A uì ué

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Iniziare l’anno nuovo con una vittoria è sicuramente un toccasana per un gruppo come il nostro in balia di infortuni, schemi a dir poco fantasiosi e una dirigenza congenitamente indecisa.
I problemi sembrano essere sempre tutti lì, ma quantomeno due vittorie restituiscono un po’ di fiducia e morale ad una squadra uscita anzitempo dalla lotta scudetto e dalla champions league. Qualche cantore da regime tra un sorrisetto e un muso digrignante è già partito raccontando di un gran bel dicembre – ahahahahahah – quello stesso dicembre in cui abbiamo certificato l’uscita dalla coppa per antonomasia e abbiamo perso 5 punti tra bergamo e salerno salutando appunto lo scudo. Che dicembrone da ricordare! Che ci volete fare, questa è gente che fatica a contare i giorni d’infortunio di un calciatore, difficile sperare sappiano contare oltre le dita di una mano sempre che la stessa non sia infilata sotto le terga del conte Semenzara di turno, la loro grande passione. Gente che per far vedere quanto è a brava a recitare la filastrocca si bulla delle mirabolanti vittorie contro il Sassuolo più disastrato che si ricordi e del Cagliari rimaneggiato in coppa italia. Strano che i mandorlati non abbiano rivalutato il pareggio con la Salernitana perché a guardar bene sono una squadra in piena lotta per la salvezza. Questi fuoriclasse della lingua a penzoloni, sempre scattanti nrl puntare il dito contro i tifosi perché non hanno nulla di sensato da dire, sono già pronti a parlarci di una bella stagione statene certi, pronti a vomitare le loro analisi da fiera del rutto parlato tra una lezioncina e l’altra al tifoso reo di essere…tifoso.

A uì ué la fortuna viene a me. Adesso arriva la seconda fase delicatissima della nostra stagione, quella che porta fino alla sfida di andata col Rennes tra una quarantina di giorni. In questo arco temporale dovremo affrontare tre delle attuali pretendenti al piazzamento champions in casa (roma, bologna e napoli), l’atalanta sempre a san siro per la coppa italia e tre trasferte sulla carta agevoli come empoli, udine e frosinone. Se facessimo il nostro potremmo quasi chiudere il discorso qualificazione quarto posto tanto caro a questa proprietà già a metà febbraio potendo concentrare i nostri sforzi sulle due coppe (sempre se si battesse l’atalanta sia chiaro) e per una volta non subire le pene dell’inferno con qualificazioni all’ultima giornata o quasi.
Il problema è che non sarà affatto facile per il cronico problema degli infortuni che attualmente vede indisponibili:

1) sportiello
2) tomori
3) thaw
4) kalulu
5) pellegrino
6) caldara
7) pobega
8) musah
9) okafor
a cui si aggiungono bennacer (10) e chukwueze (11) impegnati in coppa d’Africa.

Guardando questa lista viene da incazzarsi a morte soprattutto ricordando che la fanfara, sempre pronta a cantare l’aegukka ad ogni ora del giorno, aveva dato per guariti i vari sportiello, pellegrino, musah e okafor. Speriamo siano almeno pronti per domenica perché questa squadra ha un bisogno estremo di rimpinguare la rosa, oggi ridotta a:

– tre difensori centrali (Kjaer/Simic/Gabbia)
– tre terzini (Calabria/Theo/Florenzi)
– tre centrocampisti (Loftus-Cheek/Reijnders/Adli)
– due esterni (Pulisic/Leao)
– due punte (Giroud/Jovic).

Per farla breve, compreso Maignan ad oggi abbiamo disponibili 14 calciatori (compreso il primavera Simic) non riuscendo nemmeno a coprire lo slot delle sostituzioni. Se fossi nella società il mio primo pensiero sarebbe portare immediatamente un altro centrale e un minimo di due centrocampisti a meno che non si decida di recuperare Krunic perché in questa situazione drammatica tutti sono utili, nessuno escluso, e qualcuno dovrebbe capirlo. Io spero si siano accorti che tra le altre cose musah e reijnders sono in diffida e con un loftus-cheek incapace di fare 90 minuti il rischio di trovarsi con un due primavera a centrocampo insieme ad Adli magari già contro la Roma non è un’eventualità così remota.

Uì uè uà la fortuna viene qua. Hanno deciso di non decidere tenendo Pioli e il suo staff al loro posto, ma spero che a questo punto lascino da parte i riti propiziatori decidendo quantomeno di non rovinare il poco rimasto per cui lottare dotando la squadra dei cambi minimi per arrivare in primavera senza drammi. Ciò significa avere una rosa di circa 30 elementi? Non siamo noi tifosi ad aver giocato con la fortuna e non può essere un problema attribuibile a noi tifosi l’attuale situazione (oddio, qualche cantore dell’aegukka ci ha provato prendendosi sonore pernacchie) ma alla direzione sportiva incapace di assumere decisioni importanti e/o di risolvere il problema infortunio. Non spetta a noi trovare le soluzioni ed è bene che qualcuno sempre pronto a scappare dal confronto quando le cose vanno male se lo ficchi in testa: il tifoso gioisce, si dispera, esulta, si deprime e giudica con gli occhi della passione. A ciascuno il suo.

Seal

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Ricordo Baresi entrare in scivolata e poi l'ovazione del pubblico, da quel momento ho capito che fare il difensore era la cosa più bella del mondo. Ancora mi esalto quando vedo il mio idolo Alessandro Nesta incenerire Ferrara sulla linea di porta mentre credeva di essere a un passo dalla gloria. Se la parola arte fosse compresa appieno le scivolate del n.13 sarebbero ammirate in loop al MoMA di New York.