
Il calciomercato del Milan non sembra essere finito, anche dopo Conrad Harder. Iniziata con la cessione di Tijjani Reijnders, l’estate rossonera è stata caratterizzata da diverse altre partenze e da molti arrivi (sette al momento), in barba a tutti i proclami che sono stati fatti di una volontà di non rivoluzionare la rosa. Del modus operandi del club rossonero ne ha parlato oggi il direttore del Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni che ha scritto un Editoriale dal titolo eloquente: “AC Milan Trading Center”. Le parole di Zazzaroni sull’obiettivo del mercato del club Milan: “Questo Milan tanto Elliott e un po’ Red Bird sta facendo il possibile per ricordarci di avere una priorità : i conti a posto. Per ottenere i quali si concentra prevalentemente sul trading, trascurando lo “strengthening”, ossia il rafforzamento della squadra. E invece l’obiettivo dovrebbe essere proprio quello di rispettare il nome che porta (Milan) offrendo a un tecnico pluriscudettato (Allegri) e a una tifoseria presentissima e attiva un organico da titoli, almeno potenzialmente”.

Fino ad oggi non avevo ancora osato fare questo accostamento, ritenevo il Giannino inarrivabile e mi sembrava irriguardoso accostargli questo penoso e vomitevole tentativo di Milan; non fosse altro perchè il Giannino era un qualcosa di folkloristico, di godereccio e ridanciano. Il Furlanino (Bocconian Furlanino Capital Gains) è invece qualcosa di odioso, intriso di bocconiana presunzione. Il Giannino faceva ridere sapendo proprio di far ridere, questi invece non vogliono far ridere, basta guardarli in faccia e capisci che sono nati antipatici e presuntuosi.
Tuttavia, il modo in cui hanno portato quello che rimane del fu Milan alla distruzione fa anche indirettamente ridere. Le pagliacciate di allenatori presentati in contumacia e licenziati mentre sono in conferenza stampa, di allenatori che inseguono il capitano in campo per picchiarlo, eliminazioni in Champions per mano di un avversario con in panca l’allenatore della primavera e a cui hai tolto il giocatore più forte…sono cose che fanno oggettivamente ridere. Senza dimenticare comunicatori che con la bava alla bocca…annunciano di lavorare alla terza stella (e ne hai una…) mentre i cugini ti vincono la seconda in faccia in un derby. Comunicatore giustamente licenziato, ma non certo per le scemenze dette.
Allora uno pensa (non io) chissà come reagiranno, chissà che mercato faranno, chissà che squadrone! Ma il Furlanino non mette limiti alla provvidenza delle minkiate e tira fuori dalla naftalina un ds abituato al lotitiano “signorsì” e un tecnico praticamente semi bollito che negli ultimi sei anni ha allenato solo in tre, vincendo una sola coppettina Italia. Dimenticavo, anche in Coppa Italia umiliati dal Bologna. La reazione poi ha portato decine di migliaia di imbecilli a farsi seghe a due mani ad ogni cessione, eiaculando a più non posso anche contro le pareti prese a pisellate per ogni pluvalenza. Quando leggo di questi ragionieri rido fino alle lacrime, questi sono i clienti più affidabili e fedeli del Furlanino. Il Furlanino è fatto per loro, per il popolo bue che guarda il maxi schermo e latra alla luna quando viene inquadrato, altri sono infastiditi perchè talvolta appare il risultato anziché la loro faccia da idiota, del risultato non frega niente a prescindere. Questi sono i loro clienti.
Il mercato in entrata poi è quello che è: giocatori seguiti e poi non presi per qualche milioncino, inseguimenti e dirottamenti aerei, giocatori sciancati in avanzato stato di putrefazione e poi rispediti in un feretro al mittente. Affarucci con i soliti procuratori famelici (affinità con il Giannino) per giocatori semi sconosciuti fatti passare per fenomeni in fasce. Acquisti di doppioni e totale menefreghismo per un attacco ridotto al solo Salvelox Gimenez. Tutto questo schifo, tutto questo sudiciume cosa poteva produrre? Beh la prima partita di campionato è la diretta conseguenza di tutto questo, con meeting di mercato convocati d’urgenza mentre la merda ormai raggiunge il primo piano.
Chiaramente tutto questo con i loro degni amici servi della sala stampa che tra un dolcetto e un cavallo parlante, un colloquio con la scrivania in noce, dolori al petto per la cessione di Reijnders tali da provocare un’ angina pectoris, trasformatasi poi in un baleno in un lieve fastidio intestinale, levatacce all’alba per andare a blaterare GioggioFullani sotto la sede e i soliti strisciamenti delle radule che hanno portato a parlare di scudetto, hanno ballato il minuetto con i dirigenti del Furlanino, gente che loro adulano a prescindere, gente che loro esaltano per mantenere i privilegi di esseri inutili che parlano con loro.
Se tutto questo era quasi il delitto perfetto, è intervenuto però nelle ultime ore un nuovo esercito che si contrappone alle armate degli orchi e dei servi di Mordor: l’esercito degli Elfi di Max. Io non so se Allegri sia ancora in grado di allenare una squadra di calcio, sta di fatto che rimane un grande allenatore di giornalisti, quelli esterni, non certo quelli che slinguazzano a Milanello. Sono le truppe cammellate di Allegri, quei giornalisti di scuola nazionale e toscana che si contrappone alla scuola goebbeliana a cui si rifanno i tramezzinari e giornalisti da pastiera. Le pubblicazioni di questi elfi a difesa di Allegri si susseguono e perfino a Milan News si sono accorti che il primo obiettivo del Furlanino è la plusvalenza, perfino loro. Allora è proprio grave.
Gianclint
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