Stupitemi

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Mancano cinque giorni al raduno e della rivoluzione copernicana annunciata dalla fanfara nemmeno l’ombra. Sono sempre stato convinto che le rivoluzioni per essere efficaci debbano essere rapide e senza alcun tentennamento, con obiettivi ben chiari da ottenere con la sicurezza di chi è pronto, per dare esternamente una sensazione di forza in grado da far svanire rapidamente dubbi e paure o quantomeno di indurre del doveroso rispetto.
Certo stiamo parlando di calcio, o soccer come preferibbe Gerry, ma voi avete questa sensazione? Avete l’impressione di qualcosa di ben deciso e programmato? Io francamente no.
A cinque giorni dal raduno la situazione rosa è la seguente:

– out: Tatarusanu, Dest, Tonali, Vranckx, Bakayoko, Diaz, Ibrahimovic
– in: Sportiello, Loftus-Cheek, Romero
– giocatori fuori progetto: Vasquez, Caldara, Ballo-Touré, Adli, De Ketelaere, Rebic, Origi, Lazetic

Chiaro che per il raduno non mi aspetti di veder risolti tutti i problemi, ma almeno una parte sì altrimenti sentiremo le scuse di menestrelli, dolciumi vari e truppe cammellate varie perché ci vuole tempo. Quale tempo? Vuoi fare una rivoluzione sbandierata ai quattro venti per poi muoverti come uno alla prima lezione di scuola guida?

Parliamo ad esempio dei giocatori fuori progetto. Sono dell’idea che alcuni potrebbero essere recuperati con un allenatore non dedito al football americano ma se, come sbandierato finora, tutti i citati sono sul mercato per la giusta offerta allora non puoi non avere movimenti nei ruoli in entrata e uscita. Se questi rivoluzionari in giacca e cravatta non riescono a piazzarli dopo aver detto a tutto il mondo che sono fuori dal “progetto” che si fa, li si rimette in gruppo ben sapendo (loro in primis) che servono solo per far numero?
La finestra di mercato sarà anche aperta da poco, ma ripeto se vuoi fare una rivoluzione devi assicurarti che sia rapida perché il tempo per mettere insieme un gruppo (questa cosa sembra non essere presa in considerazione) e relativi meccanismi non è né semplice né veloce.
Allora perché non parlare del centrocampo. L’anno passato abbiamo perso a zero Kessié, uno dei tre titolari, tutti pensavamo che lo avrebbero sostituito con un giocatore di assoluto valore, ma ciò non è avvenuto. Il risultato? Uomini contati e con la lingua di fuori, soli quattro giocatori in lista in champions. E’ chiaro che ci sia un’urgenza perché il posto di Kessié va occupato. Quest’anno a mio avviso non vedremo Bennacer se non in primavera e chissà in quali condizioni e Tonali è stato venduto. In sostanza dei tre centrocampisti dello scudetto non ne avremo nessuno e questo non può essere trascurato. Ecco, una società con piani ben delineati avrebbe già portato i tre titolari a Milanello perché se c’è un reparto i cui meccanismi sono complicati e ci vuol tempo per trovare l’intesa coi compagni è proprio questo. Ovvio che se la rivoluzione in giacca e cravatta è continuare ad applicare gli schemi della nfl non servono e hanno ragione loro, magari la rivoluzione è proprio giocatore senza centrocampisti e con equini pronti a correre invece di gente dal piede educato.

Ci sarebbero poi quei problemini che ci portiamo dietro da anni ossia la fascia destra e la punta e anche qui ad oggi nulla si muove perché sia mai dar tranquillità all’ambiente, quell’ambiente che a detta loro trascina la squadra.
La fanfara continua a dirci che i rivoluzionari sono pronti, hanno ben in mente gli obiettivi ed è tutto sotto controllo, ora non so voi ma excusatio non petita accusatio manifesta. Un po’ come lo spiegone sulla nuova filosofia di presentazione dei calciatori: ma chi l’ha chiesta? Sono dei geni rivoluzionari? Facciano sta benedetta rivoluzione! Se sarà una cosa positiva ne saremo felici altrimenti pernacchie come è normale e giusto che sia. A me sembran quelli che dopo averla raccontata ti spiegano la barzelletta e le cose sono due: o fa schifo la barzelletta o non la sai raccontare.
A me non frega un cazzo se chi ci gestisce sia un milanista sfegatato o si sia autocostruito una radiolina nella lixao estrutural per ascoltare la replica di milan-cavese, proprio non me ne frega un cazzo, per me potrebbe essere andato a luride durante tutte le nostre finali di champions league perché ciò che mi interessa è che sia squalo in un mondo di squali, che abbia un progetto chiaro e vincente ed allestisca una squadra forte altrimenti i proclami di un mese fa di grande Milan erano soltanto per paura della reazione dei tifosi.

Stupitemi, perché finora ci state riuscendo solo in negativo.

Seal

Ricordo Baresi entrare in scivolata e poi l'ovazione del pubblico, da quel momento ho capito che fare il difensore era la cosa più bella del mondo. Ancora mi esalto quando vedo il mio idolo Alessandro Nesta incenerire Ferrara sulla linea di porta mentre credeva di essere a un passo dalla gloria. Se la parola arte fosse compresa appieno le scivolate del n.13 sarebbero ammirate in loop al MoMA di New York.