Pagelle Torino Milan 2-3, Monday Night Fever

 

A guardare il Milan quest’anno non ci si annoia.

O meglio, può forse farlo un tifoso terzo, stante il gioco non esattamente spumeggiante proposto da Allegri, ma per un tifoso rossonero è praticamente impossibile: settima vittoria con il minimo scarto da inizio stagione, questa volta rimontando con le unghie e con i denti il doppio svantaggio iniziale, segno che questa squadra, pur con tutti i suoi limiti tecnici in alcuni interpreti ed i ben noti “difetti” strutturali con i quali è stata costruita, è diventata velocemente un Gruppo vero, con un grande cuore e un grande carattere.

Che manchi una punta vera lo vedono anche i sassi, che non esista una valida alternativa ai due laterali è risaputo, che ai tre centrali di difesa scotti il pallone tra i piedi è lapalissiano, ma credo sia arrivato il momento di smetterla di continuare a rimarcarlo ogni tre per due ed iniziare a godersi il momento.

Perché oltre un terzo di campionato è ormai alle spalle e se dopo 14 partite sei lassù non può più essere frutto del caso: chiamalo cinismo, chiamala buona sorte, chiamala classe superiore di alcuni interpreti (Pulisic e Rabiot su tutti), chiamala come ti pare ma resta il fatto che il passo fin qui tenuto proietta un finale a 84/85 punti, e quella non è una semplice quota Champions.

Maignan: 6- Sullo spiovente che ha portato al goffo rigore di Tomori poteva forse uscire, sul diagonale di Zapata non è sembrato così reattivo, ma una serata da portiere “normale” mi sembra doveroso concedergliela

Tomori: 5,5 Fa praticamente un unico errore in tutta la partita ma sfortunatamente per lui è di quelli gravi, vero che Adams lo sbilancia furbescamente ma lui è troppo goffo per essere vero

Gabbia: 6+ Anche lui parecchio in bambola nella fase iniziale, ma col passare dei minuti cresce in rendimento ed autorevolezza

Pavlovic: 5,5 Chiude su Zapata con colpevole ritardo e poi prova a farsi perdonare in fase di spinta. con il piede maleducato che però non supporta la sua buona volontà

Saelemaekers: 6,5 Parecchio in ombra nella fase iniziale ma cresce esponenzialmente alla distanza giocando con la stessa disinvoltura su entrambe le fasce e confezionando l’assist per il pareggio (Estupinan: SV non ha il tempo materiale di combinare casini)

Bartesaghi: 6+ Qualche sbavatura in più rispetto alle ultime convincenti prestazioni, ma anche stasera Sopracciglione fa il suo sfiorando anche il gol di testa con una bella torsione

Loftus-Cheek: 7 Sicuramente non dà la stessa copertura di Fofana, ma quando Ruben sta bene è uno di quei centrocampisti che “gasa” per la potenza fisica che sprigiona in progressione (vorremmo però vederla più spesso che una volta all’anno)

Modric: 6 In evidente calo fisico rispetto allo sfavillante avvio di stagione, ma rimane indispensabile per gli equilibri di tutta la mediana

Rabiot: 7,5 Semplicemente imprescindibile per acume tattico, potenza fisica e personalità al servizio dei compagni, capitolo a parte per il bolide che riapre la partita, una di quelle traiettorie che a queste latitudini non si vedeva dai tempi di Pirlo

Leao: 5,5 Mezz’oretta di scarsa consistenza nel momento peggiore della squadra, poi il fastidio all’adduttore che non promette nulla di buono in vista della Supercoppa

Ricci: 6,5 L’aria del suo vecchio stadio evidentemente gli giova, perché entra con buona personalità e confeziona l’assist per il gol decisivo

Nkunku: 5 Il primo tempo è semplicemente aberrante, non tiene un singolo pallone che sia uno, compreso quello sulla ripartenza che porta al raddoppio granata, un pochino meglio nella ripresa, quando sembra finalmente ricordarsi di essere stato un gran giocatore in una sua vita passata

Pulisic: 8 (il migliore) Monday Night Fever, parole e musica di Christian nostro, giocatore di classe talmente superiore da riuscire a doparsi con la Tachipirina, in trenta secondi segna un gol di una bellezza sconvolgente per la capacità di stoppare in un fazzoletto e piazzarla di piatto in un nanosecondo, e poi non contento decide di avviare e finalizzare l’azione che porta al gol della vittoria, God Save Captain America

 

Landucci/Allegri: 7 Il talismano in panchina e lo stratega in tribuna confezionano l’ennesimo capolavoro stagionale, trasmettendo calma e tranquillità alla squadra anche quando le cose sembravano mettersi male, ora però pretendano 2/3 rinforzi di peso per dare un senso compiuto ai mesi decisivi del campionato

 

Max

 

 

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Il mio primo nitido ricordo del Milan risale all'8 aprile 1973, compleanno della buonanima di mio papà: sono sulle sue spalle a Marassi, e' il Milan allenato dal Paron e da Cesare Maldini, vinciamo 4-1 e lui mi indica la 10 di Gianni Rivera... Da allora tutta una vita accanto ai nostri colori, vivendo con la stessa passione gioie e delusioni, cadute e rinascite, disfatte e grandi trionfi, fino alla foto a fianco...ecco, il mio Milan è finito lì, dopo è iniziata l'era del Giannino....ma adesso, forse, si ricomincia.