Pagelle Monza Milan 4-2, avete letto bene

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Dopo essere riusciti a prendere gol nello stesso campionato da Banda e Bondo non ho potuto fare a meno di pensare a quel vecchietto genovese a cui muore la moglie e decide di pubblicare il necrologio sul giornale cittadino, per contenere i costi sceglie un succinto “Morta Marta” e quando al giornale gli fanno notare che 4 parole le pagherebbe comunque opta per un geniale “Morta Marta, vendo Panda”.

Ecco, buttiamola in ridere perché dopo un’umiliazione come quella di questa sera è l’unico modo per sopravvivere, calcisticamente parlando.

Il Monza non aveva mai segnato 4 gol in serie A nella sua storia, e già questo semplice dato statistico basterebbe per delineare i contorni dell’ennesimo misfatto consumato dal prode condottiero di Sala Baganza.

Che ancora una volta, dopo aver infilato un bel filotto di risultati, si sente in cuor suo un fenomeno e decide che è di nuovo l’ora di mettere in pratica un turn-over dissennato e sconclusionato, con 6 (sei) effettivi cambiati rispetto alla partita di giovedì.

Se ancora serviva una riprova, questa sera Pioli ha dato l’ennesima dimostrazione di essere palesemente inadatto a sedere su una panchina come quella del Milan, appena si è ricominciato a giocare ogni tre giorni non ci ha più di nuovo capito niente: non è la fine del mondo, per carità, ci sono squadre come Genoa, Udinese o Monza dove potrebbe tranquillamente gestire una partita alla settimana senza fare danni eccessivi, ogni uomo dovrebbe essere conscio dei propri limiti e prenderne atto, se non lo fa è ora che qualcuno lo faccia per lui.

Dalle seconde linee sono arrivate risposte agghiaccianti, è un dato di fatto innegabile, ma oggettivamente risulta difficile gettare la croce addosso all’orchestra quando il direttore brandisce la bacchetta alla cazzo di cane.

Ora cerchiamo almeno di salvare il salvabile in Bretagna, non resta molto altro in questa stagione.

Maignan: 5 Colpe evidenti solo sul quarto gol, ma è un dato di fatto che ogni tiro che arriva è un gol, e che non para più un rigore nemmeno per sbaglio

Florenzi: 5 Suo il cross da cui parte l’azione del 2-1, ma per il resto proprio il minimo sindacale

Musah: SV

Thiaw: 2 Commette un fallo da rigore che non si vede nemmeno a livello amatoriale, andando a falciare platealmente l’avversario già marcato dal compagno, rimette dentro lo specchio con la sua deviazione il tiro del 2-0 di Dany Mota che probabilmente sarebbe uscito, tiene in gioco Maldini sull’azione del 3-2, poi fortunatamente la partita finisce

Gabbia: 6+ Non è facile tenere la barra dritta quando il tuo compagno di reparto gioca per gli altri, ma il buon Matteo tutto sommato ci riesce

Theo Hernandez: 5 Ormai si è capito che il buon Theo decide in autonomia quali partite giocare e quali no

Adlì: 3 Vale il discorso fatto per Pioli, ci sono contesti in cui potrebbe fare la sua porca figura, non al Milan però, sbaglia qualunque scelta e qualunque passaggio, giocando ad un ritmo moviolato degno del miglior Montolivo (ma con molta meno tecnica)

Reijnders: 6 Niente di trascendentale, ma almeno è vivo e ricorda un giocatore di calcio

Bennacer: 5 Come tutti i giocatori che rientrano da lunghi infortuni alterna buone prestazioni ad altre molto opache, stasera la seconda che ho detto

Giroud: 6,5 Non è che gli arrivino tanti palloni giocabili, ma su uno di quelli Oliviero timbra con la puntualità del bomber vero

Chukwueze: 5 L’azione con cui scappa al diretto avversario ad inizio partita si rivela un fuoco fatuo senza alcun seguito

Pulisic: 7 (il migliore) Assist di testa per il 2-1 di Giroud e gol fenomenale per il momentaneo pareggio, giusto per ricordare perché sia lui il titolare sulla fascia destra

Loftus-Cheek: 5 Lontano parente di quello ammirato giovedì scorso

Okafor: 4,5 Totalmente inconsistente sulla fascia sinistra, tocca pochissimi palloni e per lo più male

Leao: 5 Poche tracce del vero Rafa in tutta la ripresa, pare che non fosse neanche al meglio fisicamente (e allora doppiamente folle rischiarlo)

Jovic: 3 Nessun dubbio che Izzo ci abbia messo del suo nel provocarlo, ma un professionista serio non può abboccare come un ghigione lasciando la sua squadra in inferiorità numerica per un intero tempo

 

Pioli: 2 Ho già detto tutto in premessa, aggiungo solo che se riacciuffi per i capelli una partita già persa devi saperti accontentare, sciocco e presuntuoso

 

Max

 

 

Il mio primo nitido ricordo del Milan risale all'8 aprile 1973, compleanno della buonanima di mio papà: sono sulle sue spalle a Marassi, e' il Milan allenato dal Paron e da Cesare Maldini, vinciamo 4-1 e lui mi indica la 10 di Gianni Rivera... Da allora tutta una vita accanto ai nostri colori, vivendo con la stessa passione gioie e delusioni, cadute e rinascite, disfatte e grandi trionfi, fino alla foto a fianco...ecco, il mio Milan è finito lì, dopo è iniziata l'era del Giannino....ma adesso, forse, si ricomincia.