Non firmo per i pareggi

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Dal titolo si evince chiaramente che il pari a Roma non è stato di mio gradimento; ci sono molti modi di pareggiare, ma farlo rinunciando al gioco, all’offesa e ai tre punti è quello peggiore. La Roma era in ginocchio, ha preso 10 gol in due partite, contestata e sbeffeggiata e con varie squalifiche, si poteva e si doveva fare di più. La prestazione è stata insufficiente e non mi si venga a dire che trattasi di punto prezioso, anzi è stata una partita schifosa di cui dovremmo vergognarci. Non si può rinunciare a giocare in attesa di un fantomatico errore avversario. Non si può scendere in campo in attesa che accada qualcosa. Non è nella nostra storia e la partita contro la Roma è stata un vero e proprio strazio. Ci fosse stato un qualsiasi allenatore il blog sarebbe insorto, ma siccome trattasi di Gattuso non è così. Io rispetto l’opinione di chi è a favore di questo tipo di atteggiamento, ma almeno si ammetta che si gioca da schifo. Io non sopporto questo gioco rinunciatario, se a qualcuno piace, buon per lui. Me ne frego di chi sia stato Gattuso e ragiono di conseguenza.

La partita di Coppa Italia contro il Napoli aveva portato alcune novità: innanzitutto un centravanti (che Dio lo benedica) capace di prescindere dal non gioco di Gattuso e anche una certa vivacità degli altri due componenti del 4-3-3. Certo, Anche in quell’occasione Donnarumma ha dovuto fare qualche parata e noi ci siamo limitati ai due gol. Insomma, o hai una punta da 100% di realizzazione o amen. È possibile basare il gioco su questo? È possibile basare tutto su un portiere onnipotente? Per me no. La Roma andava attaccata, specialmente dopo che era passata in svantaggio, ma se la cultura di questo allenatore è quella di “prima non prenderle” allora mi arrendo. A voi piace? A me no. Non mi si venga a dire che il portiere fa parte del gioco che è una presa per il culo. Nel calcio di Arrigo il portiere era un optional. Io mi schifo di questo calcio.Negli anni 70 si portavano i pantaloni a zampa di elefante, a me da bambino, facevano vomitare e non me li mettevo. Me ne frego dei 70 punti e scusanti simili, questo calcio di Gattuso è inaccettabile, non lo sopporto.

Infatti, da chi ha avuto Piatek tre palle gol nelle due partite? Due da Paquetà e una da Laxalt che almeno ha dato vivacità. Io non sono stato tenero con Predator, ma gli amici del blog mi sono testimoni che lo volevo titolare a Roma, o quantomeno in campo dopo il primo tempo. Lo stesso dicasi per Castigliokko. Purtroppo per Gattuso esistono due risultati, lui scende in campo per pareggiare, se poi ci scappa la vittoria, per un gioco di astri e pianeti che si allineano, tanto meglio. E se avessimo anche vinto, per me non cambiava nulla, partita indegna. Del resto siamo stati capaci di non tirare in porta contro Bologna e Frosinone e non tiriamo fuori le solite scuse. Anche le altre squadre hanno infortuni e squalifiche. Ah, dimenticavo, il Milan è quarto. E vai di orgasmo! A me non frega un cazzo di queste scuse, se avessi pagato per vedere questo schifo avrei chiesto il rimborso.

Un allenatore che non vede l’abulia del turcodepresso e di Disuso, francamente non lo ritengo valido. Mi lascia sgomento l’idea di dover assistere ancora ad altri supplizi simili. Se a voi piace lo rispetto, e ve lo ripeto, ma io non voglio più vedere partite simili. Certo, non si possono negare i soliti errori arbitrali che ci hanno penalizzato in modo netto, ma rimane la prova indegna, questo è anti calcio. A che serve fare i cambi al minuto 77 e 87? Io nemmeno entrerei, è una presa per il culo. Disuso e il Turcodepresso sono stati nulli, deleteri e irritanti, incapaci da mesi di fare un passaggio alla punta. Il turco la passa sempre indietro e la sua balistica della minkia ormai ha stancato tutti. Lo spagnolo ha prodotto solo qualche mozzarella da scagliare contro la porta, salvo poi essere incapace di correre dietro alle caciotte di ritorno. Il turcodepresso non può giocare in quella posizione, lo sanno tutti tranne il testardo della panchina, io me ne sbatto di quarti e quinti posti: il prossimo anno datemi un tecnico capace di organizzare un gioco che ci porti al tiro in porta.

Del resto questo allenatore parla solo di sacrificio, battaglie, veleno, guerre, resistenza, trincee, gavette, marce forzate e quanto altro è nel suo vocabolario bellico. Il calcio è ben altra cosa, porti pure questa compagnia fino alla fine della guerra e lasci spazio ad un tecnico capace di creare calcio. Voglio vedere qualche bella partita e non catenacci inverecondi. Ma la stessa guerra si può vedere da diversi lati. Lui preferisce il concetto di Stalingrado, con una strenua e commovente difesa dei bastioni, io la vedo invece come la terza armata di Patton che osa e attacca fino alla fine. Punti di vista, ma nella sostanza, il calcio gattusiano, necessario, si badi bene, dopo la vergogna montelliana, adesso appare inadeguato.

Mentre scrivo la Lazio ha portato 3 punti a casa in quel di Frosinone con almeno un tiro ed un gol, noi nemmeno quello. La cosa inquietante è che Suso non sta bene, ha dei problemi eppure deve giocare; allora che cazzo lo hanno preso a fare il sostituto? Suso viene esposto a figuracce indegne. Ma tanto è inutile; qui si punta ad un quarto posto non per tornare grandi, ma per arraffare un po’ di soldi e tirare a campare, nella speranza che Dudelange, Betis e greci non si qualifichino, altrimenti sono dolori. Qui si imputa alla società, ed io per primo, di non aver preso un esterno di sinistra, ma tanto che lo prendevano a fare? Devono giocare sempre gli stessi, voi pensate che se Bonaventura era in salute Paquetà avrebbe giocato? Io no. Spero anche che Gattuso non punti alla staffetta Piatek/Cutrone. Cutrone deve entrare non per sostituire Piatek, ma per dargli una mano, ma poi come si fa con le ripartenze avversarie? Come si fa con l’occupazione degli spazi? Come si fa con la densità a centrocampo, come si fa con il Santo Graal del Catenaccio? Io mi arrendo, non mi aspetto nulla, se non che l’ennesima stagione finisca. Felice di essere smentito. Ma se l’allenatore va davanti alla tv e dichiara:”abbiamo fatto la partita che dovevamo”…allora bravi tutti.

Gianclint

Il mio primo ricordo furono i pianti per una sconfitta in finale con il Magdeburgo.. Rivera e Chiarugi erano i miei idoli, ma ho amato anche Wilkins ed Hateley. Per il Milan di Sacchi avrei lasciato tutto e tutti. Rimane per me la pietra di paragone. Scrivo di getto come Mozart, odio i servi, i ruffiani e i leccaculo. Scrivo per il gusto di farlo e potrei dare lezione alla maggior parte dei giornalisti al seguito del Milan, incapaci di scrivere qualcosa di accattivante e vero. Detesto chi scrive e annoia e lo fa solo per ingraziarsi qualcuno. Disprezzo fanatici e cretini. Ragiono con la mia testa e del risultato me ne frego; chi gioca bene vince due volte.