L’attacco atomico di un vero gruppo

9845
Disposizione a zona su palla inattiva

Scrivo dopo la splendida doppietta Roma/Venezia, in cui il nostro Milan ha sciorinato gioco, occasioni e spettacolo, checché ne pensi quel bollito in accappatoio che allena a Roma; pensate che ha accusato Shomurodov di aver causato il secondo gol della Juve…, peccato che il giocatore uzbeko fosse in panchina… Basterebbe questo per definire il personaggio, ormai macchietta di se stesso.  Ma tornando ai nostri colori non si può non plaudire allo splendido lavoro di Pioli durante le vacanze natalizie. I ragazzi sono sembrati rivitalizzati, ringalluzziti ed il gioco spumeggiante ne è la riprova. Addirittura senza molti titolari di centrocampo, abbiamo dominato due partite, grazie ad un Tonali per il quale si sprecano aggettivi ed entusiasmo.

Bollito di Special One

E togliamoci subito il dente. L’ho bastonato duramente e non cambio idea, per me Ciokko Baiokko va bene in Angola, ma non si può negare che nelle ultime due partite è stato più che dignitoso. Io tolgo, io do. Contro la Roma aveva iniziato perdendo due palloni e un passaggio sbagliato nella stessa azione, facendomi disperare e cadere nel baratro del più oscuro pessimismo. Poi però ha ritrovato lucidità e, azione dopo azione, ha meritato plauso e piena sufficienza. Bravo Ciokko, ma a fine stagione addio, per sempre.

Sul suo passaggio dal Lione al Milan: “È stato molto difficile, perché c’era in ballo qualcosa per la prima volta della mia giovane carriera. Mi sono solo fissato sul fatto di esserne all’altezza o meno. Ho rischiato venendo qui, ma anche all’OL avevo dei dubbi sullo spazio che avrei potuto avere. E venendo da un club come il Lione, sogniamo tutti di raggiungere una squadra come il Milan, così ci sono andato immediatamente”

Parole e musica di Pier Kalulu; potrebbero sembrare le solite parole scontate di un calciatore a cui le cose vanno bene. Invece no, sono le parole di un bravo ragazzo, educato ed intelligente, aspetti, come sapete, su cui ho fondato il mio odio verso il Giannino e i cazzoni che lo infestavano. Kalulu ha sempre fatto il suo, in qualunque posizione e non ha mai detto una sola parola, anche quando il buon Pioli gli preferiva il folcloristico Braccobaldo Tourè. Ecco, se proprio si vuol cercare una pecca, Pioli avrebbe dovuto credere un po’ di più nel ragazzo, anche da centrale. Addirittura non sta sfigurando nonostante l’acerbo Gabbia (non ha colpe) che di certo non lo aiuta.

Io poi ho sempre avuto una passione per “Core de Nonna” Florenzi. E’ un grande professionista e, con il ritrovamento della migliore condizione, sta giocando veramente bene. A Venezia meritava un gol, ci prova sempre e questo ne fa uno dei miei preferiti. Al contrario di Krunic che per tirare in porta aspetta che Urano entri nel Leone e che gli altri pianeti si dispongano a zona sui calci d’angolo astrali.

A tal proposito il centrocampo continua, in prospettiva, a preoccuparmi. Con la squalifica di Tonali siamo ridotti veramente al minimo, con Krunic e Baiokko prossimi titolari: brrrrrrrrrrrr… Non voglio nemmeno sentire la storia che giochiamo in casa contro lo Spezia, se prendiamo sotto gamba questa partita, partendo dal principio che bastano soltanto Baiokko e il rattristato Krunic, allora rischiamo di rovinare la stagione sempre con lo Spezia. Trovo assurdo che la dirigenza rossonera non si sia preoccupata di questo mese di gennaio con la Coppa d’Africa, oppure hanno scoperto da poco l’esistenza di questa competizione?

Di contro in attacco abbiamo una grande abbondanza; con i rientri di Rebic, Giroud e Leao, che si aggiungono ad Ibra, Messias e Diaz, abbiamo veramente un attacco atomico. Sarà compito di Pioli trovare le giuste alchimie, i giusti equilibri per far rendere al meglio tanta grazia di Dio. Possiamo veramente dettare legge nelle singole partite, cambiando completamente il fronte d’attacco, potendosi permettere il lusso di chiedere agli attaccanti di dare tutto nella propria frazione di tempo senza risparmiarsi. Tutto ciò, chiaramente, a patto che Pioli non faccia i cambi a tempo scaduto, cambiare subito e attaccare alla grande con questo splendido gruppo. Forza Milan.

Gianclint 

 

 

Il mio primo ricordo furono i pianti per una sconfitta in finale con il Magdeburgo.. Rivera e Chiarugi erano i miei idoli, ma ho amato anche Wilkins ed Hateley. Per il Milan di Sacchi avrei lasciato tutto e tutti. Rimane per me la pietra di paragone. Scrivo di getto come Mozart, odio i servi, i ruffiani e i leccaculo. Scrivo per il gusto di farlo e potrei dare lezione alla maggior parte dei giornalisti al seguito del Milan, incapaci di scrivere qualcosa di accattivante e vero. Detesto chi scrive e annoia e lo fa solo per ingraziarsi qualcuno. Disprezzo fanatici e cretini. Ragiono con la mia testa e del risultato me ne frego; chi gioca bene vince due volte.