Generazione ‘X’ e le solite parole inutili. E’ il calcio che ci meritiamo

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Avevamo visto Giroud reinventarsi portiere contro il Genoa, e credevamo di aver visto la cosa più bizzarra di questi tempi. Ci sbagliavamo di grosso. La sosta nazionali, questa volta, ci ha portato un’imprevedibile girandola di eventi che ci lascia tutti spiazzati, amareggiati e, per certi versi, anche un po’ delusi. Uno strano paradosso perché, sotto sotto, anche se non ce l’aspettavamo non ne siamo del tutto sorpresi. L’ennesima faccia grigia del nostro calcio che si palesa, accompagnata dalla solita retorica da quattro soldi e dalle facili attenuanti, intervallate dalle consuete ‘corse al riparo’ e ai tentativi grotteschi di far valere le ragioni della parrocchia di appartenenza, innanzi ad una sconfitta generalizzata della nostra società attuale, con radici che si intersecano con il calcio ma che vanno ben oltre.

Ricapitoliamo: mercoledì 11 ottobre rimpalla la notizia che, le voci da corridoio che volevano il giovane talento della Juventus Nicolò Fagioli soggetto a frequenti attività di scommesse su piattaforme illecite, ora hanno un risvolto giuridico ben definito. Infatti, il centrocampista bianconero, entra ufficialmente nel registro degli indagati della Procura di Torino. E’ solo la punta dell’iceberg perché, infatti, irrompe (nuovamente) sulla scena – come più di dieci anni fa – un vecchio volto celebre degli scandali vip. Si sta ovviamente parlando di Fabrizio Corona. Il noto personaggio, una volta noto come ‘Il Re dei paparazzi’, era stato uno dei primi negli scorsi mesi a diffondere rumors sulle abitudini di Fagioli e, soprattutto, sulla sua forte affinità con il gioco d’azzardo, fino a dettagli pesanti come presunti debiti accumulati con il mondo criminale. Forte della conferma di quanto raccontato, Corona, si è preso la scena annunciando il coinvolgimento di altri due giocatori italiani ben noti. L’indomani vengono svelati i nomi. Si tratta di Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali. I due, aggregati alla Nazionale per le qualificazioni all’Europeo, vengono raggiunti a Coverciano dalle forze dell’ordine e, dopo un breve colloquio, optano per il rientro presso i propri club. Pochi minuti più tardi, viene data la notizia che, come Fagioli, anche Zaniolo e Tonali entrano tra gli indagati della Procura di Torino con l’ipotesi di reato dell’esercizio abusivo dell’attività di scommesse.

Sandro Tonali, insieme a Nicolò Fagioli e Nicolò Zanioli, è indagato per esercizio abusivo dell’attività di scommesse.

Fabrizio Corona precisa che, la lista dei nomi coinvolti nell’attività di scommesse illecite, è ben più vasta ma, dato l’enorme seguito mediatico creatosi sulla vicenda, decide di innescare un tran tran d’attesa morboso che si concretizzerà con rivelazioni week-by-week, come nel più fantasioso dei reality show distopici di serie tv come ‘Black Mirror’ o ‘3%’. Una ventata di nostalgia, come ai tempi quando Corona si occupava delle abitudini private di Adriano, Trezeguet, Gilardino, Coco ecc… Il movimento trema e attende i prossimi nomi ma, intanto, emergono inevitabilmente le prime reazioni e, soprattutto, le prime avvisaglie di come il nostro paese sia pronto ad affrontare – ancora una volta – nel modo peggiore l’ennesimo gravissimo campanello d’allarme che risuona dal nucleo più delicato del nostro calcio, vale a dire le sue giovani promesse. Il primo ed esprimersi sulla vicenda, immancabilmente, è stato il commissario tecnico Luciano Spalletti. L’ex allenatore del Napoli ha, ovviamente, invitato alla vicinanza nei confronti dei giocatori coinvolti, esortandoli al tempo stesso a maggiore maturità.

Dopodiché, è toccato al Ministro dello Sport Andrea Abodi che, con un lungo intervento ha detto: “Io ricordo l’esperienza che ho avuto nei 7 anni di presidenza di B. Dal 2010 al 2017 per ogni stagione abbiamo fatto attività in tutti gli spogliatoi per le prime squadre e settori giovanili per spiegare i rischi di match fixing e ludopatia collegata alle scommesse. Non bisogna voltarsi dall’altra parte e comprendere il fenomeno sociale”. Sì, e abbiamo visto gli straordinari risultati conseguiti nel campionato di Serie B.. Il mondo giornalistico è si è fiondato su ricostruzioni da Ocean’s Eleven e le solite opinioni… definiamole particolari. Il mondo social e, contestualmente, la pancia dei tifosi ha offerto reazioni contrapposte, tra delusione e sgomento. I cugini, senza perdere tempo prezioso, hanno subito invocato l’assegnazione di uno scudetto a tavolino. Ci sta. Anche loro, come Corona (tifoso nerazzurro tra l’altro), sanno riportarci sempre ventate di nostalgia, ripetendo ciclicamente le stesse cose da decenni.
Tornando alla questione scommesse, occorre veramente cautela anche se, come al solito, è partita la caccia alla min…ata più grossa. Innanzitutto, occorre capire quanto si siano spinti in fondo questi giocatori. Bisogna fare luce su che tipo di legame abbiano le loro ‘giocate’. Se erano tutti clienti dello stesso amico o se, alla base, vi fosse un sistema rodato che abbia portato a scommesse sulle proprie prestazioni e, transitivamente, a match influenzati da queste puntate. E’ necessario chiarire chi fosse dedito al gioco d’azzardo, in che misura e da quanto tempo. Dove sorge la celebre ludopatia e dove sia solo stato commesso consapevolmente un illecito, sportivo e forse non solo.

Insomma, bisogna aspettare e capire molte cose. Sarebbe bello se ce le svelasse la Procura e non Fabrizio Corona. Intanto, il mondo milanista ha assunto visioni diverse alla notizia dei coinvolgimento di Tonali. C’è chi si è schierato con al fianco del calciatore che, dal suo canto, si sarebbe detto ‘affetto’ da ludopatia e pronto ad un percorso riabilitativo. C’è anche chi, però, lo ha attaccato e duramente. In attesa di maggiori chiarimenti sulla vicenda, quello che si può dire e vedere con certezza è l’ennesima sconfitta rovinosa della nostra società e, in questo caso diretto, del nostro calcio. Tonali e Zaniolo, come Fagioli, erano con forti aspettative nel gruppo dei maggiori prospetti del nostro calcio. I ‘nuovi Totti’, ‘nuovi Gattuso’ e ‘nuovi Del Piero’ che la nostra cara stampa si era dilettata ad esaltare e, noi stessi tifosi, ad osannare. La ludopatia è certamente un tema delicato ma, in questa circostanza, sorge anche l’assoluta non curanza e, più precisamente, il mancato valore del denaro guadagnato dal proprio lavoro. Viene fuori in maniera imponente la pericolosità dell’ambiente in cui, ormai da tempo, questi giocatori sono abituati a convivere. Costantemente manovrati da procuratori che, prima di chiunque altro, gli insegnano come ogni scelta debba essere condizionata da denaro e, nello specifico, commissioni e ingaggio. Gli stessi procuratori che si arricchiscono sul loro lavoro, col placet di famiglie sempre più passive. Procuratori, così come stampa, pronti ad arricchirli di pressioni con dichiarazioni pubbliche pericolose volte solo a far lievitare il prezzo del cartellino. Giocatori abituati a crescere in ‘plusvalenzifici’ fin dalla giovane età, dove vedono che non vi è alcuna impunità e, anzi, se sbagli puoi sempre patteggiare con una multina.

E così, la Generazone X (+under) ci porta il conto e ci dà un quadro ben preciso su che base di crescita scadente sia diventato il nostro calcio. Proprio nella stagione della vendita dei diritti tv, a tre mesi di distanza da una Supercoppa Italiana contestatissima e con pesanti rischi legati agli scenari geopolitici attuali in medio oriente. L’ennesima figura barbina e, la sensazione, è che le novità in arrivo non faranno che aggiungere ulteriore fango. Che tristezza. Ragazzini viziati che, ormai, non sanno più comprendere il privilegio che hanno e il sogno che vivono. Una delusione totale. E che dire, abbiamo visto anche questa. Continueremo con il solito calcio gattopardiano made in Italy, pronto a cambiare tutto per non cambiare niente. Tra i soliti discorsi tanto altisonanti quanto inutili. Si vede che ci piace così, si vede che è il calcio che ci meritiamo.

Joker

Un bisbiglio, un nuovo gioco. Una poesia da imparare, due colori che inebriano la mente ancor prima della vista. Uno spettro di emozioni da cui imparare a essere uomo. Questo è stato il Milan nella mia vita: il silenzio più profondo della passione, l'urlo più solenne e selvaggio dell'anima.