Pillole di Milan

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La guerra dei cent'anni

Un inizio complicato per Vranckx e Thiaw, che hanno trovato poco spazio nella prima parte di stagione. Pioli ha preferito buttarli nella mischia gradualmente, senza mettere particolari pressioni. Il centrale tedesco ha trovato quattro presenze, di cui due da titolare, risultando decisivo con due salvataggi importanti contro il Verona. L’obiettivo, scrivere il Corriere dello Sport, è quello di aumentare esponenzialmente il minutaggio. Obiettivo valido anche per Aster Vranckx, protagonista nei pazzi minuti finali dove i rossoneri hanno trovato il gol nei minuti finale grazie anche ad una sua ottima giocata sulla trequarti, portando all’errore Milenkovic e causando l’autogol decisivo. L’ex Wolfsburg darà il massimo come sempre per convincere Pioli a dargli più spazio e la dirigenza a ragionare sul riscatto.

Fonte Corriere dello Sport

Eppure a me questi due ragazzi non dispiacciono, quando sono stati impegnati non hanno poi sfigurato, anzi, hanno anche inciso sul risultato. Manu Chao, come riportato nell’articolo, a Verona ha portato punti, i due salvataggi sono risultati decisivi e determinanti. Vrancks Sinatra si è sempre disimpegnato a dovere, entrando con entusiasmo e qualità. Come spesso gli accade, Pioli scopre le risorse nelle emergenze, salvo poi suicidarsi mettendo Manu Chao titolare e sulla destra; per come la vedo io, il perticone lo puoi utilizzare soltanto per difendere un risultato, gettandolo nella mischia, o magari come centravanti aggiunto per risolvere situazioni intricate vista la sua abilità nel colpire di testa; anche perchè se aspettiamo Origi e Rebic stiamo freschi. Ho più speranze che segni lui, e ho detto tutto.

Stagione pazzesca per Ismael Bennacer, che sta vivendo momenti altissimi della sua carriera. Preso dall’Empoli e arrivato in punta di piedi, chi l’avrebbe mai detto che tre anni dopo l’algerino avrebbe preso in mano le chiavi del centrocampo rossonero? Pochissimi, tra i quali sono compresi Maldini, Pioli e Massara che hanno sempre avuto grande stima nei confronti del giocatore. Come detto, Bennacer è un punto fermo del centrocampo rossonero, formando con Tonali una delle miglior coppie in mediana in Italia, se non la migliore. Un mix di caratteristiche che vanno a completare i due come coppia. Per questo il rinnovo dell’algerino deve essere un passo importante per il futuro rossonero: dopo quello di Tonali, l’estensione del contratto del classe ’97 è quasi un obbligo per la dirigenza, sia per non perdere l’ennesimo centrocampista forte, ma anche per le qualità stesse di Isma.

Fonte Milan News

Quando sento parlare di rinnovi di calciatori importanti del Milan, io penso sempre alla “Guerra dei cent’anni”; il tempo che ci vuole, se le cose vanno bene, a rinnovare il contratto di qualche calciatore forte che gioca da noi. Possibile che ogni volta comincia una manfrina infinita? Io non dubito delle capacità della dirigenza, dubito fortemente delle cifre che leggo e che, probabilmente, escono dai corridoi di Casa Milan. Non è comprensibile come ogni volta si arrivi a poche ore dell’impossibilità di un rinnovo. La certezza che ho è che la proprietà (quale?) non vuole mai eccedere nel monte ingaggi e allora non parlassero di progetti, futuro e quanto altro. La mia paura è che si continui a puntare al quarto posto come mentalità, come progetto vero. E la mia seconda certezza è che non sempre il mercato può risolvere la tua avarizia: prova ne siano gli scialbi risultati del mercato ultimo. Speriamo che questo mondiale consenta a chi, fino ad oggi ha deluso, di ricaricarsi a dovere oppure di riposarsi e riprogrammarsi a chi invece resta a casa.

Capitolo attacco: tolti Giroud, Messias e in parte Leao, il resto risulta totalmente nullo. Pioli trovi il modo di rilanciare Origi e Rebic, anche se, mentre lo scrivo, mi viene in mente “Magna tranquillo!”. Forse su Origi c’è la speranza che, a porta vuota un tiro scoccato da altri colpisca la sua testa e rotoli inopinatamente in porta, con il croato non ho nemmeno quella speranza, non avendo nemmeno la testa da colpire. Sarebbe meglio che Maldini & Massara cercassero almeno un’altra punta valida e, insisto, Luis Alberto in rotta con Sarri: ah no, c’è sempre l’ennesimo francese su cui scommettere. Nel frattempo ci sono anche il dodicenne Boufalè dell’Auxerre e il cugino Broufolè del Bordeaux che lo scorso anno sfiorò più volte il palo. Senza dimenticare Intontè del Lorient. Aiuto!

Gianclint

Il mio primo ricordo furono i pianti per una sconfitta in finale con il Magdeburgo.. Rivera e Chiarugi erano i miei idoli, ma ho amato anche Wilkins ed Hateley. Per il Milan di Sacchi avrei lasciato tutto e tutti. Rimane per me la pietra di paragone. Scrivo di getto come Mozart, odio i servi, i ruffiani e i leccaculo. Scrivo per il gusto di farlo e potrei dare lezione alla maggior parte dei giornalisti al seguito del Milan, incapaci di scrivere qualcosa di accattivante e vero. Detesto chi scrive e annoia e lo fa solo per ingraziarsi qualcuno. Disprezzo fanatici e cretini. Ragiono con la mia testa e del risultato me ne frego; chi gioca bene vince due volte.