Incertezza perenne

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Gli avvocati del Milan sono a Nyon di fronte ai giudici della Camera Giudicante. L’obiettivo è chiedere di essere condannati subito, con la probabile pena dell’esclusione dall’Europa League, il che farebbe decadere automaticamente il precedente ricorso al Tas contro la prima sanzione (squalifica a tempo). Il club accetterebbe la sanzione immediata di esclusione dalle coppe ricevendo in cambio una dilazione dei tempi di rientro imposti dal Fair Play finanziario, che oggi non consentirebbe al Milan di raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2021.  I conti rossoneri hanno ancora un segno meno davanti. E dopo essere stati condannati per il triennio 2014-2017 (esclusione dalle coppe, rosa limitata e conti in regola entro due anni) lo sarebbero allo stesso modo anche per il triennio 2015-2018. Il Milan punterebbe a una sanzione unica stabilendo nell’estate del 2022 il limite temporale entro il quale diminuire entro i 30 milioni il saldo negativo. Nel frattempo il ricorso al Tas di Losanna presentato contro la prima sanzione decradebbe automaticamente. E a questo punto l’Uefa potrà emettere il proprio giudizio: fuori dall’Europa conquistata sul campo. Il Milan non si opporrà. A fronte di questa condanna, il limite temporale per rientrare nei parametri del Fair Play sarà rimandato di dodici mesi. Sull’accordo tra Milan e Uefa il Tas non potrà in questo modo esprimersi, ma limitarsi a riconoscerlo. Se il Milan non disputasse l’Europa League nella prossima stagione, la Roma quindi entrerebbe direttamente nella competizione mentre il Torino andrebbe ai preliminari.

Fonte Gazzetta dello Sport

Ormai dovremmo essere abituati a vivere, sportivamente parlando, in un’incertezza perenne; sembra una condanna. Da anni non c’è mai la benché minima certezza di nulla. Abbiamo iniziato con un menefreghismo di Fantomas verso una squadra di calcio che non gli serviva più; abbandonata nelle mani di un dirigente talmente asino da comprare solo mummie e pippe, strapagandoli, per poi rottamarli visto che non li voleva nessuno. Anni e anni di prese per il culo con la connivenza di quei servi della sala stampa e dei giornali che vivevano h24 con la radula a penzoloni; capaci di giustificare ogni indecenza ed ogni sudiciume. Parliamo chiaramente di una stampa tenuta al guinzaglio da un Condorasino che dettava gli articoli. Così la squadra si è sempre di più impoverita fino ad essere allenata da Brokko Brokki, il punto più basso della nostra storia. Poi è iniziata una triennale telenovela con thailandesi e cinesi di ogni risma, con un’incertezza opprimente che schiacciava la speranza di ogni milanista di buon senso.

Alla fine sono arrivati, “per amore”, dei cinesi inadempienti, i quali, coadiuvati da un binomio autoctono  totalmente fuori di testa, hanno innalzato inni all’incertezza, con bonifici che non arrivavano mai, centinaia di milioni impegnati sul mercato e squadra che faceva sempre più schifo. Spariti i cinesi ed intervenuto Elliott, nel frattempo l’incertezza ha preso definitivamente casa a Milanello con la scure dell’Uefa che da quasi due anni ci minaccia di morte quotidianamente. Capite bene che produrre calcio in questo contesto così volatile è diventata l’ultima preoccupazione, specie se chi detiene la proprietà è advisor di se stesso. Cosa vogliano questi americani nel loro intimo per noi…, non ci crederete…, ma è incerto. Tutto è incerto, non solo il futuro, ma anche e soprattutto il presente. Faremo le coppe? Non le faremo? Non si sa, ma nel frattempo gli altri pianificano e noi prendiamo tempo. Si, prendiamo tempo, allunghiamo l’incertezza e vediamo se ci danno più tempo per mettere a posto i nostri disastrati conti. Non so più in che sperare, da una parte a me dell’Europa Legue frega fino ad un certo punto e la scambierei volentieri con un bel campionato che ci veda protagonisti. Però questo puzza di ridimensionamento e allora mi chiedo dove siano i famosi legali belva e dove sia la potenza nucleare di Elliott. Le solite cazzate per i cretini che se le bevono.

Essere protagonisti però necessita di rinforzi e qui possiamo solo aspettare e sperare. Contavo che almeno l’allenatore fosse una certezza e non l’ennesima scommessa che ingenera ulteriore incertezza. Non mi si venga a dire che il buon Giampaolo è una certezza perchè il talebanismo da innamoramento facile ha poco di razionale. Lo so, ormai è dipinto come uno scienziato che viene da un’altra galassia, ma mi chiedo perchè non se ne fosse accorto nessuno prima. Ma ormai è stato preso Giampaolo e avanti con questo bravo cristiano; che sia una persona seria, uno che viene dal niente, che non sia uno dei raccomandati di casa Milan sono solo pregi che me lo rendono simpatico. Se saprà dare un gioco a questa banda di caproni allora ne tesserò le lodi. A fare meglio di Gattuso, dal punto di vista estetico, non ci vuole molto, ma lo pensavo di tutti gli impresentabili che abbiamo avuto in panchina in questi disgraziati anni.

Prendo atto dell’arrivo di Boban e spero che la sua intelligenza ci faccia crescere in maniera esponenziale, con ruoli ben definiti e decisioni repentine e vincenti. Di Boban e di Maldini apprezzo che negli anni osarono criticare il Condorasino e tutti i suoi sodali. Questo negli anni ha dato adito ai soliti sudici leccaculo dell’amministratore delegato alle abbuffate ad intraprendere una crociata contro chiunque osasse criticare il loro padrone. Questo me li rende simpatici a prescindere, ma ora non mi basta più. Adesso voglio vedere calcio, purtroppo non c’è stata la Norimberga che auspicavo, ma la fanfara mediatica rossonera, quanto di più ridicolo ci sia, giornalisticamente parlando, è rimasta al suo posto a scrivere sciocchezze quotidianamente. Vorrei, con tutto il cuore, che la nuova gestione mettesse mano alla comunicazione rossonera, infestata da vecchi dinosauri e giovani e rampanti incompetenti. Si passa la giornata a festeggiare compleanni, gol dell’alto medioevo, calcio femminile e ricordi storici. Per scrivere queste quattro minchiate basterebbero 4 stagisti e due pc. Il canale servatico andrebbe chiuso per decenza e ossequio al giornalismo vero, visto che non serve a nulla se non a sfornare programmi ridicoli e buoni per far ridere un intero pollaio. Ho fatto vedere alcune clip ad un pollaio con certi fenomeni del 1200 e le galline si rotolavano al suolo staccandosi le penne. Alcune sono morte d’infarto.

L’arrivo di Sarri in terra sabauda ha evidenziato l’ennesima brutta figura dei fantacazzari, quelli che magari hanno un negozio di pompe funebri, medicano calli, dipingono unghie o tosano pecore, ma contestualmente danno notizie di mercato, millantando amicizie altolocate. Io ogni anno mi diverto fino alle lacrime, leggendo scemenze a profusione su questo o quello; prima pensavo fossero una piaga, e in parte lo sono visto che ci sono dei minkioni che gli credono, ma poi ho pensato che permettono sempre di fare un censimento dei coglioni circolanti, quindi sono utili. Addirittura c’è un folto gruppo che si è recato alla Malpensa ad aspettare Milinkovic Savic dallo scorso anno, questi però si sono scontrati con un altro gruppo di fanatici che aspettano Fabregas. I tafferugli sono stati violenti e sanguinosi. Fortunatamente Guardiola era atteso altrove, altrimenti sarebbe stata una strage. Spero che ciò insegni qualcosa, ma vedrete che presto arriverà un allucinato, in preda al delirium tremens, che annuncerà l’ennesimo fantasma.

Sabato l’esperto di editoria sportiva nei giusti toni, nonchè depositario del carro dei veri milanisti e dello scrigno con il sangue della gratitudine, ha pontificato dalle colonne web di Milan News. Del resto quello è il suo campetto di scrittura, non si ricordano articoli su giornali e testate di rilievo. Per l’occasione ha fatto l’ennesimo endorsement ad un sito suo e altri suoi affini. Parliamo di ZeroZeroZero.it (zero visite, zero commenti e quindi zero interesse). La citazione è l’ennesima pietra tombale, ricordando i siti tumulati di altri suoi amichetti, nonchè l’Ischia calcio che si è disintegrato. Ricordate gli accorati appelli al calcio isolano? Si invocava il ritorno di Taglialatela e si chiedeva l’intervento di tale presidente Carlino. Chiaramente l’Ischia Calcio è sparito e così sarà per 000…, o è già sparito? Certo che deve essere terribile scrivere e non c’è un cane che ti legge e che ti commenta. Sensazione mai provata. Per l’occasione è stata esaltata la figura critica di Boban…, ma non era, insieme a Maldini, quello delle interviste “ad orologeria” contro Padrongalliani? La solita coerenza presa a sputi e calci. Dimenticavo…, per un attimo immaginate che Totti avesse tenuto la stessa conferenza non contro l’A.S. Roma, ma contro l’A.C. Milan…, che leggeremmo di sabato mattina?

Gianclint

 

Il mio primo ricordo furono i pianti per una sconfitta in finale con il Magdeburgo.. Rivera e Chiarugi erano i miei idoli, ma ho amato anche Wilkins ed Hateley. Per il Milan di Sacchi avrei lasciato tutto e tutti. Rimane per me la pietra di paragone. Scrivo di getto come Mozart, odio i servi, i ruffiani e i leccaculo. Scrivo per il gusto di farlo e potrei dare lezione alla maggior parte dei giornalisti al seguito del Milan, incapaci di scrivere qualcosa di accattivante e vero. Detesto chi scrive e annoia e lo fa solo per ingraziarsi qualcuno. Disprezzo fanatici e cretini. Ragiono con la mia testa e del risultato me ne frego; chi gioca bene vince due volte.