“Forever”

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“From now on, I’ll watch #AC Milan play as a passionate fan, as one of you, forever!”. Parole e musica di Ivan Gazidis su twitter. In tempi non sospetti mi permisi di scrivere: “Per il Gazzi, che avrà pure seguito i dettami del padrone (al tempo Elliott) ma ha dimostrato di saperci fare e tenerci, che se andrà via mi spiacerà perché penso a cosa potrebbe fare un uomo così in gamba con qualche disponibilità in più”. Oggi aggiungerei “un uomo al quale il Milan è entrato nel sangue”.

Nella nostra storia abbiamo avuto anche noi tanti personaggi che, nel bene o nel male, ne hanno fatto parte. Ne abbiamo avuto di tutti i tipi. Non ultimo tale Silvio Berlusconi. Intendiamoci bene, non mi dimentico dove ci ha portato ed i trofei che ci ha regalato, i fuoriclasse ai quali ha fatto indossare i nostri colori (per tutti cito MVB ma la lista sarebbe lunghissima), glie ne sarò comunque eternamente grato per sempre (e se possiamo sbattere in faccia ai carcerati ed ai lontani cugini una bacheca di trofei internazionali che non potranno conquistare nemmeno nei prossimi cinque secoli glie lo dobbiamo in buona parte) ma … Non mi dimentico nemmeno che l’ha fatto per il suo ego personale, per dimostrare la sua onnipotenza non certo perché, al di là di una simpatia ereditata da bambino, avesse vero amore per i nostri colori, tanto che quando arrivò il momento in cui aveva altri interessi ci ha lasciò nelle mami rapaci del Condor, il suo leccapalle del settore calcistico, con una società piena di cadaveri strapagati che volevano farci passare per calciatori, coperta di debiti e con una organizzazione a pezzi dalla quale gli uomini migliori, nasata l’aria di dismissione che traspariva, emigrarono altrove. Anni in cui abbiamo penato e scontato quanto di buono ci era stato servito prima. Tanto che, quando gli è montato l’uzzolo, ha ben pensato di comparsene un’altra così, giusto per buttare via qualche soldo pur di stare al centro dell’attenzione di un mondo, quello del calcio, seguito da milioni di persone.

Mi sento molto più vicino ad altri. Come Ivan per esempio. Un professionista della buona gestione aziendale, scelto da un fondo americano come Elliot (e per gli americani lo sport è business e si gestisce per guadagnare non per la gloria), ma che ha fatto scelte “da milanista”. Maldini, per primo, ma potrei citare Abate in primavera, e scelto uomini funzionali al progetto. Scelte fatte da chi si dedica alla missione volendo rispettare i parametri imposti dalla proprietà ma anche con il coraggio di voler andare oltre ai meri conteggi finanziari e che sente la pressione e le aspettative di milioni di fans. Ha scelto persone da Milan e forse, sottolineo forse perché non navigo nelle stanze del potere, non sempre in linea con le aspettative di chi gli pagava lo stipendio a fine mese.

Pierino ci ha creduto… e tu Rafa cosa aspetti ?

Senza voler fare paragoni osceni, mi viene in mente, tanti anni fa, un certo Sig. Rivera. Forse il giocatore italiano più forte della sua epoca, al quale hanno fatto tutti ponti d’oro ma che ha scelto, a dispetto delle sue finanze, di legarsi a noi per tutta la vita. Penso ai tanti che hanno lavorato nell’ombra, ai tanti giocatori che sono voluti venire a tutti i costi perché questi colori li volevano (ultimo in ordine di tempo Tonali), a quelli che hanno rifiutato cifre da capogiro, a quelli che sono venuti qua per chiudere la loro carriera con l’ultimo contratto a sei cifre per poi innamorarsi del nostro mondo (Giroud), a quelli, la notizia di Pierino nostro è di oggi, che rinnovano senza chiedere la luna perché sono grati di essere sbocciati qui e sono riconoscenti. Gente a cui questo mondo fantastico, che sa regalare emozioni come nessun altro ma anche crudo e spietato dove quando non giri al massimo ti arrivano addosso le contumelie di milioni di persone, si è stampato nel DNA.

In questo periodo commentare quello che la squadra fa in campo è difficile. Sono solo un tifoso, un tipo da curva (quando l’età lo permetteva, ora più che altro da divano), i commenti tecnici li lascio ai miei “colleghi” (Seal, Larry, Raoul, Matt, Max, che tatticamente sanno interpretare il calcio come pochi altri), mi limito ad esprimere la sofferenza per le partite insulse come quella contro la Cremonese che dopo pochi minuti avevamo già capito come sarebbe andata a finire. Roba da addormentarsi sul divano ma temo che il problema non sia (o non solo) nei giocatori, in qualche scelta discutibile del mister, in qualche rinnovo in stand by (vedi Leao ad esempio) che può portare ad un certa indolenza in campo ma vada più in là.

Dopo l’era Elliott, che ha portato comunque alla rinascita ed a uno scudetto onestamente inaspettato ne sta iniziando un’altra. Quella, ad esempio, in cui il buon Gazzi sarà sostituito da Giorgio Furlani (così si mormora).  Il curriculum in campo finanziario è di tuttissimo rispetto, ed è una scelta condivisa da Elliott (che a naso lo vuole come garante” dei sui crediti) e Gerry Cardinale, che, da buon yankee, vorrà anche lui cavar dei soldi da questa avventura e quindi chi meglio di un puro manager finanziario con esperienza internazionale, per di più milanista e già buon conoscitore dell’ambiente. Ma la vera differenza lo farà l’approccio. Sarà un manager freddo e spietato o sarà un nuovo Ivan a cui il Milan si stamperà dentro? Saprà coniugare le esigenze tecniche e quelle finanziarie in modo da garantire quel processo di rinascita intrapreso fino ad ora o si limiterà a fare i conti della serva? Riuscirà a perseguire il sogno dello stadio o chinerà la testa davanti ad interessi “superiori” ?

I calciatori sono pur sempre esseri umani e sentono il vento che tira (come nel nostro strapiccolo accade ad ognuno di noi nel nostro ambito lavorativo) e l’esempio viene dall’alto. Saprà il buon Furlani, o chi per lui, mandare i segnali corretti? In questo momento le ultime prestazioni non sono state incoraggianti ma mi auguro che nel periodo di sosta dei mondiali, la situazione all’interno della società si definisca e chi arrivi sappia dare i segnali corretti. Che, al di là di tutto, gli uomini che decideranno le scelte future siano prima di tutto dei tifosi. Gente che “watch #AC Milan play as a passionate fan, as one of you, forever”…
In ogni caso, Grazie Ivan, sei diventato uno di noi, “Forever”

FVCR

Axel

Puoi cambiare tutto nella vita. La fidanzata, la moglie, l'amante, la casa, il lavoro, la macchina, la moto e qualsiasi altra cosa che ti viene in mente. Solo una cosa non potrai mai cambiare. La passione per questi due colori. "il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari". Grazie mamma che mi hai fatto milanista, il resto sono dettagli.