
Milan-Cremonese 1-2, Milan Pisa 2-2, Parma-Milan 2-2.
Inizio da qui, con i famosi 6 gol presi in 3 partite e di conseguenza i 3 gol subìti nelle rimanenti 8 gare. Si potrebbe parlare di numeri inequivocabili, frutto di un qualcosa che non funziona anche di natura mentale (sottovalutazione dell’avversario) ma a mio avviso più di natura tattica.
Io però andrei un po’ oltre la superficie. Da ottobre ad oggi il Milan ha totalizzato solo 2 vittorie e 4 pareggi e mantenuto la porta inviolata solo contro una juve che andava azzannata (Tudor verrà esonerato qualche settimana dopo) e una Roma che non ha un attaccante proponibile. A questo aggiungiamo che a momenti pareggiavamo contro la fiorentina dell’esonerato Pioli e siamo stati dominati per quasi un’ora dall’atalanta di juric che l’ultimo punto lo ha fatto proprio contro di noi e per quest’anno non ne farà più.
Aggiungo altri due dati. Il Milan ha subìto 8 dei 9 gol in campionato da Cremonese, Fiorentina, Pisa, Atalanta, Parma ossia tre squadre che lotteranno per non retrocedere e due che hanno esonerato i rispettivi allenatori. In queste 5 partite in cui si è sempre subìto gol era sempre assente Rabiot.
Finita questa girandola di numeri e provando a legarli alle prestazioni, viene da pensare che questa squadra si fidi ciecamente del proprio mister perché l’impostazione tattica è ben precisa, ma in qualche modo facilmente leggibile da chi deve provare a far punti perché in situazione di difficoltà. Mi verrebbe anche da dire che la squadra è anche in un periodo di flessione atletica (da dopo il pareggio del Parma non si direbbe però) o in una fase altamente speculativa come dimostrano le ultime sei gare disputate. Infine che Rabiot rappresenti troppo per questa squadra, quasi una sorta di bacchetta magica ed è grave, direi quasi gravissimo.
Dico gravissimo perché questa circostanza insieme ad una visione altamente speculativa non possono che essere attribuite all’allenatore. Allegri non è certo il male di questo Milan, non è lui ad aver comprato consecutivamente Emerson Royal e Estupinan, così come non è lui ad aver voluto De Winter o aver scelto di giocare senza punte in grado di riempire l’area, però ai miei occhi non sembra nemmeno la soluzione. C’è stato un Milan fino a Napoli capace di far sognare e uno subito dopo non così distante dai precedenti con 10 punti in 6 partite, 8 gol fatti e 6 incassati.
Ieri in quella improvvisata live invereconda dell’ultimo minuto (a proposito se volete vederla questo è il link), il buon supereroe genovese dopo aver smaltito la sbornia da vino delle fraschette di una settimana prima, ha parlato di una squadra da cui aspettarsi alti e bassi. Sono sincero la pensavo come lui di primo acchito però a guardare bene non rappresenta il nostro percorso perché abbiamo proprio avuto due fasi: una prima in cui la sconfitta contro la cremonese sembrava qualcosa di estemporaneo e una seconda in cui la vittoria con la Roma sembra a suo modo un’eccezione in un periodo del tutto infelice. A mio avviso questo Milan non sta vivendo di alti e bassi, forse più semplicemente non ha una struttura tattica efficace. Io posso comprendere le assenze, ma se Rabiot da buonissimo giocatore si trasforma in califfo, l’impianto di gioco messo in piedi da Allegri è deficitario a mio giudizio. Rabiot è sicuramente forte, ma diamine non è la reincarnazione della coppia xavi-iniesta, si potrà pur sviluppare una manovra capace di esulare dalla sua presenza vita natural durante altrimenti a cosa servono gli schemi.
L’ultimo punto del post lo dedico a questo:
– emerson royal
– walker
– estupinan
– musah
– fofana
– bondo
– chukwueze
– joao felix
– nkunku
– morata
– abraham
– gimenez
Non voglio nemmeno guardare quanto si è speso per questi giocatori, sarebbe fin troppo facile spernacchiarli, io mi soffermo sulle scelte. Non hai azzeccato un solo terzino destro, non hai rinnovato hernandez dicendo tra le varie cose che difende male e ne hai preso uno che non sa proprio difendere, hai speso quasi 60 mln (scusate se questa cifra la cito) per prendere tre centrocampisti che se li metti insieme viene fuori il famoso cane a sei zampe (si fa per ridere) e due sono già stati spediti in prestito, hai preso due attaccanti l’estate scorsa, uno lo hai spedito a gennaio, quello che lo ha sostituito già a giugno lo volevi spedire e l’altro in prestito lo volevi scambiare per saelemaekers senza cui non avremmo uno straccio di giocatore decente a destra. Finita qui? Ma figurarsi. Hai preso chukwueze come doppione di pulisic (!) e cerchi di liberartene, nel frattempo prendi uno che ha fallito ovunque dopo Madrid sperando di rigenerarlo per poi spedirlo e infine prendi sempre un giocatore della stessa tipologia dei primi due che l’allenatore non sa piazzare nel suo schema. L’altro giorno Scaroni in un’intervista agghiacciante per noi tifosi ci ha fatto sapere che Furlani si occupa sia del lato sportivo che di quello economico. Ebbene, esattamente quando sarà possibile liberarci da questa logica da banco dei pegni in cui prendi una cosa e la rivendi dopo due minuti? Quando ci libereremo di scelte basate probabilmente sulla convinzione che il calcio sia un album di figurine per poi metterne undici insieme? Questo è l’anticalcio che solo chi sa far di conto e chi si crede un genio delle statistiche può produrre. Alzate bandiera bianca e lasciate a chi ne capisce davvero e non per qualche supposta capacità divinatoria.
Seal
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