, è una bagatella. E meno male che un po’ di buon umore me l’ha portato l’inopinata sconfitta degli Orrendi. Grazie, Monza! Grazie, Silvio! Mamma mia, quanto vorrei passare il turno di Champions. Non avevo niente contro i Napoletani. Non mi aveva dato certo fastidio il loro scudetto. Ma…. Il loro comportamento disgustoso fa sì che ora li detesti con tutta me stessa. La designazione di Marciniak mi piace. Non sarà facile arbitrare senza farsi condizionare nella bolgia di un Maradona fomentato ad arte. Mi sembra che il Polacco abbia l’esperienza e la personalità giuste per saperlo fare. Credo non sia uno di quelli che, con un semplice cambio di accento, trasformano arbitri in arbìtri. Spero sia così, perché io di arbìtri non ne posso più. E neppure di arbitri. Il Napoli è una squadra forte e l’ha dimostrato a S. Siro. In più riavrà Osimhen. Lui è un’ira di Dio. E ho detto tutto. Ma noi ce la possiamo giocare. E come! Le squalifiche di Kim e Angiuissa? Sacrosante. Indiscutibili per chi abbia un minimo di onestà intellettuale. Certo, ci poteva stare anche l’ammonizione di Krunic nel primo tempo. E Rade avrebbe saltato il ritorno. Ma ci stava di più il giallo non estratto per Kim, che ha azzoppato Giroud con un fallaccio. Le polemiche sul calcetto di Leao alla bandierina, poi, mi sembrano grottesche, surreali. Peccato tu l’abbia rotta, Rafa. Altrimenti saprei dove potrebbe essere messa.

Io avevo pensato a un anagramma diverso….

Eh, già. Nonostante sia imbufalita per i fatti di Bologna, continuo a parlare di Napoli. Lo so che il quarto posto è fondamentale, perché rappresenta l’unico pass possibile per l’accesso alla prossima Champions. Mi sa, però, che, anche se la ragione lo vuole tenere al guinzaglio, il mio cuore abbia una voglia matta di vagare nelle praterie dei sogni, delle utopie. Un po’ come quello di Pioli e Maldini, credo. E mi dico: “ Sta’ con i piedi per terra, Chiara. Metti una briglia ai sogni impossibili. Sogno in Inglese si dice “dream”. Occhio agli anagrammi!” Insomma, io che mi sono sistematicamente arrabbiata per ogni formazione, nel mio agitato pre approvo il turnover selvaggio. Me l’ero presa, invece, per quello, peraltro più contenuto, con l’Empoli. Sì, perché lì mancavano 5 giorni alla partita di andata. Qui, invece, si tratta di 3 gare in 6 giorni. Vincendo con l’Empoli, avremmo potuto ammortizzare un eventuale passo falso a Bologna. Certo, il problema è che molti dei giocatori buttati in campo non solo non hanno mai giocato insieme. Non hanno proprio giocato quasi mai. E’ questo il motivo del mio rancore verso Pioli. Io volevo che puntasse dall’inizio sul centrocampo a 3. Così facendo, avrebbe dato più equilibrio alla squadra e permesso alle nostre giovani mezze ali di entrare nelle rotazioni, di inserirsi, di sentirsi parte del progetto. In questo modo, invece, vengono gettati allo sbaraglio. Incredibile che neppure oggi tocchi ad Adli. Cosa gli avrà mai fatto di male Yacine? Mi spiace anche che giochiamo a 2. Pobega è un incursore. Non un centrale di centrocampo. Va bene, dai. Con l’allenatore sono una separata in casa. Sta di fatto che questo turnover estremo non lo disapprovo. Che garanzie di rendimento avrebbero dato titolari stanchi e con la testa rivolta a Martedì? Senza contare il rischio di infortuni. Lazio corsara a La Spezia? La cosa non mi disturba più di tanto. Questi i miei pensieri. Poi la partita.

Che capolavoro, Tommaso!

Mi rifiuto di spendere troppe parole su quella che non è stata una gara di calcio ma un furto perpetrato senza vergogna. Già, arbitri e arbìtri. Dopo l’inizio shock, che per noi, purtroppo, non è una novità, ci siamo ripresi. Avremmo meritato di vincere. Pure sull’immediato gol del Bologna ci sarebbe da discutere. E non solo per i nostri errori. I ragazzi mi sono piaciuti. Tutti, tranne 2 : Cdk e Origi. Menzione speciale per Pobega. E non solo per lo splendido  gol. Purtroppo Charles, il mio Charles, continua ad essere un ectoplasma. E le mie certezze vacillano. Come le mie speranze. Benedetto ragazzo, com’è possibile che tu non dia mai segni di vitalità? Aiutati, che il ciel ti aiuta. Ma tu non reagisci mai. Perchè non senti la rabbia, l’impulso di ribellarti a quello che sembra un destino ineluttabile? Perchè assumi l’atteggiamento della vittima sacrificale? Perchè? Malissimo, come sempre, anche Origi. Che dire? In questo caso non è certo colpa di Pioli. Rebic è stato più sveglio. Dai, Ante, che abbiamo bisogno anche di te.

Grazie, Monza!

I danni della rapina subita al Dall’Ara sono ammortizzati dalla rovinosa caduta degli Orrendi. La Roma batte un’arrendevole Udinese. Le spiana la strada un rigore tanto giusto quanto stupido. E’ intervenuto il Var, eh! Che furbata colpire col braccio aperto una palla innocua, destinata ad uscire di un paio di metri. Il problema è che a noi rigori evidenti non li danno mai! Ma al quarto posto penseremo da Mercoledì. Adesso c’è solo il Napoli. Sarà durissima e lo sappiamo. I chiagne e fotte ci hanno preparato un ambientino niente male con la fantasiosa narrazione dei presunti, tremendi torti subiti all’andata. Io ho paura, lo confesso. Però ne hanno anche loro, al di là delle tante, troppe smargiassate. I nostri titolari hanno riposato. Bene. Rafa, quel furbastro di Spalletti continua a prendersela con te, perché ti teme. Dimostragli sul campo che ha ragione a farlo. Osimhen e Kvara turbano i miei sonni. Ho il terrore di prendere gol nei primi minuti. Ragazzi, giochiamocela. Ce la possiamo fare. Sarebbe fantastico. Se non sarà così, perchè loro si dimostrano più forti, accetteremo dolorosamente ma serenamente il verdetto. A patto di non dover parlare ancora di arbitri e arbìtri di fronte a persone abituate a capovolgere vergognosamente la realtà. Confido in te, Marciniak. Forza Milan!

Chiara

Se risalgo il lungo fiume della mia vita fino alle sorgenti, ci trovo sempre il Milan. Il primo? Quello di Rocco e del giovane Rivera. Molti sono meteoropatici. Io sono Milanpatica.Vivo le gioie e i dolori con la stessa dirompente intensità. Perdutamente innamorata di questi colori, non credo che l’amore sia quieta e serena accettazione. Se mi sento tradita, esplodo! E sono parole di fuoco! Ma poi, nonostante i miei fieri propositi, mi ritrovo sempre lì, immersa in un luogo dell’anima chiamato Milan.