Tra poco riparte il circo

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Dai che manca poco e ricomincia il Circo Milan, con la solita squadra di pippe che si appresta a riprendere un campionato sgangherato. Ritengo che non ci siano motivazioni sportive ed agonistiche per guardare queste partite, quindi figuriamoci le motivazioni dei nostri a riprendere e giocare un campionato simile. Ma il Circo Milan sta per ripartire e subito perdiamo una pedina fondamentale, quel Duarte che non sappiamo cosa sia venuto a fare a Milano. Un grande acquisto per fare una bella marchetta all’amico Serginho che ci ha rifilato questo cadavere. Le visite mediche sono state insufficienti, andava fatta l’autopsia a priori, perché a questo qui mancano proprio degli organi vitali, uno fra tutti: il cervello. Infatti, da buon artista circense il 31 maggio dichiarava:

Adesso mi sento molto meglio, non ho alcun dolore. Mi sto allenando con la squadra, sto bene e spero di giocare più partite possibili. In Brasile siamo abituati a giocare partite ravvicinate e con il caldo. Per evitare infortuni in quelle condizioni è fare allenamenti intensi e brevi”. Dopo aver proferito queste parole…Duarte si è sciancato di nuovo con un bel stiramento ai flessori e out un mese. Addio. Speriamo si riescano a vendere i pezzi ancora sani su Ebay e rimediare qualcosa. Ma se fai mercato pensando agli ex amichetti…vai incontro anche a questi bidonazzi. Lo stesso Conti si è affaticato parecchio, ai limiti dell’infortunio, alla sola pubblicazione del calendario… E aggiungiamoci anche Ibra e l’inizio è magnifico. Attenzione però a non criticare Duarte, si potrebbe incorrere nella “fatwa” del Muezzin nascosto nella Moschea di Casa Milan.

Ormai sempre più ossessionato dalla sindrome da accerchiamento, sabato mattina, nella consueta preghiera del sabato, ha inveito pesantemente contro coloro i quali hanno abusato di critica nei confronti di Kessie, il nostro campione che stentava a tornare dalla terra natia. A me non pare di aver visto queste lobby mondiali dell’informazione mettersi d’accordo, durante una pandemia…, per criticare il mancato di ritorno dello stordito giocatore ex atalantino. Diciamolo meglio, del mancato ritorno di questo qui non fregava un cazzo a nessuno, anzi se non tornava era meglio. L’immagine di questo scarpone che a Torino, ad un metro dalla porta, riesce a rompere la vetrata della Mole Antonelliana è indelebile, come anche la sua reazione alla disperazione dei compagni: in pratica ha fatto una faccia come per dire: “Ma che cazzo pretendete?” Però il Muezzin non ha gradito la pressione mediatica mondiale per la mancanza della mascherina di questo pippone…, ma che volete farci? E’ lo stesso personaggio che difendeva Balotelli che giocava male per colpa dei tifosi criticoni. Ancora scrive questo qui?

Ma il circo, si sa,  è uno spettacolo vario, ci sono i giocolieri, gli animali feroci, i trapezisti, i pagliacci (da noi abbondano) e i domatori; c’è un po’ di tutto. Noi abbiamo anche il Presidente Stadioni che ci regala delle perle da quel cantiere immaginario che è la sua esistenza dentro la stadio che non c’è. Anche questa settimana ha fotografato “perfettamente” la situazione Milan e mentre avvitava un seggiolino immaginario e un pannello di plexiglas virtuale ha dichiarato: “Il fair-play finanziario impedisce pazzie e al Milan non vogliamo bilanci in rosso: questo ci porta a contenere i costi e ad aumentare i ricavi. Se non aumentiamo i ricavi è difficile avere i giocatori che vogliamo avere e in questo senso la priorità è il nuovo stadio, sul quale posso manifestare un qualche ottimismo viste le ultime dichiarazioni del sindaco Sala” 

Ma dai? Non lo avevamo capito che la prima strategia di questa società è costruire uno stadio; la seconda invece è costruire uno stadio e se dovessero fallire le prime due strategie…è già pronta la strategia di riserva: costruire uno stadio nuovo. Del resto se hai un AD strapagato che da oltre 18 mesi si è distinto per un fancazzismo debordante…, ecco allora che alla fine rimane appunto lo stadio. Tra l’altro Gazidis, ha dichiarato Stadioni mentre montava un tornello, ha fatto il grande sforzo di abbassare i costi della squadra!

AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA

Che sforzo immane, lo immagino sudato come una bestia, con le ascelle colanti di succo purissimo…, mentre si sforza di non abbassare il suo ingaggio. Fangazidis è stato fantastico, è riuscito a mantenere un Milan non competitivo, un Milan ignavo senza ritoccare il suo lauto stipendio. Io sono impressionato da tanta grazia, da tanta strategia e da cotanta lungimiranza. Gazidis ha anche fatto capire, e qui gli rendo merito perché non deve essere per niente facile, che il suo stipendio non potrà mai diminuire o rimanere tale! Parliamoci chiaro amici, Gazidis potrebbe essere l’unico in grado di aumentarsi lo stipendio a fronte del nulla sportivo. Ma quanto è grande uno così?

Sempre il Presidente Stadioni, mentre montava la finestrella ad abbaino della biglietteria dello stadio virtuale ed immaginario, ha dichiarato che Maldini e Pioli godono della sua fiducia, anche se queste cose le decide Gazidis e lui non sa un cazzo di quello che il Mandela Bianco combina a livello di mercato. Ragazzi ma questo è un sogno, questa è una perla meravigliosa: ragazzi Bioscalin funziona, ti fa ricrescere i capelli, ma ti mantiene in uno stato allucinogeno che ti fa vedere mondi lontanissimi, trascinandoti in visioni all’ultimo “stadio”. Lo ammetto, quei quattro smidollati che vanno in campo (se ci arrivano…) non mi mancano per niente, ma il Circo Milan si, tantissimo. Senza dimenticare che quasi in contemporanea riprenderà il mercato. Il Calvario.

Gianclint

 

Il mio primo ricordo furono i pianti per una sconfitta in finale con il Magdeburgo.. Rivera e Chiarugi erano i miei idoli, ma ho amato anche Wilkins ed Hateley. Per il Milan di Sacchi avrei lasciato tutto e tutti. Rimane per me la pietra di paragone. Scrivo di getto come Mozart, odio i servi, i ruffiani e i leccaculo. Scrivo per il gusto di farlo e potrei dare lezione alla maggior parte dei giornalisti al seguito del Milan, incapaci di scrivere qualcosa di accattivante e vero. Detesto chi scrive e annoia e lo fa solo per ingraziarsi qualcuno. Disprezzo fanatici e cretini. Ragiono con la mia testa e del risultato me ne frego; chi gioca bene vince due volte.