L’Avvelenato …

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Umiliati, impotenti, annichiliti, demotivati, terrorizzati, ignavi, indolenti, apatici, abulici, inetti, timorosi, pusillanimi, inutili… potrei andare avanti, la lingua italiana è meravigliosa e mette a disposizione un numero quasi infinito di termini per poter descrivere qualsiasi accadimento e/o situazione…

forse esagero ma i nostri giocatori li descriverei così. Forse… e forse anche in altri modi che però trascenderebbero il politically correct… e lo stesso varrebbe per l’allenatore (o gli allenatori, se teniamo conto di tutta la stagione). Ma si sa, viviamo in un mondo di “Sumari” sempre pronti alla querela vigliacca e proditoria, per cui per il bene del blog, e mio personale, mi limito a questo…

Di stà banda di “mal tra insema” (come di dice a Milano) terrei solo Maignan, Gabbia, Pavlovic, Thiaw, Tomori (forse), Theo (forse), Fofana, Pulisic, Rejinders, Jimenez, Leao, Gimenez e Jovic. 13 su 26 (e senza contare il desaparecido Origi…). Ben 13 e giusto perché non si può sostituire tutta la rosa in un colpo, e con questi avremmo giusto metà squadra titolare e qualche riserva con un minimo di qualità. Poi possiamo discutere su quel nome piuttosto che quell’altro, le preferenze personali sono sacre, ma spero di aver reso il senso…
Vi sembra possibile? Magari mi sbaglio, ma a me nò… mi accontenterei ci si rendesse conto di come e quanto male siamo messi e che qualcuno iniziasse una specie di ricostruzione. Ma per costruire occorre un progetto, ma ci torneremo poi…

La stagione è finita, proviamo a fare un piccolo bilancio…

Fuori dalla lotta scudetto dopo un quarto di stagione

Fuori dalla Champions con ignominia

Fuori dalla lotta per la qualificazione CL di fatto a metà campionato

Fuori da tutte le coppe

Persa la finale della Coppa Italia (che sembrava l’unico obiettivo possibile)

Dovessi dare un voto lo sintetizzerei con un 3+. Il + per l’unica, per quanto piccola, soddisfazione di tutta l’annata cioè la vittoria della supercoppa italiana. Il trofeo “ufficiale” meno importante in assoluto e nemmeno tanto per il trofeo in sé, che conta come il due di picche con briscola a denari, ma più per il contro chi ed in che modo l’abbiamo portato a casa. A questo mi hanno ridotto.

Mi hanno ridotto a tifare contro. Lo ammetto, non lo avevo mai fatto, avevo sempre pensato ai fatti nostri nel bene e nel male, degli altri mi interessava il giusto al di là delle facili battute da “facebook”, del normale gioco delle parti. Dopo il minuto 2:30 ho girato su Napoli-Parma sperando che almeno i partenopei ci dessero una qualche soddisfazione. Una soddisfazione del cazzo, se permettete il francesismo, quantomeno per evitare l’umiliazione degli sfotto dei nati male ai quali stiamo regalando su un vassoio d’argento un facile e scontato perculamento per i prossimi 10 anni… E ci tocca tacere perché, al loro posto, faremmo lo stesso, e con tutte le ragioni…

Nonostante i miei strali però, non riesco ad essere così severo con giocatori e tecnici. Torno ad un mio vecchio pallino. I pesci puzzano dalla testa e, fatalmente, quando la testa è marcia, o prima o poi, marcisce il resto del branzino ed anche un pesce che di per sè sarebbe così pregiato diventa disgustoso. Se ti obblighi a mangiarlo, come facciamo noi inguaribili pirla, o prima o poi devi fare i conti con la tazza… e sperando che sia a portata altrimenti rischi di riempirti i pantaloni con simpatici quanto diversamente profumati liquidi organici provenienti da deiezione animale…

“quando le prestazioni sono così al di sotto delle aspettative, non c’è un colpevole, la verità è che siamo tutti colpevoli, sicuramente mi includo nei colpevoli in quanto come AD le scelte passano da me. La delusione che hanno i tifosi l’abbiamo anche noi (e ‘sticazzi mi verrebbe da dire), dobbiamo guardare avanti e cercare di far bene, a cominciare da oggi e solo con l’unità riusciremo ad uscire da questa situazione che non è bella. Non c’è un caso Furlani-Ibrahimovic, non c’è un caso sull’allenatore adesso siamo focalizzati, tutti, a lavorare duro uniti per cercare di chiudere al meglio la stagione…”. Parole e musica del nostro AD; Il bocconiano… e, aggiungo, visto che le decisioni passano da te e visto i risultati, se avessi un minimo di dignità te ne dovresti andare fuori dagli zebedei ed alla svelta anche…

Ora, e torno a bomba, per avere un progetto occorrerebbe avere un ingegnere, che sappia fare i calcoli strutturali, ed un geniale architetto, che sappia disegnare e rendere ergonomico e vivibile il progetto stesso ma noi abbiamo un contabile, con il supporto di un politico di professione. Tant’è che ad oggi non abbiamo ancora un DS che sappia fare il suo mestiere nonostante abbiano vagliato decine e decine di curriculum. E questo, hanno scoperto come se improvvisamente avessero avuto accesso ai files decrittati della CIA, era inquisito, e quello non parlava bene l’Italiano e quell’altro voleva il badget, e quell’altro ancora accettava il badget ma voleva poterlo spendere a sua discrezione e quell’altro ancora era troppo brutto, o troppo bello, o troppo… qualsiasi altra cosa. Ed uno lo voleva Ibra ma non piaceva a Furlani, che dopo che Ibra parla con il Cardinale a Londra vola a New York per fargli ribadire la sua autorità. E per fortuna che non c’è, sono parole sue, “Non c’è un caso Furlani-Ibrahimovic”

Non sono addentro ai corridoi che contano, quelli in cui si decide, e posso solo immaginare. Temo, sperando di sbagliarmi, che il progetto, l’unico progetto, sia quello di trasformarci da una società di calcio in una società di entertainment. Dove trasformeranno San Siro (o il nuovo San Siro) da uno stadio per 80.000 tifosi ad una arena per 15.000 famiglie dove andranno la domenica ad assistere allo spettacolo, dove la partita sarà solo una delle innumerevoli attrazioni della giornata e non certo la più importante. sfilate, concorsi, bande musicali, proiezioni sui megaschermi, le sfide a rigori a coppie… e poi anche la partita che diventa spettacolo nello spettacolo, ma non certo il più importante, dove il risultato non conta. Mi immagino in tutti i settori lo spaccio di McDonald e PizzaHut, con il bistrot di Cannavacciulo in tribuna VIP che si sa, ai VIP, piace mangiare bene e gli hamburger “industriali” li lascano volentieri al popolino… AC Milan, ricchi premi e cotillon, calcio spettacolo and Karaoke… questo, se non cambia qualcosa, il nostro futuro… e perdonerete l’incazzatura…

“S’io avessi previsto tutto questo
risultati e palinsesto, le attuali conclusioni.
credete che per questi due colori, questa gloria da stronzi, avrei scritto i miei sermoni
Va beh, l’ammetto che mi son sbagliato,
e accetto il vaffanculo e così sia,
chiedo scusa, se ho creduto alla follia, se ho seguito la fantasia, del primo che ha tifato

Il vecchio lupo, aveva anche ragione a dir che dar calci ad un pallone, è davvero fuorviante,
mia madre, non aveva poi sbagliato, a dir che aver tifato, per esser poi scornato, sia davvero devastante
Giovan tifoso mi sono dedicato,
a questi colori come fossero la vita
la testa, mi hanno raddrizzato, e calci in culo dato, così forse ho capito…

Voi fratelli, amici che credete, tifosi con la fede, chiedo scusa a tutti voi
non riesco più a far finta di tifare, per questi quattro stronzi, che ci prendon per il culo e ce la voglion raccontare
Io scrivo quel che penso quando viene, mi spiace se ho toccato i vostri cuori
ma non riesco, a raccontarvi palle, a dirvi che il futuro, ci darà soddisfazioni.

Io tutto, Io niente, Io stanco e trasandato, io troppo disilluso, io vecchio tifoso milanista,
Io cretino, che non riesco a rassegnarmi, che non riesco a confrontarmi, al destino ingrato e buio, e non faccio che lagnarmi.
Ma che volete che sogni ad occhi aperti
che creda che qualcuno arriverà
un Silvio un mago o un pazzo con il grano
che un miracolo accadrà, e torneremo noi…”

Chiedo scusa al (quasi) conterraneo “Francesco” se ho preso in prestito musica ed idee… Ma giusto questo mi restava…

Axel

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