Vi presento il vero standard del… seconda puntata

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In questi giorni in cui il campionato è fermo per la sosta delle nazionali (ed a questa di Mancini &Co non riesco proprio ad affezionarmi nonostante un europeo appena vinto), approfitto per continuare con “i veri standard”. Di noi abbiamo già detto ed oggi è la volta dei cuginastri (e non poteva essere diversamente).

Inizio con un consiglio; Non parlate mai con un interista. Non ho detto “non parlate mai di calcio con un interista”, ma proprio non parlate mai, in senso assoluto, con un interista… Perché? direte Voi… Perché non importa se lo interpellate per la gestione della commessa più importante che la vostra azienda abbia mai ricevuto nei suoi 345 anni di gloriosa storia. Non importa se abbiate invitato a cena la nuova segretaria della reception (26 anni, libera come il vento, col sedere di J-Lo e le prominenze della Cucinotta, il tutto montato sul fisico flessuoso e longilineo di Michelina Huntziger) e Lei avesse accettato ammiccando con la gamba ben tornita accavallata con terminale tacco 12 a mò di muta promessa di paradisi sensoriali in arrivo (sempre che la portiate a cena da Cracco presentandovi con un carato e mezzo D-flowless taglio brillante). Non importa se casa vostra sta andando a fuoco, se la CNN ha appena annunciato lo scoppio della terza guerra mondiale per un missile cinese diretto contro la Casa Bianca. Non importa se sta arrivando uno tsunami che sommergerà lo stivale Italico nella sua interezza, se un asteroide grande come il Brasile sta impattando contro la terra a velocità siderale, se si teme un’invasione aliena o nostro Signore in persona è appena sceso sulla terra per annunciare la fine del mondo. L’interista, con giri di parole degni dei momenti più ispirati del Leopardi (e non a caso ho citato proprio lui), ti porterà sempre li. E non dite che non vi ho avvertito, che avrei una certa esperienza visto che ne sopporto da anni uno giusto nella scrivania accanto.

“come volevasi dimostrare”

Qualsiasi cosa stia accadendo arriverà a raccontarvi (per la millesima volta) che di scudetti nella loro storia ultra millenaria (discendono direttamente da Cesare Augusto, nel caso non lo aveste saputo, non sono certo lo spin-off che noi milanisti vorremmo far credere al resto del mondo)  avrebbero dovuto vincerne almeno 103 ma gli 84 mancanti glie li hanno rubati, per non parlare di coppe, coppone, coppine e coppette varie….
Si, perché, anche se non si capisce bene perché, sono avversi ai poteri forti, sapevatelo, e l’universo nella sua interezza complotta contro di loro. Non importa se ha vinto il Milan, la Giuve, il Real, il MU, la Provercelli o qualsiasi altra squadra. Avrebbero dovuto vincere loro ma… E gli arbitri, e la federazione, e la UEFA, e la FIFA, e la stampa, e la CIA in missione congiunta con il KGB, il Mossad ed il GuoJia Anquam Bu, ed i super eroi della Marvel, l’uomo mascherato, Tex Willer, il comandante Mark, Capitan Miky e Doppio Rum e praticamente chiunque altro su questa terra (beh… anche nel resto dell’universo…) hanno complottato contro. Insomma, hanno perso, ma avrebbero dovuto vincere loro.

Lukaku Inter: “Lukaku rassicura i tifosi: Ho parlato con Inzaghi; resto”.

Non provate nemmeno a replicare perché l’interista sa tutto. Magari ha solo la terza elementare, ma sa tutto comunque… Non intendo che sa tutto della sua squadra (i tifosi studiosi della storia societaria li abbiamo anche noi) ma sa tutto di qualunque avversario contro il quale abbiano mai giocato, soprattutto se hanno perso. Ti sbattono in faccia la rimessa invertita dall’arbitro Jonni di macerata nel derby del 27 Marzo 1960 grazie alla quale Altafini segnò il primo dei suoi 4 gol (altrimenti sarebbe andata diversamente) o l’unghia incarnita di Lennart Skoglund (ma anche li si mormora di un certo primario Juventino che, nel corso di una visita di controllo, glie la fece incarnire apposta) che gli fece saltare diverse partite del campionato 1952/53 senza le quali assenze non sarebbero certo arrivati 8°.

E quando pure non è stato complotto è stata sfiga (e capita solo a loro…), se non tutte e due messe insieme e via così, in un pianto a dirotto senza soluzione di continuità con i canali lacrimali dilatati come le sponde del Po’ durante il disgelo…

Il nerazzurro DOC è indiscutibilmente l’imperatore del ma… Se, per esempio, avessimo preso Messi si esprimerebbe così: “E’ forte eh..” (non il più forte non sia mai), “ma… è vecchio ed in fase discendente, ma… costa un botto e vi blocca gli altri acquisti che sarebbero più utili, ma… è una superstar e rovina lo spogliatoio, ma… ha le gambe storte, ma… la compagna gli mette le corna, ha l’alito cattivo e gli puzzano i piedi…”. Naturalmente il Messi di turno avrebbe tanto voluto andare da loro ma non lo hanno voluto che tanto hanno già il turco che è sicuramente più forte.

Fino all’altro ieri Zizzo era un giovane portierino di belle speranze, nel momento in cui è andato via è diventato il portiere più forte della storia del calcio e Calha in nerazzurro un santo che praticamente gioca gratis pur di indossare i loro colori, un condensato tra Gandhi e Gesù. Per non parlare dei loro quando vanno in altri lidi. Quello che ho sentito su Lukaku (che gli ha portato quel centone abbondante che gli ha salvato il sedere…) ed Icardi (e signora…) non si può nemmeno ripetere altrimenti dovrei auto bannarmi, fate Voi…

Per finire è bene sapere che i suddetti sono tutti di nobile origine, mica gli operaiacci che saremmo noi. Sono i benemeriti della società araldica che sovvenzionano abbondantemente alla ricerca di qualche antenato di nobili natali (con minimo cinque palle) che giustifichi questa loro pretesa. Non importa se la suddetta società, fatto salvo pagare l’ingente sommetta che richiedono per il loro altrettanto nobile servizio, ti troverebbe un titolo anche se fossi una bertuccia ammaestrata (saprebbero dimostrare che discendi da King Kong in persona), ma ostentano diplomi e stemmi di famiglia guardando il mondo dall’alto del loro status (tranne quando lanciano contumelie contro i loro ex…) al grido delle parole d’ordine #maistatiinb, #triplete..

Rolex al polso, il jeans “must have” di valentino, le snickers di Gucci elegantemente portate al piede e la maglia pitonata, l’accento da milanese imbruttito anche se sono di Bolzano, Macerata o Galatina. Si riconoscerebbero al volo anche in mezzo alla folla della Fifth Avenue nell’ora dello shopping. Di contro, nella loro infinita generosità, pretenderebbero di comprarsi la società tramite la raccolta fondi di “Interspac” che ha raccolto l’incredibile cifra di ben … 54.000 Euro… Li altri li hanno spesi tutti in … nobili palle…

PS: Mi suggerisce un fratello rossonero mio compagno a San Siro: “Ti sei dimenticato della caratteristica velocità nel cambiare umore nei confronti della società: dall’esaltazione cosmica per una goleada in coppa Italia contro una squadra di B alla contestazione nel turno successivo per una sconfitta di misura contro una big”.

PPS: Gianclint ed io ci siamo scambiati… questa settimana aveva detto già detto lui tutto ciò che era importante dire. Non mi rimaneva che scherzare un po…

In ogni caso, Vi ho avvertito, evitateli …se potete, almeno Voi, che io purtroppo non posso.

FORZA MILAN

Axel

Puoi cambiare tutto nella vita. La fidanzata, la moglie, l'amante, la casa, il lavoro, la macchina, la moto e qualsiasi altra cosa che ti viene in mente. Solo una cosa non potrai mai cambiare. La passione per questi due colori. "il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari". Grazie mamma che mi hai fatto milanista, il resto sono dettagli.