Non so Voi ma…

11410

Pagelle a parte, che ho redatto solo ed esclusivamente perchè eravamo in pienissima emergenza con la redazione del night a San Siro al gran completo, (non ne leggerete più, faccio formale promessa…), questo è l’ultimo post che avrei mai voluto scrivere. Sono ormai due settimane che oscilliamo tra l’euforia per quanto stiamo vedendo partita per partita, per la possibilità che dopo un periodo di tempo immemorabile si arrivi da qualche parte (dove non lo dirò nemmeno se una signore in frac e papillon mi facesse la classica “offerta che non si può rifiutare…”), o, di contro, al terrore che il sogno si infranga, che basti una piccola disattenzione, un istante in cui si perda la concentrazione, una leggerezza impensabile, per far saltare tutto per di più contro i piastrellisti sassolesi che già per conto loro troppo simpatici ai milanisti non possono essere (e figuratevi per me che sono originario dell’appennino modenese che i “Pianjan” non li posso vedere nemmeno dipinti…). Il tutto senza tenere conto dello stato pietoso in cui si trovano le mie gonadi a causa dei continui quanto furiosi “strizzamenti” che hanno subito in questo periodo.

Per dare l’idea di come si vive di questi tempi a casa Axel Vi basti spere che proprio Domenica Lady ed io festeggeremo i 35 anni vissuti sotto lo stesso tetto ma, per scelta comune, il locale dove andremo (a festeggiare? sperem…) l’abbiamo prenotato alle 21:30 perchè di questa partita non possiamo perdere nemmeno un secondo. Questo finale di campionato regola la nostra vita. Come non bastasse, il vicino di casa, quel signore gentile dotato di maxischermo, ci ha “altrettanto gentilmente” invitato nuovamente a vedere ancora insieme Sassuolo-Milan. “La formazione ha portato fortuna e non voglio sentir ragioni. Domenica alle 18:00 dò per scontato che sarete qua”, condendo l’invito con la minaccia delle peggiori conseguenze in caso di assenza ingiustificata. Roba leggera tipo la tortura del gatto, lo strappo delle unghie e la culla di Giuda. La vera tortura però è il tempo che non passa mai. In ufficio ciondolo combinando poco o nulla lasciando giusto che il tempo scivoli via, a casa sono un ameba (vabbe… siamo, per la verità…), al telefono rispondo a monosillabi anche ai clienti più importanti, cammino come uno zombie e via così.

Cercando di mantenere un briciolo di lucidità la realtà è che questa squadra ha meritato di trovarsi in questa situazione, anzi… Un campionato che, per come sono andate le cose e per certe decisioni, come posso dire… discutibili?… avrebbe dovuto essere già chiuso ma lasciamo stare che è meglio altrimenti dovrei auto-bannarmi e poi il pianto a dirotto è lo sport preferito dai cuginastri e preferisco lasciarlo a loro.

Rimane che, a mio parere, questa rosa non è la più forte in assoluto, rimango convinto che gli odiati cuginastri sarebbero (rigorosamente al condizionale) più forti ma che nella nostra squadra si sia sviluppata nel tempo una condizione semi perfetta. La figura di Maldini che ha saputo creare un ambiente ideale, le scelte tecniche sue e di Massara (al quale evidentemente lo stesso Paolo ha concesso fiducia incondizionata la quale è stata ampiamente ripagata) che si sono rivelate vincenti (cito ad esempio Kalulu, Leao, Tomori, Maignan, ma paradossalmente lo stesso Messias che si è rivelato utile anche se con tutti i limiti dell’universo), Dida, che se Maignan è cresciuto così tanto un poco di merito deve averlo per forza, la gestione signorile evitando  le classiche sfuriate davanti alle telecamere a cui altri sono avvezzi (anche se a volte sarebbero state giustificate), senza proclami e messaggi subliminali inviati a chi di dovere. La presenza di Ibra che, anche se per i suoi problemi fisici ha giocato pochissimo ed anche in queste fasi finali deve dosare ogni singolo minuto sul campo, è di per sè sufficiente anche soltanto stando in panchina per “motivare” (diciamo così evitando di scendere in particolari sui quali è meglio sorvolare) i compagni in campo. Pioli, un allenatore che evidentemente avevamo sottovalutato, che ha saputo dare alla squadra una sua precisa fisionomia, ma anche capace di modificare strategia e posizioni in campo (vedi Theo nel primo tempo di Domenica) partita per partita a seconda dell’avversario di turno e del momento, azzeccando quasi sempre i cambi e che ha saputo dare ai suoi ragazzi serenità e consapevolezza dei propri mezzi, facendo sentire importanti anche quelli meno utilizzati (che quando sono stati chiamati hanno sempre risposto “presente”) dosando forze e minutaggi con maestria. Ragazzi come Tonali, che dopo un primo anno un po deludente (forse per lui stesso prima ancora che per la società) si taglia lo stipendio pur di rimanere perchè per lui, che è un vero milanista dentro da sempre, poter realizzare il sogno di giocare nella sua squadra del cuore vale più di quattro soldi in più o in meno. Ambiente talmente coinvolgente che anche un giocatore come Kessiè, che ha già firmato per andare in altri lidi, dopo un periodo un po così (che entro certi limiti si può anche capire), anzichè tirare indietro la gamba, che non si sa mai…, sfodera una prestazione come quella di Domenica dove corre e recupera su tutto e tutti in tutte le zone del campo. Già, perchè sono stati capaci di fare capire anche ad un professionista gelido e calcolatore, che un conto è andar via dal Milan un altro è andar via da vincitore…

I cuginastri insistono sul concetto di “overperfomance” secondo il quale, per non si sa bene quale strano miracolo, starebbero rendendo tutti al di sopra delle loro possibilità, come fosse tutta e solo “fortuna”, il caso caino e crudele, oltre ai poteri forti avversi (che detto da chi ha a capo tale Marotta parrebbe un eufemismo ma…) che secondo loro gli avrebbero tolto punti preziosi qua e là… La realtà, cari cugini, anche se dura da ammettere, è che questo Milan è ben gestito e sta rendendo semplicemente al massimo delle sue possibilità. Insomma, la mettano pure come preferiscono ma, fino ad ora, siamo stati semplicemente “più bravi”, punto. Se ne facciano una ragione. Loro avranno pure il megapotente Marotta, io mi tengo volentieri Maldini & Co, e preghino il loro Signore che a Paolino non diano qualche altro soldino da investire…

Scusate lo sfogo… ma ora non resta che attendere le 18:00 di Domenica per gli ultimi 90′ di passione e poi che vada come deve andare perchè, personalmente, non ce la faccio più…

Non so Voi … !!!!

PS: E’ cosa di parecchio tempo fa ma ho memoria lunga. Non capiterà, ma se capiterà, un signore di nostra conoscenza ha fatto una promessa e lo aspetto su queste pagine… Vero Lupin ?

PS N°2: se come me avete amici, parenti, vicini di casa, colleghi o semplici conoscenti di fede diversamente colorata, che ogni giorno cercano di convincervi che è già finita, che è già tutto fatto e deciso, sappiate che non è vero. Sono convinti che qualcosa succederà ed alla fine vinceranno loro… Non capiterà, ma se capiterà, gli roderà il culo come non mai. Fategliela scontare con gli interessi…

Oggi più che mai… FVCR

Axel

 

Puoi cambiare tutto nella vita. La fidanzata, la moglie, l'amante, la casa, il lavoro, la macchina, la moto e qualsiasi altra cosa che ti viene in mente. Solo una cosa non potrai mai cambiare. La passione per questi due colori. "il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari". Grazie mamma che mi hai fatto milanista, il resto sono dettagli.