Un certo fascino ce l’ha

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La settimana che passa dal 15 al 22 Febbraio segnerà inequivocabilmente la nostra stagione. Ormai fuori dalla lotta scudetto (a meno di suicidi dei cugini) ci rimane un solo traguardo da provare a centrare. Non avrà le grandi orecchie della sorella maggiore, sarà anche più piccola, ma…

Si, sto parlando dell’EL. Una competizione a mio parere spesso bistrattata e snobbata che ad oggi rimane l’unico modo di salvare la stagione (con il pathos che un’eventuale vittoria tenga il mister ben saldo sulla nostra panchina anche per l’anno prossimo, sigh!).

Siamo purtroppo in un momento della nostra storia calcistica dove non si può pensare di snobbare qualsiasi cosa, Coppa Italia compresa. Ma non è questo l’unico motivo per cui vorrei vedere la squadra impegnarsi per arrivare fino a Dublino a giocarsi una finale (che per molti dei nostri calciatori sarebbe la prima, ri-sigh!).

Già solo il lato economico della cosa dovrebbe invogliare la proprietà a spingere la squadra a dare il massimo, magari “snobbando” una serie A talmente scarsa che al momento ci vede terzi con un buon margine di vantaggio sulla quinta(+11 sulla Roma nel momento in cui scrivo) e quindi abbastanza certi di partecipare alla prossima Champions League.  Abbiamo già portato a casa 500000 euro per la qualificazione agli spareggi, un eventuale qualificazione agli ottavi porterebbe in dote 1,2 milioni di euro, ai quarti 1,8 milioni di euro, alle semifinali 2,8 milioni di euro, la qualificazione alla finale 4,6 milioni di euro e l’eventuale vittoria 4 milioni di euro supplementari. Un gruzzoletto di ben 14,9 milioni di euro qualora si dovesse alzare al cielo la coppa a cui si aggiungerebbero le quote per il ranking e quelle del market pool. Niente male per disputare 9 partite, magari giocando concentrati e con il massimo dell’impegno.

Oltre al lato economico particolare peso lo do al fatto che non abbiamo mai vinto questa competizione. A me rode non avere completato il palmares con una Coppa UEFA o con una Europa League e ricordo ancora la delusione ed il dispiacere quando siamo stati buttati fuori dal Bordeaux di Dugarry e Zidane (autori di due goal il primo e di due assist il secondo) o quando il Werder Brema ci eliminò nel 2008/09 grazie alla regola dei goal in trasferta (e quella sera ero anche a San Siro ad ammirare Pato). Non parlo delle recentissime esperienze in Europa League perché a mio parere ed al netto di arbitraggi alquanto discutibili non eravamo in grado di lottare per arrivare fino in fondo.


Tra i due scegliemmo Dugarry (tri-sigh!)

Ma il vero focus per cui io proverei ad arrivare fino alla finale è una frase fatta e banale: vincere aiuta a vincere. Dei giocatori componenti la nostra rosa molti non sono abituati ad essere concentrati e lavorare al massimo per arrivare ad un traguardo; non sanno cosa è e come gestire la pressione di superare diversi step con un obiettivo fisso in mente. Il campionato è una competizione troppo lunga in cui avere momenti di black-out è facilissimo (e abbiamo ancora negli occhi i primi mesi disastrosi del 2023) ma questa EL richiederebbe di rimanere sul pezzo per 4 mesi al massimo. Non un periodo eccezionalmente lungo che comunque rimarrebbe intervallato da qualche big match in campionato. Continuo a pensare che questa rosa sia forse la più completa che il Milan abbia avuto negli ultimi anni e giocare l’EL per vincerla aiuterebbe qualche giocatore a fare quel passo, soprattutto mentale, che lo possa portare a diventare un ottimo calciatore e possa essere un punto fermo su cui basare la rosa l’anno prossimo. Un effetto collaterale del profondere tutti gli sforzi per la conquista dell’EL sarebbe anche quello di vedere qualche giovane o qualche riserva giocare molti più minuti in campionato, dando modo così di capire su chi si possa puntare per l’anno prossimo o invece chi mandare altrove per fare esperienza o per non tornare mai più.

A tutto questo si aggiunge la possibilità, da vincitori dell’EL, di potersi giocare un’altra finale (che sarebbe la Supercoppa Europea). Non ci sarà invece il bonus di essere teste di serie in Champions, essendo la CL 2024/2025 ampiamente riformata e la per la cui formazione delle fasce si guarderà esclusivamente il ranking UEFA. E andare avanti nel torneo non ci garantirà nemmeno punteggio valido per poter partecipare al Mondiale per Club del 2025.

Le mie ovviamente sono solo divagazioni di un tifoso che scrive comodamente seduto sul divano. Non sappiamo in realtà quanto interessi a questa proprietà trionfare in Europa e quanto realmente la squadra possa mettere in campo, tecnico in primis, per provare a vincere gare contro avversarie che non sono propriamente delle scappate di casa.

Ci saranno da considerare poi soprattutto i rientri degli attuali infortunati, con Kalulu ormai dato per disperso nei boschi di Milanello e Thiaw e Tomori pronti a rientrare per la gara di ritorno contro il Rennes (a meno di qualche tragica ricaduta). Tanto lo farà poi anche la fortuna negli eventuali accoppiamenti dei turni successivi, dove magari si potrebbe sperare in qualche avversario soft con altri big match che tolgano dai piedi avversari insidiosi per la corsa al trofeo.

Non penso invece che la presenza di Ibrahimovic possa dare al gruppo quel plus necessario a focalizzarsi sul cammino europeo. A Febbraio non abbiamo ancora ben capito quale sia il suo ruolo nell’ambiente Milan e dubito che riusciremo mai a capirlo.

E voi, cosa ne pensate? Ha senso giocarsi il tutto per tutto per arrivare in finale? Oppure pensate che bisogna mettere al sicuro il terzo posto e provare una insperata rimonta scudetto?

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Ho scoperto il calcio e il Milan forse un po' troppo tardi rispetto alla media dei miei coetanei, ma questo non mi ha impedito di vedere fior fiori di campioni indossare la nostra maglia e di godermi le vittorie, in Italia e nel Mondo, del nostro amato Milan.