Pagelle Napoli Milan 0-4

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Alzi la mano chi avrebbe scommesso anche solo un centesimo su un risultato del genere stasera al Maradona di Napoli. Siate sinceri mi raccomando, non vale barare.

La stessa squadra che si fa prendere a calci in faccia dall’Udinese e dalla Fiorentina, rifila una lezione di calcio ai futuri campioni d’Italia del Napoli, annichiliti sotto ogni aspetto e per 90 minuti più recupero.

Vedremo le conseguenze, se ce ne saranno, sulla doppia sfida in Champions League. Nel frattempo godiamoci questa serata spettacolare che da tifosi ci meritiamo dopo il gennaio e il marzo che ci è toccato vivere.

MAIGNAN: 6 – Non deve compiere miracoli o parate particolari e ogni tanto non appare perfetto come ci ha abitutato. La paratona di faccia nel secondo tempo è comunque tanto efficace quanto irrituale

CALABRIA: 7 – Vista l’assenza di Osimhen, Davidino è chiamato al compito più improbo di tutti, cioè contenere Kvara. E, grazie anche all’aiuto dei compagni, lo fa con autorevolezza. Non disdegna qualche sortita in avanti, compresa quella che accende la miccia al primo gol

KJAER: 7,5 – Certo, marcare Simeone e Raspadori non è come marcare il satanasso nigeriano. Ma Simon, da molti invocato nelle ultime occasioni, si riprende i galloni di capitano de facto e guida una difesa perfetta

TOMORI: 7 – I rilanci e l’impostazione sono spesso rivedibili, ma le chiusure stasera hanno il dono della Provvidenzialità

HERNANDEZ: 6,5 – Partita matura e di controllo, nella quale lascia la scena al suo compagno di fascia Rafa Leao

TONALI: 7,5 – Sandrino tira fuori una di quelle partite magistrali in cui spadroneggia a centrocampo. Il pallone sradicato con assist a Leao per il terzo gol è un compendio di quello che può dare se non lo si costringe a coprire 40 metri di campo

KRUNIC: 7 – BravoRade BravoRade BravoRade BravoRade

(BAKAYOKO: SV – Sono generoso vista la serata)

BENNACER: 7,5 – Viene piazzato da Pioli, similmente all’ultima volta in cui il Milan è stato a Napoli nell’annus domini 2022, sulla trequarti. E lui tira fuori un match di rara qualità e intensità, pressando tutti e tutto (soprattutto Lobotka). A rifinire la torta la ciliegina del cross per Diaz che tramortisce il Napoli quasi definitivamente

(DE KETELAERE: SV)

DIAZ: 8 – Giocate, assist e gol da urlo, in uno strapotere tecnico notevolissimo. Putroppo esce acciaccato, speriamo non sia nulla

(SAELEMAKERS: 7,5 – Ammetto di non aver alcuna simpatia sportiva per Alexis. Ma stasera è entrato veramente ‘on fire’, sfoderando la sua migliore prestazione da mesi, forse anni)

LEAO: 8 – Doppietta da urlo: per stasera stravince la sfida col georgiano e taglia a fette la difesa napoletana con le sue accelerazioni paurose. I due gol sono un clinic di cosa si deve fare con la palla in area di rigore

(REBIC: 6 – Entra nel garbage time)

GIROUD: 6,5 – Lavora come un pazzo sia davanti che dietro. Peccato per quel tiro a fil di palo sullo 0-2 e quella conclusione centrale che, in caso di trasformazione, sarebbe stata convalidata dal VAR

(ORIGI: 6 – Vedi Rebic)

PIOLI: 8 – Torna alla difesa a 4 e al Milan che pressa altissimo e gioca con un furore agonistico stile volata Scudetto 2022. Porta a scuola Spalletti e incamera una vittoria tanto roboante quanto fondamentale. Sciapò (cit.)

FORZA VECCHIO CUORE ROSSONERO

Raoul Duke

Milanista dalla nascita, primo ricordo Milan-Steaua del 1989 e prima volta nella fu Curva Sud in occasione di un derby di Coppa Italia vinto 5-0. Affezionatissimo al Milan di Ancelotti nonostante tutto e fiero delle proprie scorribande in Italia e in Europa al seguito della squadra fino al 2005, anno in cui tutto è cambiato. DAI NAVIGLI ALLA MARTESANA, DA LORETO A TICINESE, TRADIZIONE ROSSONERA, TRADIZIONE MILANESE!