Milan-Cagliari presentazione

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La cosa più bella della partita di stasera sarà con ogni probabilità l’iniziativa per la festa della mamma per cui i calciatori del Milan (e di altre squadre) scenderanno in campo con sulla maglia il cognome materno e non quello paterno. Per il resto poco altro. Sul fronte allenatore non c’è nulla di nuovo. O meglio, l’unica novità risiede nel fatto che Gianni Balzarini nella giornata di ieri ha divulgato la notizia secondo cui il Milan si sarebbe ritirato dalla corsa per Thiago Motta, lasciando così strada libera per la Juventus. Non ci resta che aspettare, insomma, con al momento in ulteriore rialzo le quotazioni di Fonseca e Coinceicao. Non sappiamo quindi di che morte morire e siamo ancora in alto mare, per quanto ne possiamo sapere finora: segno che la protesta per Lopetegui ha seriamente spiazzato una dirigenza che era sicura dell’allenatore basco e non aveva piani alternativi.

Intanto Pioli deve cercare di finire con dignità il suo percorso al Milan. Il che vuol dire mantenendo il secondo posto fino alla trentottesima giornata, difendendosi dalle possibili insidie della Juventus terza a -5. Bastano cinque punti per raggiungere l’obiettivo, se così vogliamo chiamarlo, che permetterebbe al Diavolo di disputare la Supercoppa Italiana. Il match della scorsa settimana, il 3-3 rocambolesco contro il Genoa, è stato forse lo specchio della stagione rossonera: una squadra che ha avuto per tutto l’anno una difesa colabrodo, ma che nonostante questo è riuscita più di una volta a ribaltare i risultati con il proprio attacco salvo poi finire per raccogliere poco o nulla. Nemmeno la protesta della curva ha smosso l’ambiente e i giocatori, specie quelli da cui era lecito aspettarsi un salto di qualità. Su tutti, Leao e Theo. Non a caso entrambi dovrebbero partire dalla panchina contro il Cagliari, con Chukwueze al posto del numero 10: forse Pioli ha aspettato troppo tempo per prendere una decisione che, in fin dei conti, avrebbe potuto far sua molto prima.

A Milano, contro una squadra spolpata di motivazioni come quella di casa, arriva invece un Cagliari ancora in lotta per non retrocedere. La situazione degli isolani è relativamente discreta, nel senso che i rossoblu sono padroni del proprio destino: a +3 sulla terzultima, si devono difendere dalle insidie di Udinese e Sassuolo. La squadra sarda si presenterà a San Siro senza Augello, Gaetano e Makoumbou, schierata con un 4231 che avrà in Nandez, Luvumbo e Shomurodov gli elementi più pericolosi. Nel pacchetto arretrato recuperato il difensore ex Everton Mina. Non mi aspetto una formazione che rimarrà in attesa del Milan chiudendosi in difesa, quanto piuttosto uno schieramento, che vista anche l’indole del Milan, si proporrà in avanti.
Probabile formazione (4231): Scuffet; Zappa, Mina, Dossena, Azzi; Prati, Deiola; Nandez, Oristanio, Luvumbo; Shomurodov.

Nel Milan ampio turnover, come detto. Fuori per scelta tecnica Calabria, Theo e Leao. Indisponibili Maignan e, per un acciacco, anche Loftus. Cambio modulo dal 4231 al 433. Pioli prova a scuotere l’ambiente così, come se avesse senso farlo alla giornata 35. Ma vabbè, portiamo pazienza. Chukwueze dopo due mesi di forma straordinaria si è meritato a fine stagione un’altra chance da titolare, se non ricordo male la prima da Milan-Lecce di inizio aprile. Pulisic trasloca a sinistra.

Probabile formazione (433): Sportiello; Kalulu, Thiaw, Gabbia, Florenzi; Musah, Bennacer, Reijnders; Chukwueze, Giroud, Pulisic.

Fab

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Ho questo ricordo, il primo sul Milan. Io che ad appena sette anni volevo vedere la finale di Atene, tra Milan e Barcellona… ma essendo piccolo dovevo andare a letto presto per la scuola. Allora mio padre, severo, mi permise di vedere la partita, ma solo il primo tempo. Finiti i primi 45 minuti, i miei genitori mi misero a letto, ma poco dopo sgattaiolai fuori dalle coperte e mi nascosi dietro la porta che dava sul salone. Al gol del Genio però non riuscii a trattenere la mia gioia… fortunatamente mio padre, interista, fu molto sportivo e mi lasciò concludere la visione di quella partita perfetta.