Con tanto di interessi

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L’abbiamo buttata via noi o ce l’hanno sgraffignata? La domanda è lecita, la risposta non può essere ridotta all’una o all’altra cosa. Il mondo non si divide in tutto giusto o tutto sbagliato, in si o no (potrei dire in b….. o n… ma la tastiera si rifiuta di scrivere queste due parole una di fianco all’altra).  L’una cosa non esclude l’altra.

Da una parte mi fa rabbia, non lo nascondo, che dopo aver giocato per 70’ minuti un’ottima partita ed esserci trovati in superiorità numerica, abbiamo subito il pareggio. Il rigore (non scaldatevi, ci arrivo dopo) non è arrivato per caso. I viola, con l’uomo in meno, hanno creato troppe situazioni pericolose. Anzi, glie le abbiamo concesse noi. In particolare abbiamo concesso spazi invitanti subendo diversi contropiedi potenzialmente sanguinosi ed il pari avremmo potuto subirlo anche in altre occasioni sia prima che dopo. E, per essere onesti, alla fine sembrava che in superiorità numerica fossero loro. Francamente, se sei in vantaggio ed in superiorità numerica rimango del parere che la devi chiudere e portare a casa. Che questa squadra abbia dei limiti di personalità, carattere e d’esperienza (Ibra a parte) non si può negare, che, giocando sempre gli stessi, si paghi anche a livello fisico altrettanto. I nostri torti ci sono tutti.

Dall’altra parte non c’è sport legato agli episodi come il calcio e, ma guarda il caso, sabato sera li abbiamo avuti tutti contro. Qualcuno vorrebbe convincermi che il fallo di mano fischiato a Ibra, con il conseguente annullamento di gol da fuoriclasse, c’era. Ora, va bene che Ibra a volte sembra sovrumano, vero che se scoprissimo che è arrivato da un lontano futuro in una bolla spazio-temporale non ci stupiremmo più di tanto, ma da lì a pretendere che sia un T1000 fatto di metallo liquido e possa inglobare un braccio nel busto facendolo sparire ce ne passa. Sbaglierò, ma il braccio non era nemmeno attaccato al corpo ma addirittura posizionato davanti al busto (immagino proprio per evitare gli fosse mai fischiato un fallo). Non si capisce neppure bene ma, ammesso e non concesso che la palla sia rimbalzata davvero sul braccio, si è, nel contempo, preso un rusone (scusate il milanesismo) da dietro altrimenti la palla non gli avrebbe sbattuto contro.  Immediatezza? Un concetto un pò fumoso visto che non ha calciato in porta da li ma prima di tirare ha in sequenza: conquistato il pallone dopo il rimbalzo a terra, dribblato un primo avversario, dribblato un secondo (con un rimpallo) e poi, solo poi, ha tirato in porta anticipando l’uscita del portiere. Immediato, certo, come il tempo che serve per poter fare una risonanza con la mutua. mi aspetto che il suo prossimo gol verrà annullato per un fallo di mano commesso nel 2011 a suo tempo non sanzionato. Perché gli errori arbitrali, alla lunga, si devono compensare (altro concetto sacro).

Di queste immagini ne ho trovato a iosa. Del frame dove Romagnoli anticipa Cutrone in scivolata no. Che strano…

Ma facciamo pure finta, per un attimo, che volendo interpretare il regolamento in senso stretto ed inflessibile, ci fossero gli estremi, saprebbe spiegarmi il Sig. Calvarese perché per quell’episodio è andato a consultare la VAR, così come per l’espulsione di Dalbert (sulla quale altrettanto francamente qualche dubbio mi rimane…), mentre per il rigore fischiato a Romagnoli non ne ha sentito la necessità? Rivedendolo si evince chiaramente che il buon Alessio arriva sul pallone in anticipo. Rivedendolo però… dal vivo, in effetti, qualche dubbio si poteva avere. Non certo per occhio di lince Calvarese che invece aveva visto perfettamente e che, come ben sappiamo, è dotato della vista a raggi X di Superman alla quale nulla può sfuggire. Bah… abbiate pazienza ma sono piuttosto incazzato, più o meno come Alex Drastico quando ha scoperto che gli avevano spazzolato “rollebbol”. La maledizione ve la risparmio perché di rogne ne abbiamo già abbastanza e si sa, i pusillanimi e quelli in malafede, hanno la querela facile. Meglio evitare.

Tra una testa di cavallo ed una spedizione punitiva dal Bronx…

Detto questo, per l’ennesima volta non credo al complotto. Credo invece che per un arbitro siamo un’occasione unica per dimostrare la sua assoluta neutralità ed indipendenza dalla cosiddetta “sudditanza psicologica” (ma sì, passatemi la definizione…). Il Milan, per quanto messo come è messo, fa comunque più notizia della Spal o del Lecce (con tutto il rispetto ovviamente). Quindi, pesta duro sul Milan così dimostri che non hai nessun timore reverenziale contro le cosiddette “grandi” ma senza rischiare nulla. Anzi, paradossalmente, se sbagli clamorosamente come sabato vale ancora di più.  “Avete visto? Gli ho fatto pareggiare una partita, si, ho pure sbagliato, ma questo dimostra che uomo duro ed integerrimo sono. Mica mi faccio condizionare Io!”.  Se poi lo fai favorendo una squadra che si era appena lamentata (con tanto di velate minacce Bronxiane) restituendogli a spese nostre il maltolto con tanto di interessi (non sto nemmeno a dire da chi…), hai compiuto il delitto perfetto.

Prima! dovevate pensarci prima…

Ma, anche qui, dobbiamo ammettere le nostre colpe. Sono anni che la nostra condizione di nobile decaduta ci espone alla presa per il gnao arbitrale. E, come se non bastasse il danno, le beffe. Tra Domenica e lunedì, giusto per sottolineare dove tira il vento, si sono affannati in tanti, tra media ed addetti ai lavori, per giustificare le decisioni di Calvarese. L’ultima che ho sentito è che il rigore c’era. Ci sarebbe stato un leggero tocco di Romagnoli a Cutrone ed inoltre la deviazione del pallone sarebbe stata così leggera da essere considerata ininfluente (ma il tocco altrettanto leggero invece no…). Nientemeno… hanno usato le immagini ad altissima risoluzione dei satelliti spia della NSA scansionate col microscopio elettronico? Avevano puntato il telescopio ELT sulle gambe di Romagnoli anziché su Andromeda? Certo che se la società non si fa mai sentire, se tiene sempre il profilo basso, se non parla di episodi, non lamentiamoci. Già l’anno scorso il profilo basso ci è costato caro. La lezione avrebbe dovuto essere metabolizzata. Francamente che Pioli e Maldini nel dopo partita, e ieri la società ufficialmente, abbiamo protestato, sa un po di stalla chiusa dopo che sono scappati i buoi. Pur con tutti i nostri (tanti ed evidenti) limiti, mancano diversi punti alla nostra già deficitaria classifica. Giusto quelli che avrebbero potuto lasciarci una speranziella. Probabilmente non saremmo in ogni caso arrivati dove avremmo tanto voluto ma intanto non toglieteceli e poi vediamo…

Rimane che fino a quando questa società verrà percepita come una società debole e poco o nulla influente la situazione non cambierà. Inoltre quest’anno oramai è andato e se pure adesso ci risarciranno di qualcosa (sono pronto a scommetterci un centone perché la faccia la devono salvare) non servirà più a nulla. Se però fossi nei panni di uno dei nostri 34.457.867 dirigenti non farei più passare neanche una rimessa invertita strillando come un’aquila allo scandalo e, sotto traccia, farei passare un messaggio chiaro. Quest’anno è andato, chi ha dato a dato chi ha avuto ha avuto, ma dalla prima dell’anno prossimo vogliamo tutto indietro. Con tanto di interessi…

PS: aggiungerei un’ammonizione supplementare a Bennacer che male non fa… E Romagnoli? Beh, lui andava espulso. Mi sarei rotto le scatole con… tanto di interessi !

PPS: Questo non deve giustificare le nostre minkiate altrimenti non saremmo credibili e, ancor di più, se scarichiamo tutte le colpe sugli altri, non cresceremo mai.

PPPS: se sei un professionista giochi per la squadra che ti paga, dai il tuo meglio e, se ti capita, cerchi pure di babbare un rigore. Ci sta, fa parte del gioco. Se un giocatore del Milan che arriva da qualche altra parte non lo facesse mi incazzerei. Però, dopo che l’hai cercato e l’hai trovato, dopo che volevi tirarlo tu con tanto di sguardo spiritato, dopo che ti sei tolto quel sassolone dalla scarpa (forse pure in parte giustificato) ed hai sfogato il tuo risentimento, lo schiumone mieloso sul cuore rossonero che “se avessi segnato non avrei esultato e bla bla bla…” te lo potevi anche risparmiare. Preferisco un ex col dente avvelenato che te lo dice in faccia che un paraculo.

FORZA MILAN

Axel

Puoi cambiare tutto nella vita. La fidanzata, la moglie, l'amante, la casa, il lavoro, la macchina, la moto e qualsiasi altra cosa che ti viene in mente. Solo una cosa non potrai mai cambiare. La passione per questi due colori. "il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari". Grazie mamma che mi hai fatto milanista, il resto sono dettagli.