Il viaggio continua

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Quattro Pirla, per uno di quegli inopinati casi della vita che a volte accadono, si trovano a dover passare forzatamente insieme diverse ore in un VW Transporter. Il caso vuole che accada il lunedì dopo Roma Milan e gli argomenti sono due. La trasferta pirotecnica e vincente in quel dell’olimpico e la sfida di oggi contro l’Udinese.

Pirla N° 1: “dopo un periodo di appannamento era richiesta una reazione, anche veemente. C’è stata! Grandi giocatori e anche il mister ad attuare una scelta decisiva anche per il proseguo della stagione. Non poteva essere tutto finito. I tre punti ricacciano nell’immediato indietro tre contender per lo spot Champions, e tengono vivo il sogno (per chi vuole viverlo)”.

Pirla N° 2: “approcciandomi alla partita non avevo molte speranze, fiaccato dai colpi a ripetizione delle settimane scorse (La Spezia, Stelle Rosse assortite e Derby), ma i primi venti minuti di vecchio Milan e quelle espressioni giuste tornate a popolare le facce dei ragazzi mi hanno fatto ricredere. Il recupero di Tomori su Mayoral mi ha fatto saltare sul divano così come la magata di Rebic. Avanti Milan, nonostante gli infortuni (triste costante di questa stagione), verso la partita con l’Udinese di stasera. La serata ci ha ridato speranza e gioia, facendoci vedere la luce in fondo al tunnel che sembrava doversi allungare ad infinitum. HASTA SIEMPRE TOMORI”.

Pirla N° 3: “di rabbia, di determinazione, di volontà, di voglia di vincere, alla ricerca del riscatto, di cattiveria ed anche un poco (solo un filino, poi ci torno), di culo. Tre punti dovevano essere e tre punti sono stati. Bene così. Che c’entra la fortuna direte Voi… C’entra, nel senso che con noi la sua sorellina sfiga è sempre stata molto attenta e solo grazie alla fortuna si è distratta per circa 15 secondi, quelli durante quel paio di occasioni che ha avuto la Riomma. In altri tempi, nonostante un primo tempo che avremmo dovuto chiudere avanti di tre gol (e sono buono), li avremmo presi e magari la partita sarebbe cambiata. Un pochino di fortuna aiuta sempre ma te la devi meritare. Noi l’abbiamo meritata, senza se e senza ma e siamo ancora in credito”.

Pirla N° 4: “Ho sempre pensato che questo Milan fosse una squadra da cui attendersi tutto, figlia di una gioventù che può portare alti e bassi a ripetizione, in pratica difficile da pronosticare. La partita con la Roma non è stata da meno e quando abbiamo perso nel giro di pochi minuti Calha, Ibra e rebic, abbiamo dimostrato di saperci risollevare nelle difficoltà delle difficoltà. Il Milan è tutto questo, prendere o lasciare ed Io prendo perché comunque andrà a finire stiamo finalmente costruendo il futuro”.

La vittoria contro la Roma ci ha ridato morale e certezze ma, come non era crollato il mondo nelle ultime deludenti partite, altrettanto adesso non abbiamo ancora conquistato niente. Il viaggio continua e già questa sera contro l’Udinese dovremo dimostrare che il periodo peggiore è passato o, alla peggio, sta passando, ma i tre punti sono obbligatori. Come già accaduto spesso quest’anno dovremo giocare con assenze pesanti, Ibra in primis (e Sanremo non c’entra visto che si è infortunato e sarebbe mancato comunque…), ma abbiamo dimostrato che quando ci sono gambe, testa e convinzione possiamo giocare anche con le riserve delle riserve e arrivare comunque al risultato. Ci aspettano 14 partite di campionato in cui non ci giochiamo solo l’annata ma dove, con la qualificazione CL in tasca, potremo finalmente guardare al futuro con la certezza di poter ritornare ad essere il Milan. Questa sensazione esaltante non la provavamo da anni… Come dice il Pirla N° 4, il Milan è tutto questo e… prendere o lasciare. Prendiamo, perchè noi milanisti siamo fatti così. Non molliamo mai…

Il viaggio continua, vietato andare fuori strada…

Adesso però, indovinate Voi chi sono i pirla N° 1, 2, 3 e 4

FORZA LOTTA VINCERAI

In rigoroso ordine alfabetico.

Axel, larry, Raoul Duke, Seal.

Puoi cambiare tutto nella vita. La fidanzata, la moglie, l'amante, la casa, il lavoro, la macchina, la moto e qualsiasi altra cosa che ti viene in mente. Solo una cosa non potrai mai cambiare. La passione per questi due colori. "il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari". Grazie mamma che mi hai fatto milanista, il resto sono dettagli.