Torino-Milan presentazione

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Altra occasione persa. Fisiologico sicuramente nel corso di una stagione, ma i punti persi cominciano a essere tanti e, soprattutto, pesanti. Il pareggio a reti bianche contro il Bologna è stato la peggiore conclusione di un fine settimana in cui Napoli e Inter sono riusciti a mangiarci due punti pur giocando a Bergamo e Torino lato Juventus. Una sorta di Caporetto, insomma, per quanto siamo ancora primi in classifica e padroni del nostro destino. Il primato è però molto più fragile oggi che una settimana fa, dal momento che abbiamo ancora davanti a noi partite complicate, sicuramente in numero maggiore rispetto ai nostri avversari.

Ciò che onestamente non mi spiego, pur cercando di interpretare il più possibile l’animo umano del tifoso rossonero, sono i #PioliOut apparsi sui social dopo lo 0-0 casalingo. Il senso di questa protesta quale sarebbe? Quale sarebbe il senso di cambiare un allenatore che in questi anni ha portato avanti un lavoro di alto livello o di protestare in questo modo in un momento tanto delicato. Cataloghiamo questi post sotto la voce “sfoghi”, per carità, ma rimane il fatto che bene non fanno. Come detto prima di Napoli-Milan, anche stavolta deve essere la squadra a prendere per mano i tifosi, anche coloro i quali si fanno magari prendere più facilmente dallo sconforto e si lasciano andare a commenti impulsivi. Tante volte lo abbiamo fatto noi, con il nostro amore per i colori e il nostro entusiasmo, stasera toccherà ancora ai ragazzi.

Il Torino è una buona squadra che forse, al momento, sta raccogliendo meno di quanto potrebbe. Attacco mediocre, con Belotti, Zaza e Sanabria che non si sono finora resi protagonisti di stagioni memorabili (ma tanto già sappiamo che il Gallo ci farà una tripletta stasera, come nella sua migliore tradizione), ma difesa top, con soli 30 gol subiti (solo uno in più del Milan). Tosti i granata, che hanno tra l’altro bloccato sull’1-1 la stessa Inter non più tardi di qualche settimana fa. L’11 di Juric dovrebbe essere schierato con un 3421 comprendente le vecchie conoscenze Rodriguez e Pobega (quest’ultimo forse anche futura conoscenza rossonera). Il fiore all’occhiello della squadra di Cairo è senza dubbio Bremer, centrale di grande livello e infatti già sul taccuino di alcune big italiane. Occhio anche a Brekalo, pericolosissimo negli inserimenti partendo dalla trequarti campo. Probabile formazione (3421): Berisha; Izzo, Bremer, Rodriguez; Singo, Ricci, Lukic, Vojvoda; Brekalo, Pobega; Belotti.

Nel Milan torna Saelemaekers dal 1’ in luogo dell’ormai deludente Messias e si riaccomoda in panchina Diaz, troppo evanescente contro il Bologna, lasciando spazio alla sostanza di Kessié. Nessun altro cambio in programma, serve invece sicuramente una maggiore lucidità da parte delle punte rossonere. Solo 4 reti segnate nelle ultime 5 partite giocate, 4 in 6 contando anche la Coppa Italia. Troppo, troppo poco. Da Giroud e soprattutto da Leao ci aspettiamo molto di più, a partire da oggi. Per il resto, speriamo nella resurrezione del belga: abbiamo bisogno dei suoi guizzi e della sua sostanza. Probabile formazione (4231): Maignan; Calabria, Kalulu, Tomori, Theo; Tonali, Bennacer; Saelemaekers, Kessiè, Leao; Giroud.

Prendeteci per mano voi, ragazzi. Oggi tocca a voi e avete l’obbligo di dimostrare di aver inteso cosa vuol dire lottare per lo Scudetto, cosa vuol dire difendere questi colori quando si è con le spalle al muro. Forza Milan!

Fab

Ho questo ricordo, il primo sul Milan. Io che ad appena sette anni volevo vedere la finale di Atene, tra Milan e Barcellona… ma essendo piccolo dovevo andare a letto presto per la scuola. Allora mio padre, severo, mi permise di vedere la partita, ma solo il primo tempo. Finiti i primi 45 minuti, i miei genitori mi misero a letto, ma poco dopo sgattaiolai fuori dalle coperte e mi nascosi dietro la porta che dava sul salone. Al gol del Genio però non riuscii a trattenere la mia gioia… fortunatamente mio padre, interista, fu molto sportivo e mi lasciò concludere la visione di quella partita perfetta.