Scontato…

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Avrei titolato “Buona la prima”, ma sarebbe stato troppo scontato. Però almeno “buona la prima di Maignan” concedetemelo perché invece, a mio parere, non era per nulla scontato. Tanto per essere chiari, Donnarumma, al di là del giudizio sull’uomo, rimane per me il più forte sulla piazza. Non è che perché ci ha voltato le spalle sia diventato di colpo una pippa. Che tra Maignan e Zizze qualcosa avremmo perso lo davo per.. scontato… ma immaginavo di peggio. E’ solo la prima ed è meglio non dare giudizi affrettati ma IronMike si è comportato davvero bene. Non è per quella palla strepitosa in basso a destra, con tanto di deviazione, sulla quale ha avuto i riflessi di una leone che sfugge alla caccia di un branco di Leonberger, non per diverse buone uscite sulle palle alte, Non perché ha un’ottima presa, non perché ha fatto il lancio che ci ha portato al gol (unico gol e più merito di Calabria e demerito di Audero che la minchiata l’ha fatta per davvero), non perché fuori dall’area con la palla tra i piedi rischia la giocata senza fare un plisset, ma perché lo dicono i compagni che, avendolo sotto gli occhi tutti i giorni, sanno giudicare molto meglio. Si, perché se i compagni si appoggiano a te anche se gli avversari pressano, se sulle palle alte ti lasciano sempre lo spazio in mezzo all’area per andare a prenderla, se si fidano a giocare alti (lasciando che tu ti posizioni 30 metri avanti alla porta), significa che ti hanno pesato e che di te si fidano ciecamente. E di IronMike, è evidente, si fidano. In più ha una presenza tra i pali che “si sente” (e per gli avversari ha un peso perché tendono a forzare la giocata cercando l’angolo impossibile e sbagliando molto più spesso) ed ostenta sicurezza. Vedremo nelle prossime partite ma, per quanto mi riguarda, ora sono molto più tranquillo.

Che Tomori fosse davvero forte lo sapevamo già. Che potesse diventare “così forte” non era, come dire… scontato?. Lunedì, insieme a trottolino Diaz e Maignan, è stato il migliore in campo. Mi sbilancio; il miglior centrale della serie A. Lo trovi praticamente dappertutto e, quando in ripartenza si apre lo spiraglio (e questo non lo avevo ancora visto) ed è coperto dai compagni, si trasforma in un centrocampista/attaccante aggiunto (il che significa che ha anche visione di gioco ed intelligenza calcistica) e non è solo un marcatore tosto e spietato. Me ne ricorda un altro di cui, per scaramanzia, non farò il nome, ma ho visto degli accenni di coast to coast che non vedevo da tempo immemore.

Detto di trottolino Diaz (altra prestazione sugli scudi con tanta corsa e sacrificio, vedi le pagelle di Max) e dell’esordio bruttino di Theo (ecco, quello invece non era per nulla scontato…) che è sembrato davvero sotto tono fisicamente e non è praticamente mai riuscito nella progressione saltando l’uomo che è la sua caratteristica distintiva, è stata una vittoria meritata ma anche sofferta. E’ sembrato che mano a mano che passavano i minuti ne avessimo sempre meno rispetto ai blucerchiati che, meglio ammetterlo, ci hanno anche messo in difficoltà. Il pareggio ci poteva anche stare ed Il fischio finale l’ho accolto come una liberazione.

Non so chi arriverà oltre a Pellegri, con la speranza che l’abbiano restaurato adeguatamente. Arriverà Baka (che tutto sommato non mi dispiacerebbe)? Il famoso trequartista (adesso si parla di Jesus Corona che non ho mai visto giocare ma è il 388esimo che ci hanno accostato…)? Il presidente rinnoverà (non ne sono più così sicuro)? Rimarremo così? Ormai non do nulla per scontato ma per quanto visto lunedì non è questo il punto.

L’ha detto Maldini: Abbiamo giocato e vinto senza Ibra, Calha, Kessie, Bennacer (entrato solo nel finale), e Zizze, 5 titolarissimi, l’asse verticale intorno a cui girava il gioco l’anno scorso. Un Milan molto diverso dallo standard della scorsa stagione ma una squadra che ha portato a casa i tre punti giocando da squadra anche senza 5 giocatori che erano stati importantissimi. Vedere Krunic recuperare decine di palloni tanto da non riconoscerlo (e coprire Tomori quando partiva), Saelemaekers fare più il difensore che l’esterno correndo come un pazzo e coprendo le folate di Calabria (vedi il gol, ad esempio) e persino Leao che ha giocato una buona partita soprattutto nel pressing ed in fase difensiva coprendo la giornata così così di Theo, Tonali che sembrava rinato e, in generale, tutti in campo con la bava alla bocca qualcosa vorrà pur dire.

Mi sbaglierò ma l’impressione è che Pioli abbia realizzato che fino alla fine del mercato non saprà che rosa avrà realmente in mano e sulla quale lavorare. Che anche per questo motivo abbia utilizzato l’estate per impostare tanti Milan diversi a seconda di chi arriverà (e dipenderà dalle “occasioni” che offrirà l’ultima parte di mercato, se ne offrirà, più che da scelte vere e proprie) e se si dimostrerà più o meno all’altezza. Quindi ha provato, oltre al 4-2-3-1 canonico, un semplice ma sempre efficace 4-4-2 (per quando deciderà di far giocare insieme Ibra e Giroud (e perché no, uno dei due con Pellegri, non si sa mai, meglio non dare nulla per scontato), la difesa a tre per i momenti in cui, come lunedì gli ultimi 20 minuti, c’è da soffrire e forse anche altro che ancora non abbiamo visto ma, in generale, un gioco più corale. L’impressione, sempre a prima vista, è che la squadra sia con lui al 100% e che senta davvero la responsabilità ed il momento. Anche chi è entrato a partita in corso ha dato il suo contributo di sangue e sudore ed anche questo è un segnale importante dell’unità di intenti in società. Immagino anche che avere come direttore tecnico un ex calciatore del calibro di Maldini (per molti calciatori un mito) abbia un peso e che anche la sua presenza abbia contribuito a stabilire l’unione di intenti che si intravede.

Forse, in assoluto ed a seconda di chi ancora arriverà o partirà per altri lidi, questo Milan sarà meno forte di quello passato, forse il tasso medio di qualità sarà un pochino inferiore (forse eh… non lo do per scontato), specie in alcuni ruoli chiave, ma, sempre forse, sarà un Milan più capace di soffrire, di resistere unito ai momenti no (che in una stagione capitano a tutti) e superarli senza troppi danni, di essere ancora più convinto dei propri mezzi, più desideroso di farsi valere e dimostrare che anche senza i transfughi (e gli infortunati) può giocarsi qualcosa d’importante. Vale per noi da una parte, ma anche per gli avversari dall’altra… meglio non dare niente per scontato.

PS: Noi, a differenza di altri, lunedì sera abbiamo giocato una partita di calcio…

FORZA MILAN

Axel

Puoi cambiare tutto nella vita. La fidanzata, la moglie, l'amante, la casa, il lavoro, la macchina, la moto e qualsiasi altra cosa che ti viene in mente. Solo una cosa non potrai mai cambiare. La passione per questi due colori. "il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari". Grazie mamma che mi hai fatto milanista, il resto sono dettagli.