Testa alla prossima stagione

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Non perdiamo altro tempo sulla vicenda Donnarumma, si è conclusa nel modo peggiore per il Donnarumma uomo, mentre per il Donnarumma calciatore lo scopriremo solo vivendo. Schiavo del suo procuratore e del suo portafogli ha fatto una figura pessima, sarà fischiato non solo dai nostri tifosi ma certamente appena riapriranno gli stadi anche i tifosi avversari gli riserveranno un’accoglienza niente male.
Manca solo un tassello per completare il puzzle della vergogna ovvero il passaggio alla Juve, passaggio che non mi sento di escludere dato il personaggio in questione.
La verità è che forse lo avremmo dovuto allontanare già cinque anni fa ma al tempo, a differenza di oggi, non c’era Paolo Maldini, per fortuna di Gigio e del suo compare Mino Raiola.
Una cosa è certa: Paolo Maldini ha gestito il tutto in maniera splendida, difendendo il Milan, non scendendo a ricatti e salutando anche Donnarumma con garbo ed eleganza. Al suo posto è arrivato Mike Maignan dal Lille, reduce da una stagione strepitosa in Francia, mi pare un portiere ancora da sgrezzare ma con buonissime basi, si ci può lavorare e gli va data fiducia. Donnarumma è il passato e sarà meglio non fare paragoni tecnici lasciando tranquillo Maignan, il ruolo di portiere è molto delicato e solitamente i portieri stranieri che vengono in serie A o non hanno molto fortuna o comunque necessitano di un periodo di adattamento.
Sarà anche importante completare la rosa adeguatamente perché raggiungere e partecipare alla Champions è un conto, giocarla da protagonisti un altro, serviranno giocatori che la Champions l’hanno già giocata a livelli importanti.
Basilare e fondamentale riscattare Fikayo Tomori e rinnovare Frank Kessie adeguandogli il contratto anche in modo cospicuo perché il rendimento dell’ivoriano quest’anno è stato fantastico e non riesco a trovare una sola squadra al mondo dove in questo momento Frank non troverebbe posto. In attacco il nome di Giroud sembra il più caldo ma affrontare una stagione con un quarantenne ed un trentacinquenne come centravanti non credo sia possibile, motivo per il quale prenderemo, spero, anche un centravanti di prospettiva. Il migliore sarebbe ovviamente Vlahovic ma costa parecchio e Rino al momento della firma pare abbia avuto garanzie in proposito. Per il resto paradossalmente anche se abbiamo fatto il miglior campionato degli ultimi dieci anni credo dovremmo fare più acquisti rispetto alle ultime stagioni, tanti prestiti torneranno a casa, alcuni finiranno il contratto e poi bisognerà per forza rinforzarsi perché le nostre rivali in Italia lo faranno.
Quasi tutte le squadre hanno cambiato allenatore e si sa quando arriva un allenatore nuovo spesso viene accontentato in sede di acquisti. La Juve riprendendo Allegri e liquidando Paratici ha in pratica ammesso di aver buttato via due anni, ora ha richiamato l’allenatore che cacciò due anni fa addirittura dandogli tre milioni in più all’anno di contratto. Senza Paratici, Allegri avrà carta bianca sugli acquisti e di acquisti ne dovrà fare soprattutto a centrocampo.
Antonio Conte è una garanzia, garanzia di vittorie e garanzia di progetto, se lui accetta di allenare una squadra è perché gli viene messo a disposizione un grande budget, viceversa se abbandona la nave è perché sa di non poter essere competitivo. L’addio di Conte all’Inter vuol dire solo una cosa: alla Pinetina si sbaracca. Hanno fatto una scelta intelligente prendendo Inzaghi, non perché “Spiaze” sia un fenomeno della panchina ma perché hanno preso un allenatore che gioca con lo stesso modulo del suo predecessore, quel 352 che consentirà all’Inter di non acquistare giocatori che siano adatti ad un altro tipo di calcio. Se però cederanno Lautaro e Hakimi come si sussurra, non credo saranno competitivi per lo scudetto. A Roma arriverà un allenatore in declino, reduce da tre esoneri, e da innumerevoli decisioni sbagliate sul mercato, oramai schiavo del suo personaggio ma molto meno “special” di un tempo. Josè Mourinho avrà la sua ultima chance in un grande club, la sfrutterà? Ho parecchi dubbi.
Molto pericoloso sarà il Napoli con Luciano Spalletti in panchina, squadra perfetta per il 4231 di Lucianone che raramente fallisce quantomeno la qualificazione alla Champions.
Bisognerà quindi rinforzarci molto non solo per competere in Champions ma anche per riconfermarci nelle prime quattro in campionato, giocatori forti e che siano orgogliosi di essere al Milan, gli altri che si cerchino un’altra squadra.
Ultima curiosità: anno 1998, il Milan acquista un portiere straniero, Lehmann, il quale sceglie la maglia numero 16. Dalla Serie B venivano promosse Salernitana e Venezia. Chi vinse alla fine della stagione 1998/99 lo scudetto? MattLeTiss

"Che cos'è il genio? È fantasia, intuizione, decisione e velocità d'esecuzione". Per questo ho amato alla follia Dejan Savicevic e Matt Le Tissier. Milanista da generazioni, cuore Saints grazie a "Le God". Sacchi mi ha aperto un mondo, Allegri me lo ha chiuso. Sono cresciuto col Milan di Arrigo, quello per me era il gioco del calcio, tutti gli altri prendono a calci un pallone.