Sapete com’è…

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Sapete com’è, se un portiere fa due miracoli nella stessa partita, anche se il secondo, sulla palombella di Portanova, è più spettacolare che impossibile mentre per il primo, sul colpo di testa di Ekuban, ci vogliono tutte le qualità di un grande portiere messe insieme, quindi diciamo pure uno e mezzo va… e Maignan contro il Genoa li fa, non può essere un caso. Mike, a mio parere, è il portiere più forte della serie A. Non che avessi bisogno di conferme ma tant’è… Non faccio confronti con il passato; anche se non rinnego quanto di buono ho sempre pensato (tecnicamente) su Zizze, non sto a scervellarmi se è più o meno forte, se ci abbiamo guadagnato o perso, non mi interessa. Maignan è Maignan, è fortissimo e questo mi basta anche perché portieri di questa levatura in giro ce ne sono pochi. Maldini & Co, dovendo sostituire il transfuga, hanno fatto un capolavoro. Ma il passato è passato e non conta più.

Il Milan con Tomori in campo o senza non è la stessa squadra. Tomori è uno dei più forti centrali della serie A e su questo non ci sono dubbi, ma ha anche la capacità di far giocare la difesa, e di conseguenza tutta la squadra, con sicurezza e tranquillità. Possiamo pressare alto quando serve tanto anche quando riescono ad uscire dal pressing nella loro tre quarti dietro c’è il Tomo. Tosto, veloce, ringhioso ed insuperabile nell’uno contro uno… Non voglio scomodare paragoni osceni ma anche Costacurta si dimostrò un ottimo centrale giocando a fianco di un certo Franz pur non essendo un fuoriclasse. Per quanto abbia molta stima di Kijaer, che ritengo un mago del posizionamento (oltre che un grande uomo squadra) e la cui mancanza temo pagheremo, a fianco del Tomo rende ancora di più perché, per l’appunto, può concentrarsi sulla posizione che è la sua forza. Persino Gabbia, sul quale permangono tutti i miei dubbi, a fianco a lui sembra un difensore migliore. Resta il fatto che Simon, se vogliamo davvero puntare ad un traguardo importante, dovrà essere sostituito con uno altrettanto buono nel mercato di Gennaio. Il suo infortunio, per tempistiche e gravità, è una tegola che non ci voleva anche se il valore aggiunto di IronMike e Tomori messi insieme fa la differenza, sapete com’è…

Dopo le sconfitte in campionato contro Fiorentina e Sassuolo, nelle quali a mio avviso abbiamo pagato in concentrazione prima contro i viola (e rode perché poteva finire diversamente senza tanti errori evitabili…) e, fisicamente, dopo contro i piastrellisti, la sfida di CL contro l’Atletico, il rischio della crisi c’era. Intendiamoci, Genoa e Salernitana non sono il Real o il Chelsea, ma la sicurezza e la tranquillità con cui la squadra ha gestito le partite vanno oltre gli avversari ed i risultati. A parte un paio di episodi (vedi sopra) che sono sembrati più casuali che altro, i tre punti non sono mai sembrati in discussione ed aver reagito così bene in un momento delicato è segno, a mio avviso, che i valori ci sono. E così ci ritroviamo primi in classifica per la prima volta in solitaria. Che il Napoli non tenesse un campionato, che pagasse duramente (molto più di noi) qualche infortunio ne ero certo, aspettavo solo il momento. In tutta franchezza mi fanno più paura un Inter che, oltre ad essere obiettivamente forte (per gli standard italici), sembra gli vada sempre tutto bene. L’episodio giusto al momento giusto, pochi infortuni (a dispetto delle lacrime di Inzaghi per aver perso si e no un titolare e due panchinari, ma se avesse perso un parente stretto piangerebbe meno…), un rigorello qua e là su alcuni dei quali ci sarebbe da discutere parecchio (e se penso a quello che dicevano dei nostri l’anno scorso…), e quel poco di fortuna che male non fa mai, sapete com’è… L’Atalanta è una concorrente pericolosa pure lei ma mi da sempre l’idea che a quel traguardo non ci arriverà anche perché forse non ci vuole arrivare. Perché per una cosiddetta “provinciale” uno scudetto implicherebbe obblighi futuri che forse, e sottolineo forse, la proprietà Percassi preferisce non avere. Ed un po li capisco pure, ogni mondo è paese, sapete com’è…

Campionato a parte stasera si gioca e si gioca una partita importante. Giocare in CL contro il Liverpool, una delle squadre più forti in Europa, che la CL la gioca per vincerla così come il suo campionato, è sempre un onore, una serata da Milan. Le voci dicono che Klopp ricorrerà ad un massiccio turnover visto che il girone l’ha già vinto a mani basse ed il risultato di San Siro sarà per loro ininfluente. Per noi invece, in questo momento, è diverso. Una sfida che ha un significato particolare. Una notte “magica” che ha il sapore di notti ormai antiche quando in Europa eravamo noi a dettare legge. Una sfida da onorare e che, in caso di risultato positivo, avrebbe a mio avviso un peso su tutto il resto della stagione. Tre punti contro una delle più forti portano consapevolezza sulle proprie capacità e la certezza che te la puoi davvero giocare con tutti. Sapete com’è, per una squadra così giovane ed inesperta sarebbe una iniezione di fiducia che non avrebbe paragoni perché la testa conta parecchio. Una vittoria questa sera ci farebbe affrontare i prossimi impegni in campionato (durissimi fino alla sosta natalizia) con un piglio diverso. Ma c’è anche un contro. Purtroppo il passaggio del turno non dipende solo da noi ma, anche in caso di vittoria (non impossibile peraltro visto che, turnover a parte, non credo i Reds avranno chissà quali motivazioni) dipenderemo dal risultato tra Porto ed Atletico. Con questa strana classifica del girone il rischio di andare in Europa League è elevato. Se in altri momenti non avrei disdegnato la coppetta di consolazione e mi sarebbe piaciuto provare a vincerla (anche perché è l’unica che manca nel nostro palmares) temo che ora sia un lusso che non possiamo permetterci. Competizione lunga e sfibrante che toglie forze e concentrazione al campionato che invece possiamo almeno provare a giocarci fino in fondo. Purtroppo la situazione degli infortunati aggiunge peso a peso e, con tanti uomini per noi importanti fuori (il discorso meriterebbe un post a parte ma non è questo il momento) il rischio di perdere tutto è altrettanto elevato.

Ma… siamo sempre il Milan ed abbiamo il dovere di scendere in campo per vincere, specie in Champions e contro un avversario così prestigioso. Ho buone sensazioni ma mi accontento di vedere i ragazzi che se la giocano alla pari, senza senza paure e pensieri. Noi l’obbligo di provarci l’abbiamo sempre, sapete com’è…

FORZA MILAN

Axel

 

Puoi cambiare tutto nella vita. La fidanzata, la moglie, l'amante, la casa, il lavoro, la macchina, la moto e qualsiasi altra cosa che ti viene in mente. Solo una cosa non potrai mai cambiare. La passione per questi due colori. "il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari". Grazie mamma che mi hai fatto milanista, il resto sono dettagli.