Malafede o incompetenza?

2268

Quello che stiamo vedendo in campo non è che la risultante di scelte che affondando le radici a due anni fa.

Scelte di cui si è scritto e parlato tanto, con critiche piovute come se ci fosse un nuovo diluvio universale e che spesso hanno avuto come risposta un “non capite niente, dovete solo dare tempo al management di ingranare”.

Sono ormai due anni che possiamo giudicare i fatti e non le parole ed è ormai palese a chiunque come questa gestione, ad oggi, possa essere etichettata con un solo termine: FALLIMENTO.

Non ci sono SE o MA che tengano, i risultati della parte sportiva sono insufficienti, sia per gli obiettivi che si è ufficialmente posta la società, sia per le aspirazioni e le aspettative di tifosi che hanno riempito San Siro in tempi di vacche sportive magre e che, adesso che il bilancio permetteva ampi margini di manovra, si sono visti arrivare un allenatore più scarso dell’esonerato, un terzino destro più scarso del titolare, due centravanti di cui uno gioca da mediano e l’altro quando non è rotto la imbusta solo per miracolo divino.

A livello economico lascio l’analisi a chi è molto più ferrato di me in materia, ma anche lì non mi sembra che sia tutto rose e fiori e chissà che senza la CL l’anno prossimo a partire non sia più di un BIG.

A livello dirigenziale oltre ad un DS fantasma abbiamo aggiunto al GLI uno che fino a qualche mese fa faceva il calciatore, adesso non sa nemmeno lui quale sia il suo ruolo, tranne andare in giro a fare il gradasso con i giornalisti oppure presenziare in qualche trasmissione tv di dubbio gusto.

Dopo questo rapido recap, però a me sovviene qualche dubbio e più precisamente non riesco a spiegarmi se effettivamente per chiunque abbia il possesso dell’AC Milan (Redbird, Elliott o qualche faccendiere italiota) tutto questo possa considerarsi un fallimento.

Provo a spiegarmi meglio, il nostro proprietario dopo una stagione in cui ha formalmente solo osservato tutto il baraccone decide di mandare via DT e DS e di dare tutta la gestione della squadra al bocconano ed ad uno che gioca ancora con i database e gli algoritmi per pescare sempre le solite pippe. Tutto giusto, ogni proprietario decide di mettere i suoi uomini in plancia di comando, ma quello che mi chiedo io è se questa scelta sia figlia di un’ottica sportiva o di un’ottica totalmente diversa che esula dal modo di pensare del tifoso rossonero o dell’appassionato di calcio che vorrebbe vedere un Milan finalmente protagonista in campo e non sui giornali per le dichiarazioni di allenatore, tecnico e dirigenza.

La cessione di Tonali potrebbe appartenere a dinamiche non appartenenti a disquisizioni puramente tecniche ma quello che si è concretizzato questa estate durante il calciomercato certifica la totale inadeguatezza sportiva e calcistica di chiunque prenda decisioni in tal senso in seno al Milan.

Quindi perché continuare su questa strada? Perché continuare a correre a 210 Km/h verso un muro sapendo di schiantarsi?

Perché è palese a tutti che questa squadra difficilmente sarà protagonista in Italia e ancora più difficilmente sarà protagonista in Europa.

Quindi perché non correre ai ripari e provare quanto meno a salvare la stagione mettendo la rosa, già malamente assemblata, nelle condizioni di correre almeno per il quarto posto?

Provo a pensare che magari sono in procinto di vendere, ma perché fare un triennale a Fonseca se sai di vendere a breve?

Anche fosse vera questa ipotesi, perché allora lasciare al nuovo proprietario solo macerie? Perché questa rosa ha bisogno di aggiustamenti non da poco per tornare quando meno a pensare di competere.

Tanti hanno sempre sostenuto che avrebbero venduto solo dopo lo stadio, ma la questione stadio è più nebulosa che mai, con il nostro presidente che giusto ieri ha parlato nuovamente di ipotesi San Siro.

Quindi se cade l’ipotesi cessione, che altro senso e\o obiettivo potrebbe esserci dietro una gestione così scombinata e improvvisata?


Sono sicuro che loro 4 avrebbero fatto meglio del nostro GLI

Il Milan serve forse per altri scopi? Ma quali potrebbero essere questi altri scopi?

Sappiamo, almeno sulla carta di essere in mano a un fondo speculativo, e da più parti ci dicono che i fondi comprano per rivendere e generare profitti in modo da pagare generosi interessi a chi affida i loro soldi.

Ma come è possibile rivendere il Milan a cifre superiori a quei 1200 milioni che è stato ufficialmente pagato da RedBird?

Come è possibile guadagnarci se a livello sportivo ormai siamo ridotti ad una buona squadra di metà classifica?

Chi è quel pazzo che pagherebbe anche solo 100 milioni in più di quelli versati da Redbird per QUESTO Milan?

E nel caso di ipotetica cessione, come si incastra in questo quadro l’indagine costruita sul niente della magistratura milanese?

Andando un pelo oltre, sarebbe da complottisti e terrapiattisti pensare che il Milan serva quasi come bancomat viste alcuni aumenti di spesa in specifiche voci di bilancio?

Tutte queste domande senza voler pensare al prestito che pende sulla testa di Cardinale; nessuno l’ha mai chiesto e figurarsi se ce lo dicono: come ha intenzione di ripagare il debito da 600 milioni in scadenza a Giugno 2025 il nostro prode cavaliere newyorkese?

Racchiudendo tutto in una unica domanda: stiamo assistendo ad uno spettacolo di rara incompetenza calcistica oppure tutto questo è figlio di malafede?

Voi cosa ne pensate?

Seguiteci anche su

WhatsApp

Telegram

YouTube

Ho scoperto il calcio e il Milan forse un po' troppo tardi rispetto alla media dei miei coetanei, ma questo non mi ha impedito di vedere fior fiori di campioni indossare la nostra maglia e di godermi le vittorie, in Italia e nel Mondo, del nostro amato Milan.